Pensieri eucaristici
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“Là dove abita il mio caro Gesù, dove Lui troneggia nel tabernacolo, là voglio essere inginocchiata continuamente.
Là voglio pregare perpetuamente.
Gesù, Ti amo profondamente.
Amore nascosto, Ti adoro.
Amore abbandonato, Ti adoro.
Amore disprezzato, Ti adoro.
Amore calpestato, Ti adoro.
Amore infinito, Amore morto per noi sulla Croce, Ti adoro.
Mio caro Signore e Salvatore, fa che io sia interamente amore, interamente espiazione per il santissimo Sacramento nel cuore della Tua clementissima Madre Maria. Amen”
(Maria Stang, madre e nonna tedesca del Volga, donna con anima “sacerdotale”)
“La Chiesa deve essere emendata a partire dall’Eucaristia! (“Ecclesia ab Eucharistia emendanda est!”).
Nell’ostia sacra non c’è qualcosa, ma Qualcuno.
“Lui è là”, ha sintetizzato il mistero eucaristico san Giovanni Maria Vianney, il santo curato d’Ars.
Poichè, qui si tratta di nient’altro e di nessuno più grande del Signore stesso:
“Dominus est!”.
(Athanasius Schneider)
“Simile all’ape che dopo aver raccolto sui fiori la rugiada del cielo e il succo più squisito della terra lo trasforma nella sua arnia, così il sacerdote sull’altare prende tra le mani il Salvatore del mondo, vero Figlio di Dio, simile a rugiada discesa dal cielo e vero Figlio della Vergine, simile a fiore sbocciato dalla terra della nostra umanità, e lo offre in cibo di soavità alla tua bocca e al tuo corpo”
(San Francesco di Sales a Filotea)
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