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Canti Sacri eseguiti dai Ragazzi di Madre Elvira

10 Ottobre 2013 | Filed under: Canti Liturgici and tagged with: Canti, comunità cenacolo, Madre Elvira
     

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La Comunità Cenacolo

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Cosi è iniziata la storia: nel mio cuore il pensiero era quello di ospitare in questa casa una cinquantina di giovani, dopodiché ini­ziare la “terapia”. Ma, da subito, non volevo neanche chiamare questa proposta “terapia” perché non li vedevo ammalati: non avevano l’ulcera, il cancro e non erano neppure sulla carrozzella; erano giovani spenti negli occhi e con la morte nel cuore che mi chiedevano non medicine, ma gioia di vivere! Ho colto da su­bito che il tossico non èun “malato” fisico, lo diventa poi nel tempo, ma è soprattutto un malato di “cuore”, è un malato di speranza, di amore, di coerenza. E quale “terapia” avevo io da proporre loro se non quella che avevo sperimentato sulla mia pelle tante volte nei momenti in cui anch’io avevo avuto il cuore fe­rito, gli occhi spenti, la delusione nel cuore? Mi sono ricordata che la preghiera aveva riacceso in me la speranza, mi aveva rialzato il capo in­numerevoli volte, mi aveva fatto credere che domani ce l’avrei fatta.

Allora abbiamo fatto questa proposta ai giovani per non ingannar­li solo con “soluzioni” umane: la proposta del­la fede, della preghiera, che è quel nutrimento che ti trasforma la vita dentro, che risponde a quei bisogni profondi che porti dentro. Così abbiamo iniziato questo cammino insie­me chiamandolo “scuola di vita”; cammino che poi non si è fermato a cinquanta giovani co­me avevo stabilito io. Continuavano ad arri­vare e non potevo lasciarli fuori dal cancello.

Non mi chiedevano neppure da mangiare, mi dicevano: « stanco, sto morendo, voglio vivere!». Chiede­vano la vita con gli occhi, con le lacrime, con il dolore, con la distruzione fisica e spirituale… e così abbiamo continuato ad accoglierli. Non abbiamo mai voluto accettare o chiedere i soldi allo Stato, perché ho sempre creduto che i giovani avevano il diritto di riconquistar­si la vita e di ricostruirsi la volontà nel sacrifi­cio, ritrovando la fiducia in se stessi, vedendo che ce la possono fare.

Ho detto loro che que­sta volta nessuno avrebbe pagato per loro, che dovevano “riguadagnarsi” la vita rimboccan­dosi le maniche. All’inizio abbiamo avuto il pensiero se chiedere una piccola retta ai genitori, ma poi ci siamo detti: «Come pos­siamo chiedere dei soldi a dei genitori dispe­rati, dissanguati?». Allora ho lanciato questa sfida al Signore: «Tu sei Padre e io ti ho in­contrato, con la tua splendida paternità, lo va­do dove tu vuoi, faccio quello che vuoi, la tua volontà in qualsiasi momento me la riveli, però tu mostrati Padre!», e così è stato, non ci ha mai delusi.

Non abbiamo mai dovuto aspet­tare, ci precedeva sempre. La Provvidenza per noi consisteva anche nella provvisorietà, nel­l’essenzialità, nel sacrificio. Non abbiamo mai preteso la marmellata al mattino e se non c’e­ra il latte si beveva il té, se non c’era il té una bella tisana. I giovani non si sono mai lamen­tati, hanno mangiato “pane e mela” con noi e come noi; non hanno mai preteso, perché in fondo in fondo – e questo ce lo hanno fatto capire attraverso la loro condotta pacifica . serena con noi – era importante per loro riavere la vita, dare un senso alla vita, credere alla vita.

Nella vita con i ragazzi abbiamo capito che dovevamo essere più coerenti con quello che dicevamo, perché abbiamo subito colto che loro ci osservavano nella vita. Non ascoltavano tanto con le orecchie, ma ci guar­davano, ci seguivano, ci osservavano con gli occhi. Allora, ho capito che i poveri ci istrui­scono sulla concretezza dell’amore, del servi­zio, credono se vedono una vita autentica.

E così, giorno dopo giorno, i ragazzi aumen­tavano e abbiamo continuato ad aprire le ca­se, prima qui in Italia e poi in tante altre terre… oggi non le conto più. Sono qui oggi per dire grazie alla Divina Provvidenza che ci ha dato di vivere in questi anni delle esperienze straordinarie.

Madre Elvira

Per informazioni:
Associazione San Lorenzo “Comunità Cenacolo”
Via San Lorenzo, 35 Saluzzo(CN) 12037
info@comunitacenacolo.it
www.comunitacenacolo.it
cc/postale 10891125

     

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Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
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Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
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nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
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Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
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rimani sempre con noi,
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AMEN

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