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G.Battista Tornassi, Lourdes e l’ UNITALSI

15 Gennaio 2013 | Filed under: Unitalsi
     

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Era l’anno 1903, a Lourdes G.Battista Tornassi, un malato in carrozzella si rivolge a Mons. Radini Tedeschi e consegnandogli la pistola gli dice: “Tenga, non mi serve più! Sono venuto a Lourdes deciso di porre fine ai miei giorni con un colpo di pistola, qualora non avessi ottenuto la guarigione, ma la Vergine ha guarito il mio spirito. Se Lourdes ha fatto bene a me, faràbene a tanti altri”. Tornato a Roma nello stesso anno fondò l’Unitalsi. Ancora oggi dopo oltre 100 anni, attraverso i tanti pellegrinaggi, Lourdes continua a fare ben a tutti coloro che si recano ai piedi della Vergine nella grotta dove apparve alla piccola Bernadette l’11 febbraio 1858.

Nasce così una delle più antiche ed autentiche associazioni di volontariato, disseminata su tutto il territorio nazionale. Essa è retta da laici, i quali si impegnano in un servizio totalmente gratuito a favore degli ammalati, in spirito di carità cristiana secondo le direttive pastorali dei Vescovi. L’Associazione si prefigge lo scopo di aiutare gli ammalati, i disabili, le sorelle di assistenza ed i barellieri principalmente nella loro formazione spirituale.

Sui “treni bianchi” il Messaggio di Lourdes continua a diffondersi avvicinando ammalati, pellegrini e volontari tutti ad un autentico cammino di “conversione”. Ai tantissimi giovani che si accostano per la prima volta ed in maniera concreta al fratello sofferente, la Vergine Maria dona la possibilità di riscoprire un più autentico valore della vita attraverso la condivisione e la solidarietà reciproca.

La partecipazione al Pellegrinaggio come “volontario” (barelliere, sorella di assistenza, cappellano, medico ed infermiere) non richiede alcuna preparazione o predisposizione tecnica particolare.  A chi si accosta per la prima volta all’ammalato verrà comunque affidato un incarico non eccessivamente gravoso per permettergli un impatto non traumatico. Tutto il resto ci verrà offerto soltanto dalla Vergine Maria e direttamente a Lourdes, silenziosamente, attraverso quel sorriso in più che tante volte nella nostra vita difficilmente troviamo, attraverso quella serenità e quel coraggio che dalla Grotta porteremo tutti i giorni dentro di noi.

La partecipazione al Pellegrinaggio, non è un traguardo, ma è solo un punto di partenza della nostra vita. Quasi sempre tutti coloro che diventano volontari dell’Associazione, non esauriscono mai la loro esperienza al primo pellegrinaggio. In ognuno rimane sempre la voglia ed il desiderio di ritornare in quel luogo, sotto quella Grotta, dove la propria vita ha incrociato quella strada che mai prima aveva trovato.

L’attività della nostra Associazione è caratterizzata dall’organizzazione dei tipici pellegrinaggi formati da treni speciali. Ogni anno ci sono diverse partenze, per Lourdes, di cui una molto speciale è riservata soltanto ai bambini. Poi ancora un pellegrinaggio per Fatima ed uno per Loreto. Nel corso dell’anno vengono organizzati dei mini-pellegrinaggi della durata di un giorno, per visitare insieme agli ammalati, i Santuari Mariani più importanti della nostra provincia, Pompei, Madonna dell’Arco e Visciano di Noia.

Nel corso di queste varie esperienze, l’amicizia con gli ammalati ed i disabili diventa sempre più salda e normale. Per questo oltre ad occasioni ed incontri ufficiali, l’Unitalsi cerca di organizzare tante iniziative (spettacoli teatrali, concerti e manifestazioni sportive) che sono tese a favorire l’uscita e l’inserimento di quanti sono nell’impossibilità di farlo a causa della loro malattia e del loro isolamento.

Tutto ciò per creare una coscienza ed una cultura nuova verso la “disabilità“. L’Unitalsi sente la necessità di essere presente sul territorio come pietra viva, per dare una voce a tutti quelli che incontra sui treni durante i pellegrinaggi, che ogni giorno confidano le loro pene e le loro difficoltà quotidiane, affidandoci, attraverso la nostra presenza ed il nostro sorriso, la loro speranza.

Provaci anche tu, ascolta il tuo cuore.

     

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