Vivere nella Comunità Cenacolo
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Chi trova un amico trova un tesoro
L’amicizia vera che cogli quando arrivi in Comunità, dopo tanti anni di rapporti vissuti nella falsità e negli interessi, è la “prima parola” che ti tocca il cuore. La tua vita che è divenuta un peso per tutti, che è un peso anche per te, è invece per i fratelli che ti accolgono ancora un dono! Questo ti stupisce: qualcuno ha il coraggio di credere ancora in te anche se sei “a pezzi”, crede che ce la puoi fare e ti tende la mano per cominciare un cammino non facile ma vero, un cammino verso la Risurrezione.
Quando entri in una fraternità vieni affidato ad un ragazzo che viene chiamato “l’angelo custode”. È un giovane che era come te, con tanti problemi e ferite, e che ora dopo un po’ di cammino, si prende cura di te. L”‘angelo” nella Bibbia è la presenza di Dio che si fa vicina all’uomo. La nostra vita è così preziosa ai suoi occhi che Lui si prende cura di noi personalmente, ci custodisce con la sua presenza di Padre, veglia su di noi affidandoci alla protezione speciale di un angelo, nostro amico vero.
L’ “angelo custode” comunitario, questo fratello che ti segue come un’ombra benefica quando arrivi in Comunità, diventa anche lui il tuo primo amico, colui che ti spiega le cose con pazienza, che ti illumina nei primi difficili passi del cammino, che ti protegge nei momenti in cui le tentazioni del male si fanno più forti dialogando con te, aiutandoti a lottare per il bene, mettendo la sua volontà di bene accanto alla tua quando sei più fragile.
È quel fratello pronto a tenderti la mano a qualsiasi ora del giorno e della notte: la sua presenza vicina a te è il segno concreto che Dio e la Comunità amano la tua vita, si prendono cura di te, credono nella tua rinascita. Non sei più solo ad affrontare le lotte e le battaglie della vita! In alcuni momenti la sua presenza può darti un po’ fastidio perché vivi la sensazione di non “essere libero”, ma in realtà ti rendi conto che lui è un aiuto alla tua libertà quando, di fronte alle tentazioni del male, del passato, della droga, ti senti debole, vacillante e fragile.
L’essere “custoditi” e il fare l’ “angelo custode” non sono altro che espressione concreta delle due realtà fondamentali su cui ruota l’intera vita: il bisogno di essere amati da qualcuno e quello di imparare ad amare. Quando entri in Comunità hai un bisogno grande di essere amato, seguito, protetto, educato, per imparare poi ad amare, a prenderti cura e a proteggere e servire i fratelli più deboli. In questo amore ricevuto e donato scopri che la tua vita si ritrova, rinasce.
Il tuo cuore si apre senza paura ad accogliere il bene, e poi si rimbocca le maniche per donarlo ai fratelli. Così da “custodito” diventi “custode”, da amato divieni colui che impara ad amare. E il semplice ma autentico cammino cristiano che la Comunità ci sta insegnando a vivere per rinascere: ciò che hai ricevuto gratuitamente, donalo! E sarai felice!
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