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Via Crucis – Indulgenza

29 Marzo 2013 | Filed under: Orazioni
     

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VIA CRUCIS

per i Sacerdoti

1. Gesù è condannato a morte

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

(Si ripete a ogni Stazione)

Per tutti i sacerdoti disprezzati, calunniati, perseguitati, soprattutto per quelli il cui ministero incontra tanti ostacoli. Ti prego, o Gesù, affinché il loro zelo non si affievolisca, ma, attraverso la sofferenza, si accenda sempre di più.

Padre nostro

Santa Madre, deh! Voi fate

Che le piaghe del Signore

Siano impresse nel mio cuore.

(Si ripete ad ogni stazione)

2. Gesù prende la Croce

Penso alle molte croci dei sacerdoti: dall’assillo quotidiano per le anime, all’incomprensione, all’incorrispondenza e all’ingratitudine di molti; dai pericoli morali, alla solitudine in terra di missione o in piccole parrocchie sperdute; dalla povertà alla malattia. Penso soprattutto a chi porta la croce delle supreme responsabilità della Chiesa, at Papa e ai Vescovi: a tutti concedi, o Signore, di portare la loro croce dietro di te e insieme con te.

3. Gesù cade la prima volta

Penso soprattutto ai sacerdoti novelli: che le prime difficoltà del ministero non li facciano cadere nello scoraggiamento e nel pessimismo. Fa’, o Signore, che essi, dopo ogni prova, riprendano il cammino più fiduciosi in te e contando meno sulle proprie forze.

4. Gesù incontra sua Madre

Per quel doloroso incontro concedi, o Gesù, alle madri dei sacerdoti di sapere incoraggiare e sostenere i loro figli nel proseguire la loro missione e di cooperare ad essa, come Maria, con le loro preghiere e le loro sofferenze.

5. Gesù aiutato da Simone di Cirene

II sacerdote e il cireneo che tu, o Signore, hai dato alle anime. Fa’ che egli sappia consumarsi per esse senza risparmiarsi, trovando nell’esercizio del ministero la via per la propria santificazione. Ti prego specialmente per i direttori spirituali.

6. La Veronica asciuga il volto di Gesù

Ti prego, o Gesù, che nessuna delle donne che il sacerdote incontra sul suo cammino gli sia pietra d’inciampo. Moltiplica invece il numero delle anime sacerdotali e verginali, che sappiano andare incontro al sacerdote con coraggio e prudenza, con rettitudine d’intenzione, per essere le collaboratrici del suo ministero.

7. Gesù cade la seconda volta

Per i sacerdoti vittime  dell’imprudenza e della propria debolezza o delle insidie del mondo. Ti prego, rendili pronti ad accorgersi dei rischi che corrono, determinati nel dare gli strappi necessari per fuggirli, costanti nel dono di se.

8. Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Dalle pie donne Gesù esige la contrizione più perfetta, quale condizione per poter comprendere e piangere la sua Passione e cosi unirsi al suo sacrificio. A maggior ragione richiede tutto dai suoi sacerdoti, che celebrano ogni giorno l’Eucaristia. Ti prego, Signore, perché tu dia al sacerdote lo spirito di umiltà, il cuore contrito e il fervore necessario per una devota celebrazione della Messa.

9. Gesù cade la terza volta

Signore, ti prego intensamente per i sacerdoti che sono nel peccato, invano richiamati dalla sollecitudine materna della Chiesa e che rischiano di perdersi. Rialzali subito e sana le loro ferite. Ti prego ancora per i sacerdoti agonizzanti: che nessuno muoia separato da te, senza il conforto dei sacramenti.

10. Gesù è spogliato

Ti prego, Gesù, che ogni sacerdote sappia spogliarsi dell’uomo vecchio e rivestirsi dell’uomo nuovo nella giustizia e nella santità vera e sia così degno di indossare i sacri paramenti. II calice amaro delle umiliazioni lo renda sempre più disponibile a fare la tua santissima volontà

11. Gesù è inchiodato sulla croce

Ti prego, Gesù, che il sacerdote, unito alla croce della tua volontà, accetti per te il martirio silenzioso del dovere quotidiano fatto bene e con amore. Unendosi a te, che sulla croce preghi il Padre, trovi nell’Ufficio divino la gioia e la forza per il dono totale di sé.

12. Gesù muore in croce

Perche il sacerdote sia con te e come te ‘sacerdote e vittima’, anche quando ciò significa dolorosa e intima crocifissione. Ti prego soprattutto per i sacerdoti dei paesi in cui c’e la persecuzione: dà a essi la forza e la gioia del martirio.

13. Gesù e deposto dalla croce

Ti prego, o Gesti, che tutti i sacerdoti vivano e muoiano tra le braccia materne della Chiesa. E nel momento della prova non cerchino tanto sostegno e il conforto degli uomini, ma nel grembo di Maria, in una vera e filiale devozione e dedizione a lei, spogli di ogni loro volontà e in spirito di perfetta obbedienza.

14. Gesù è posto nel sepolcro

Che tutti i sacerdoti vivano ogni giorno lo spirito che anima nelle ‘prostrazioni’ del diaconato e del sacerdozio: in quell’atteggiamento di umiltà, di raccoglimento e di preghiera custodiscano gelosamente l’amicizia di Cristo in modo da renderne partecipi anche gli altri fratelli, che solo cosi potranno vivere sin da ora la vita nuova dei risorti.

Conclusione

(all’altare centrale)

Dal Vangelo di Luca (24,1-6).

Il primo giorno dopo il sabato, di buon matti­no, le donne si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato.

Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo di Gesù.

Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Es­sendosi le donne Impaurite, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato».

PREGHIAMO

O Gesù, che ci hai riscattati morendo per amore sulla croce, applica a noi i meriti della tua santa passione e della tua morte, e fa’ che per questi meriti possiamo ottenere la grazia straor­dinaria che sollecitiamo dalla tua misericordia. Te ne preghiamo calorosamente chiedendoti di pren­dere in considerazione anche il dolore e le preghiere della tua santa Madre ai piedi della croce. Amen.



* * * * * * *  

PENITENZIERIA APOSTOLICA



Indulgenza


Il dono dell’indulgenza manifesta la pienezza della misericordia di Dio, che viene espressa in primo luogo nel sacramento della Penitenza e della Riconciliazione. Questa antica pratica, circa la quale non sono mancate incomprensioni storiche, va bene compresa ed accolta.


La riconciliazione con Dio, pur essendo dono della misericordia di Dio, implica un processo in cui l’uomo è coinvolto nel suo impegno personale e la Chiesa nel suo compito sacramentale. Il cammino di riconciliazione ha il suo centro nel sacramento della Penitenza, ma anche dopo il perdono del peccato, ottenuto mediante tale sacramento, l’essere umano rimane segnato da quei “residui” che non lo rendono totalmente aperto alla grazia ed ha bisogno di purificazione e di quel rinnovamento totale dell’uomo in virtù della grazia di Cristo, per ottenere il quale, il dono dell’indulgenza gli è grandemente di aiuto.


Per indulgenza si intende “la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi” (Enchiridion indulgentiarum, Normae de Indulgentiis, Libreria Editrice Vaticana 1999, p. 21; cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1471).Richiami di indole generale sulle Indulgenze.


 1. L’Indulgenza è così definita nel Codice di Diritto Canonico (can. 992) e nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1471): “L’Indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, dispensa ed applica autoritativamente il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei Santi”.


2. In generale, l’acquisto delle Indulgenze esige determinate condizioni (qui sotto, numeri 3-4), e l’adempimento di determinate opere.

3. Per ottenere le Indulgenze, sia plenarie che parziali, occorre che, almeno prima di compiere gli ultimi adempimenti dell’opera indulgenziata, il fedele sia in stato di grazia.
4. L’Indulgenza plenaria si può ottenere solo una volta al giorno. Ma per conseguirla, oltre lo stato di grazia, è necessario che il fedele
– abbia la disposizione interiore del completo distacco dal peccato, anche solo veniale;


– si confessi sacramentalmente dei suoi peccati;
– riceva la SS.ma Eucaristia (è meglio certamente riceverla partecipando alla S. Messa; ma per l’Indulgenza è necessaria solo la S. Comunione);
– preghi secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

5. È conveniente, ma non è necessario che la Confessione sacramentale, e specialmente la Santa Comunione e la preghiera per le intenzioni del Papa si facciano nello stesso giorno in cui si compie l’opera indulgenziata; ma è sufficiente che questi Sacri riti e preghiere si compiano entro alcuni giorni (circa 20) prima o dopo l’atto indulgenziato. La preghiera secondo la mente del Papa è lasciata alla scelta del fedele, ma si suggerisce un “Padre Nostro” e un'”Ave Maria”. Per diverse Indulgenze plenarie, è sufficiente una Confessione sacramentale, ma si richiede una distinta Santa Comunione e una distinta preghiera secondo la mente del Santo Padre per ciascuna Indulgenza plenaria.


6. I confessori possono commutare, in favore di coloro che siano legittimamente impediti, sia l’opera prescritta sia le condizioni richieste (eccetto, ovviamente il distacco dal peccato anche veniale).


7. Le Indulgenze sono sempre applicabili o a se stessi o alle anime dei defunti, ma non sono applicabili ad altre persone viventi sulla terra.


     

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Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

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