I Testimoni di Geova – Lezione I
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“I TESTIMONI DI GEOVA”
UOMINI DI SERIE B
PARTE PRIMA – CENNI STORICI
Le origini
1 – I testimoni di Geova (tdG) hanno avuto origine negli Stati Uniti d’America nella seconda metà del secolo scorso. Prima non esistevano. Charles Taze Russel (1852-1916), un commerciante della Pennsylvania, fu il fondatore.
Nato in un ambiente sociale assai confuso, il Russel, all’età di 18 anni, ebbe una crisi religiosa. Si staccò allora da qualsiasi chiesa e decise di chiedere direttamente alla Bibbia la risposta ai problemi che l’assillavano. Era di moda.
Nel 1870 il Russell, senza alcuna preparazione né di lingue, né di storia, iniziò il suo studio delle Scritture assieme a pochi amici e gettò così le basi di quella che sarà in seguito la società della Torre di Guardia, Si chiamarono studenti della Bibbia, e anche russellisti, fino al 1931.
Un problema che maggiormente attirava l’attenzione dell’ex commerciante era quello di conoscere il tempo esatto del ritorno di Gesù sulla terra. Il Russell riconobbe che le date indicate dagli Avventisti, da lui prima seguiti, erano risultate false, con grande discredito suo e di quanti vi avevano creduto. Ricorse perciò ad altri metodi per determinare il fatidico evento.
Nella sua pubblicazione “Tre mondi e la mietitura di questo mondo” dell’anno 1877 il Russell fece conoscere i suoi calcoli e le sue profezie: il grande evento avrebbe avuto luogo nel 1914 !. In quell’anno Cristo sarebbe apparso visibilmente sulla terra per esaltare in cielo Russell e i suoi amici, annientando tutti gli altri. Egli ribadiva tenacemente questa sua profezia in quasi tutte le sue pubblicazioni. Così nel libro “Thy Kingdom” come “Venga il tuo Regno), pubblicato nel 1891, a pagina 153 (inglese) affermava:
” E con la fine del 1914, scomparirà ciò che Dio chiama Babilonia e gli uomini cristianità, come già dimostrato dalla profezia”.
2 – In attesa del grande trionfo i russellisti si dedicarono ad una intensa attività propagandistica e pubblicitaria. Era necessario far denaro. Il gruppo si costituì in Società a tutti gli effetti, e Russell “prestò servizio come presidente” (p.37), divenne cioè il primo azionista, assicurandosi così il controllo di tutti gli affari.
Qualificandosi profeta e riconosciuto pastore dai suoi compagni, il presidente cercò di far seguaci. Il numero è denaro. Pubblicazioni e discorsi, viaggi e convegni riempivano il suo tempo, oltre alla amministrazione delle entrate. Nel 1879 fondò una rivista conosciuta oggi col nome di “Torre di Guardia”, che divenne e rimane lo strumento principale della setta per diffondere le proprie idee e forgiare a senso unico le credenze, i sentimenti e il comportamento degli adepti. In tutte le parti del mondo.
In effetti, mediante la Torre di Guardia Russell faceva conoscere ai suoi e al mondo intero quali fossero la mente e la volontà di Dio. Egli era l’unico interprete, lo speaker o portavoce divino. Identico valore bisognava attribuire ai suoi Studi sulle Scritture, che potevano benissimo sostituire la Bibbia. Bastava riferirsi a questi scritti, senza troppa preoccupazione di leggere e studiare la Bibbia con la propria testa, per essere certi di cogliere il significato della Parola di Dio. Inutile dire che nessun serio studioso delle Scritture ha dato mai il minimo credito agli Studi di Russell.
Nel1908, in vista d’una maggiore efficienza propagandistica, la sede centrale della setta fu trasferita a Brooklyn, N.Y., dove Russell aveva acquistato delle proprietà immobiliari. Col passare del tempo queste si sono accresciute enormemente, e Brooklyn coi suoi immensi complessi rimane ancora oggi il quartiere generale della società geovista.
3 – Al pastore e profeta non mancarono contrarietà e dispiaceri, sia nell’ambito della società, sia in quello privato e della famiglia.
Nell’ambito della setta certe persone preminenti tentarono di afferrare il controllo degli affari, accusando Russell di disonestà nell’amministrazione. Il cronista geovista, comunque, c’informa che il piano degli avversari fallì e Russell rimase capo incontrastato della società fino alla morte. (p. 63)
Assai noiosi furono per il pastore i contrasti nell’ambito privato della famiglia. Nel 1879 Russell aveva sposato Maria Frances Ackley, che divenne sua valida collaboratrice nel lavoro di propaganda. Ma dopo 17 anni di matrimonio i rapporti tra i due divennero assai tesi fino a giungere alla rottura. La causa di separazione fu discussa nel 1906 e dopo due anni fu emessa la sentenza, che condannava Russell per crudeltà verso la moglie.
In effetti il pastore era divenuto talmente autoritario ed arrogante che alla povera donna non era permesso di manifestare neppure una propria opinione senza essere crudelmente rimbeccata. Nel dibattito della causa, inoltre, vennero fuori sensazionali rivelazioni anche sulla fedeltà coniugale del pastore.
4 – I tempi intanto volgevano alla fine. L’anno 1914 si approssimava. L’attesa era veramente grande. Scrisse uno di loro: “La fine di settembre 1914 fu un periodo molto interessante perché alcuni di noi (notate quel alcuni) pensavano seriamente di andare in cielo la prima settimana di ottobre”. (p. 70) E aggiunge : “Non ci sarebbe stata nessuna sorpresa se, al batter delle mani di fratel Russell, noi avessimo iniziata l’ascesa al cielo”.
Naturalmente non ci fu nulla. Nell’anno 1914 non ci fu il ritorno visibile di Cristo sulla terra e tanto meno l’esaltazione in cielo di Russell e compagni. La cristianità non fu distrutta. La Chiesa Cattolica in particolare proseguì il suo cammino nella storia.
Molti seguaci di Russell furono esasperati ed abbandonarono la setta. Se ne andò anche il pastore morendo due anni dopo come qualsiasi mortale, nel pomeriggio di martedì 31 ottobre 1916.
Il secondo presidente
1 – Alla morte di Russell la società geovista aveva appena superata la crisi del mancato appuntamento di Cristo, ossia della falsa profezia per portavoce di Geova. Ora ne dovette affrontare altre. Ne ricorderemo solo due.
La prima va connessa con la successione alla presidenza. Alcuni tentarono ambiziosamente di assicurarsi il controllo nell’amministrazione dei beni. Vi furono momenti di grande tensione. Tra i dissidenti, un certo Johnson, di origine ebraica, era giunto alla convinzione di essere lui l’economo della parabola di gesù sul denaro. Ma l’abilità del giudice Joseph Franklin Rutherford, già legale di Russell, prevalse su ogni opposizione; egli si assicurò il potere e divenne il nuovo presidente della setta (p87,90-91).
Un’altra crisi veniva dal di fuori. I russellisti avevano preso netta posizione contro la guerra e facevano opera di disfattismo. Dopo regolare processo, Rutherford e i suoi più vicini collaboratori furono riconosciuti colpevoli di spionaggio. Condanna: 20 anni di reclusione. Era il 21 giugno 1918. Furono comunque messi in libertà nove mesi dopo, nel clima di distensione seguito alla vittoria degli Alleati (pp. 102-116).
2 – Superata la crisi, Rutherford continuò con grande alacrità ed incontrastata autorità il rilancio della setta. Tenne, comunque, poco conto delle intuizioni bibliche del suo predecessore. In effetti, non poche spiegazioni della Bibbia, che Rutherford diede in nome dell’Onnipotente, differivano sensibilmente da quelle che Russell aveva dato pure in nome della stessa infallibile Guida divina.
Ecco alcuni esempi:
a) Russell aveva promesso il cielo a tutti i suoi compagni, che formavano una sola classe. Rutherford, al contrario, lesse nella Bibbia che non tutti i membri della setta potevano nutrire speranze celesti. La maggior parte di loro doveva avere solo speranze terrestri. Poteva aspirare solo ad un paradiso su questa terra. Sarebbero state le altre pecore, di cui con significato ben diverso parla Gesù (cfr. Giovanni 10, 15). Sarebbe la grande folla, che Giovanni ha visto in cielo, non sulla terra (cfr. Apocalisse 7, 9-10).
Rutherford sloggia abusivamente dal cielo questa immensa moltitudine di martiri e li costringe a vivere su questa terra. Si tratta d’un deprecabile abuso della Parola di Dio per giustificare un non meno deprecabile razzismo, radicalmente opposto agli insegnamenti di Cristo, unico Pastore di un unico gregge.
b) Un’altra sostanziale innovazione fu introdotta dal nuovo presidente nell’assegnazione delle cariche in seno alla società geovista. Fino al1938 i responsabili o dirigenti locali venivano eletti democraticamente dopo una campagna elettorale. Ma questa procedura era spesso causa di discordie e di fazioni. Per ovviare a tali inconvenienti (?), Rutherford fece approvare una risoluzione in virtù della quale tutte le nomine vengono dall’alto. L’organizzazione di Geova non è in nessun modo democratica (pp. 163-165).
c) L’innovazione più clamorosa fatta da Rutherford fu l’aggiornamento della profezia di Russell. Contrariamente a quanto aveva detto Russell, il nuovo presidente precisò che nel 1914 Cristo era, sì, venuto sulla terra, ma in modo invisibile. La sua apparizione visibile fu annunciata per l’anno 1925: i morti sarebbero isuscitati, la cristianità distrutta, i membri della setta esaltati in cielo ecc. Scrisse uno di loro:
“Si pensava che allora (nel 1925) gli unti seguaci di Cristo (= i membri privilegiati) sarebbero andati in cielo e che i fedeli uomini dell’antichità come Abrahamo, Davide e altri sarebbero stati risuscitati come principi per assumere il governo sulla terra” (p.144).
L’anno 1925 venne e passò. ” Per molti fratelli il 1925 fu un anno triste” (p.145). Nuova crisi, nuovo esodo. Ma l’energico e dispotico presidente salvò il salvabile, soprattutto incitando gli animi a un autentico odio contro chiunque gli si fosse opposto.
d) Sotto il governo di Rutherford, nel 1931, in un congresso a Columbus, nell’Ohio, fu deciso che i membri della setta si chiamassero “testimoni di Geova”, applicando erroneamente a se stessi un testo di Isaia (43, 10), che ha ben altro significato. Infatti nel testo citato di Isaia non è detto che i membri del popolo di Dio debbano chiamarsi “testimoni”, ma che Israele, per le cose meravigliose in esso avvenute, è una testimonianza che Jahvè è il vero Dio.
(continua)
Padre Nicola Tornese
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