La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Santi Beati e Venerabili › "Una seconda Beretta Molla"

"Una seconda Beretta Molla"

19 Febbraio 2013 | Filed under: Santi Beati e Venerabili
     

Questo articolo è stato già letto983 volte!

CHIARA CORBELLA PETRILLO,

LA GRAZIA DI VIVERE LA GRAZIA

L’amore combattuto. I figli concepiti e perduti. Un’altra gravidanza. Poi la malattia. E la scelta di dare alla luce Francesco, pagando il prezzo più alto. La misteriosa serenità di Chiara Corbella e suo marito Enrico. Una testimonianza inedita

«Sei pronta?». «Abbastanza». Aveva risposto così, a suo padre, mentre si accingeva a salire all’altare dove avrebbe sposato Enrico. Era il 21 settembre 2008. Quattro anni più tardi, il 13 giugno 2012, la sposa muore a 28 anni per salvare il figlio che porta in grembo. La sua storia ha fatto il giro del mondo. Mentre per la Chiesa, che parlò al suo funerale per bocca del cardinale Agostino Vallini, è una «seconda Beretta Molla». Di lei è girata su YouTube una testimonianza toccante. Domenica 23 settembre 2012, a Torino, in un incontro organizzato da un gruppo chiamato al servizio negli ospedali e nelle carceri, “I Giullari di Dio”, davanti a 400 giovani, questa donna ha parlato nuovamente in un filmato inedito che la ritrae a un mese dalla morte.


Quando sapeva di essere malata allo stadio terminale. Ed ecco cosa ha raccontato a centinaia di ragazzi che non l’hanno mai conosciuta. E che ora non dimenticheranno tanto facilmente il suo nome, Chiara Corbella.


A 18 anni, Chiara aveva incontrato il suo futuro marito Enrico in un pellegrinaggio a Medjugorje. Tornata a casa aveva detto: «Papà, io quello me lo sposo». Ma le cose non erano andate nel verso giusto. (Non siamo in uno show televisivo di cuori infranti che si ricompongono sotto le telecamere e gli applausi del pubblico, siamo in un auditorium di Torino in cui vediamo il volto e ascoltiamo le parole di una condannata a morte: al suo fianco c’è un marito che sa che di lì a poco sua moglie non ci sarà più, e Chiara rievoca la loro storia).

«Bè Signore, gli dissi, tu me lo hai fatto trovare, tu me lo togli, ora torno lì e mi spieghi perché». Apice della crisi. Chiara che si imbarca sul primo traghetto e torna a Medjugorje. Chiara che si ritrova serena ma a cui rimane anche una domanda molto impellente (e molto ruspante, molto alla romana, perché lei è proprio una simpatica romana). «Si va bè stai serena…che vor dì Signore? Che devo fare?». Chiara si racconta. E racconta di una ragazza che cercava «risorse umane che in me non c’erano più, mentre il Signore mi diceva: “Aspetta, fidati”».

E invece lei vuole fare di testa sua. Lo chiama senza ottenere nulla. E poi va in Australia, decisa a dimenticarlo. Ma tornata lo ritrova su Msn. I giovani che assistono al filmato in sala sorridono. «Scriveva che voleva i pesi per far ginnastica». Allora Chiara glieli porta di persona. Lei è in pena mentre lui le dice di essere serenissimo. «Sì – spiega Enrico, ruspante anche lui, anche lui romano – perché dovete sapé che senza Chiara io me ero tolto un peso de dosso, senza Chiara io pensavo de sta’ meglio».


Anche Enrico rievoca quei giorni, quegli anni. E spiega perché una volta non riusciva proprio ad amarla. «Ho sempre avuto una paura incredibile della morte, da quando a 22 anni persi mio padre. Se tutto muore come faccio a legarmi per sempre e a dare tutto?». Poi succede qualcosa. «Capii che la paura è una menzogna, che la vita non ce la diamo noi, che come ha ripetuto Chiara “siamo nati e non moriremo mai”».

Chiara intanto era corsa disperata da un amico frate francescano. «E lui mi chiede: “Ma perché te sei così incaponita?”. E mi dà da meditare un pezzo dell’Apocalisse: “Quando Egli apre nessuno chiude, e quando chiude nessuno apre”. È stato allora che mi è proprio cambiata la vita. Ho detto: “Va bene, forse non ci ho proprio capito niente Signore”». Chiara si arrende e torna da Enrico. Lui è là fuori arrabbiato. Lei piange mostrandosi per quella che è e lui la perdona. Ricominciano.

Vanno a un pellegrinaggio. «Al ritorno lui mi fa: “Ci sposiamo?”. E io: “Ma che dici? Ma sì!”». Ride ancora Chiara. Insieme a un pubblico di giovani che la guarda e l’ascolta con occhi e cuore teso in quell’ultimo suo filmato. Adesso lei prende fiato, la lingua è malata e le rende difficile la parola. Ma si capisce, vuole parlare, ci tiene a raccontare la sua storia, la storia tra un uomo e una donna. «Abbiamo litigato ancora una sera intera, litigavamo su tutto, perche lui doveva spiegarmi come funzionavano le leve: non era possibile che a 24 anni non sapessi cosa fossero… Adesso ho capito, però».

Ride ancora, Chiara. «Siamo arrivati al matrimonio con una serenità incredibile rispetto a quelli che ci conoscevano e che ci avevano visto litigare per qualsiasi cosa. Sembrava non ci fosse davvero più niente a metterci paura. Era così. Avevamo affrontato le nostre paure e avevamo smesso di pretendere. Avevo detto: “Mi fido Signore”, e Dio ci aveva allenati ad attendere».


Dopo il matrimonio Chiara rimane subito incinta. Ma dall’ecografia all’ottava settimana viene un responso ferale. Enrico è in ospedale per un intervento e lei non sa come dirgli che Maria non ha il cervello. Che morirà subito dopo la nascita. Allora scrive al marito. E lui le risponde. «Questa è nostra figlia, la accompagneremo fin dove possiamo». Ancora una volta la commozione in sala è spenta da questa fantastica romana. Che ha ancora la forza di sorridere. Ed è sul ciglio della tomba.

 Sta ricordando la sua prima gravidanza. E tra un mese lei stessa non ci sarà più. Ma lei sorride. E intercala battute, ed è davvero una simpatica romana. «Bè, io ci sono rimasta, ho detto: ammazza, ma questo mi ama sul serio, così come lo amo io». In ospedale le dicono che quella che aveva portato in grembo non era vita. «Non volevano nemmeno farci vedere Maria. E invece ho detto: “Datemela”». E Maria è stata battezzata. (continua)

Benedetta Frigerio


     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA