Una Conversione profonda
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Cari amici, desidero con voi analizzare il tempo che stiamo vivendo per maturare con voi una riflessione sull’importanza di una necessaria e più profonda conversione. Da diverso tempo siamo stati invitati dalla Chiesa a pregare per l’Italia. Il Papa ha voluto rendere pubblica una preghiera speciale per l’Italia qualche anno fa, affinchè la Madonna custodisca il popolo italiano nell’unità e nella pace. A completamento di questo affidamento il Papa ha voluto ricordare agli italiani cattolici l’importanza di quei valori cristiani e naturali che stanno a fondamento di una vera pacifica convivenza.
La Madonna, dal canto suo, ha a cuore l’Italia, perchè è la culla del papato, il luogo spiritualmente più importante dove si trova il vicario di Cristo. Dalle diverse apparizioni mariane avvenute in Europa si è potuto notare che tracciando con un segno di matita i luoghi in cui Ella è apparsa, si manifestava con evidente chiarezza una grande M, come se il nome di Maria signoreggiasse sull’Europa e in modo particolare sull’Italia, cuore dell’Europa.
La Madonna ci ha più volte invitati alla conversione, ma forse abbiamo interpretato i suoi messaggi solo sul piano privato della nostra esistenza. A furia di chiudere la stanza del cuore, secondo l’insegnamento evangelico, per pregare il Padre Celeste che vede nel segreto, abbiamo relegato il cristianesimo ad un fatto privato e soggettivo, invalidandone così – di fatto – il suo carattere missionario e universale.
Quei regimi totalitari del passato che, pur martirizzando i credenti, non sono però riusciti ad eliminare il senso di fede popolare, oggi si sono trasformati in ideologie laiciste che – non potendo più martirizzare i credenti – preferiscono relegare nell’ambito privatistico e soggettivo qualunque espressione religiosa, imponendo però una nuova religione: la religione del relativismo, che ha i suoi dogmi e i suoi papi, i suoi fedeli e i suoi articoli indiscutibili di fede.
La cosa raccapricciante, però, è che a questa nuova religione aderiscono – consapevolmente o meno – molti cattolici, soprattutto quelli che in privato hanno il vangelo sul comodino, lo leggono e lo meditano, vanno in chiesa tutte le domeniche e si vantano di essere fedeli alla moglie, ma che poi di fatto agiscono in totale disobbedienza a Cristo e alla voce del Suo Vicario Romano per quanto riguarda la Cosa Pubblica.
Questa nuova specie di “homo catholicus”, ultimo anello della catena evoluzionistica della cosiddetta “fede adulta”, si mostra oggi quale esempio di equilibrio perfetto tra fede e ragione, tra devozione e laicità, in obbedienza non più al retrogrado Catechismo Cattolico, ma alla – Dio la benedica – “Costituzione Italiana”E così avviene un paradosso: da un lato pregano per l’Italia “dei valori” (quelli veri, non quelli di Di PIetro), dall’altro votano ed eleggono partiti contrari a quei valori e a quel Dio che pregano.
E’ quello che succede oggi, cari amici, nel mondo cattolico. Che cammino di conversione è quello che prevede rosari, messe e digiuni, belle parole du questo o quel passo evangelico, ma che poi si mostra disobbediente alla Chiesa nell’ambito pubblico? Le nozze gay, la liberalizzazione delle pillole abortive, l’eutanasia e la fecondazione artificiale sono una postilla insignificante all’interno di un progetto di rilancio culturale e sociale, oppure sono la pietra d’inciampo che separa i veri credenti dai falsi credenti?
Questi sono gli “errori” diffusi nel mondo dalla Russia comunista, cari amici, secondo le parole profetiche di Maria a Fatima, altro che la perversione sessuale di questo o di quel personaggio pubblico! E invece no. Preferiamo un cattolicesimo “fai-da-te”. Un cattolicesimo stile IKEA: prendi quello che vuoi dal vangelo e dalla dottrina della Chiesa e te lo monti a casa, te lo cuci addosso secondo la tua fisionomia, secondo le tue preferenze politiche, secondo i tuoi interessi.
Non si tratta di essere di destra o di sinistra, si tratta di essere obbedienti alla Chiesa! La Chiesa è Madre, cari amici, e non è una semplice struttura di cui si può fare a meno illudendosi di continuare ad essere cristiani! Che senso ha pregare un Pater, Ave e Gloria per la Chiesa e per il Papa dopo il Rosario, e poi disobbedire alla Chiesa e al Papa?
Questo significa idolatria. E’ un peccato di idolatria, un peccato mortale, perchè non c’è divisione tra la nostra fede e la nostra persona. Non sono cose diverse! Una persona comprende anche la sua fede, e la fede influenza le sue scelte. Altrimenti non è fede, ma ipocrisia, un modo per placare il desiderio intimo di Dio, un modo per imbrogliare se stessi.
Salvatore Lombardo
Innamorati di Maria
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