Tutto è misericordia, bontà, pace!
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Come fa l’agricoltore quando vuole che una pianta inferma e sterile rinasca? Egli non la percuote, non la maltratta, non la sradica dal terreno, ma dopo averla concimata, dopo averla aspersa del suo sudore, innesta la pianta ad un germe vivo, e congiunge questo germe alla pianta con l’acqua.
È un battesimo di misericordia anche questo, perché quell’acqua congiunge l’innesto alla pianta, la pianta all’innesto e la rende novellamente viva, fruttifera, buona, e la ridona alla vita che si era fatta selvaggia.
Voi non vedete ora quale armonia mirabile c’è in ogni fonte dalla quale viene a voi la grazia e la misericordia, ma nel Cielo rimarrete stupefatti di tanto amore, che è tutto misericordia, bontà, pace!
Quando Gesù ha innestato a Sé la pianta inselvatichita e sterile, la fortifica. Egli che si rese come acqua di vita eterna, si diffonde come olio nella sua creatura e la conferma, la profuma di Sé stesso col balsamo suo.
Le rinfaccia forse la debolezza che questa povera creatura ha nella carne e nello spirito? Egli invece la nobilita adornandola sulla fronte della Croce sua, fecondandola con la grazia dello Spirito Santo, profumandola di Sé stesso. Così la schiava si è fatta regina, e la misericordia annulla la miseria, ed il piccolo atomo si congiunge alla vita di Dio, stabilendo con Lui un sublime commercio: la grazia discende nella creatura, lo Spirito Santo la feconda, ed essa fiorisce, ed il suo nardo manda il suo profumo.
Per la Cresima la creatura diventa attiva nei piani della Provvidenza di Dio, e, pellegrina in un campo di prova, diventa forte, combatte nel nome di Dio, lo glorifica col coraggio cristiano, lo adora e lo ama con la vita interiore.
Gesù non si contenta di questo, ma Egli stesso discende nella sua creatura per alimentarla, per renderla tutta vivente in Lui! Si fa suo cibo e sua bevanda, perché tutta la vita di questo piccolo atomo sia nobilitata in Lui! Egli non può alimentarvi senza possedervi, ed allora la misericordia trionfa, perché nella carne vive lo spirito, nell’uomo vive Dio, nella miseria trionfa la grandezza, nella povertà l’infinita ricchezza. Un’anima che riceve Gesù vivo e vero è un’armonia ammirabile; diventa tutta un cuore, dirò così, tutta una fiamma d’amore non per lei stessa, ma perché la vita di Gesù la trasforma tutta. Così la natura fiacca, incapace di fare germinare in sé la grazia di Dio, incapace di rispondere coll’amore di Dio, vive in Gesù, vive di Gesù, e per Lui parla, per Lui ringrazia, per Lui supplica, per Lui ama!
Gesù buono vi tiene forse in distanza da Sé? Si mostra nella sua maestà? Regna nello splendore dell’oro, delle gemme, della potenza, del timore?
Egli invece si fa cibo, ed il segreto del suo dominio non sta nello schiacciare, ma nell’elevare; non sta nel far comparire la piccolezza vostra, ma nell’annientarla; non sta nel guardarvi a distanza, ma nel penetrarvi, nell’amarvi, nel baciarvi col bacio della misericordia!
don Dolindo Ruotolo
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