Tredicina in onore di S. Antonio – 6 Giugno
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7° Giorno
Mentre Antonio si trovava a Padova, nella città di Lisbona un giovane uccise di notte un suo nemico e lo seppellì nel giardino del padre di Antonio. Trovato il cadavere, venne accusato il padrone del giardino. Costui cercò di dimostrare la sua innocenza, ma non riuscì. lì figlio, saputo ciò, andò a Lisbona e si presentò al giudice dichiarando l’innocenza del genitore ma questi non volle credergli.
Antonio chiese ed ottenne che fosse dissepolto il cadavere e che fosse condotto nel tribunale. Dopo avere implorato Dio, comandò al cadavere di alzarsi e di rivelare il nome di colui che lo aveva ucciso. Il cadavere riacquistò la vita e rese la sua testimonianza, scagionando il padre di S. Antonio. Dopo di che, richiuse gli occhi e ritornò allo stato cadaverico. Immenso fu lo stupore di tutti i presenti.
Riempi, o Signore, i nostri cuori con il fuoco del tuo amore; concedici di consumare la nostra vita nell’amore verso di Te, sommo Bene, e nell’amore verso tutti i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Se Dio ci ha amato a tal punto da darci il suo Figlio diletto, per cui tutto è stato fatto, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri”.
L’amore, dice Sant’Agostino, ha avuto da Dio questa norma: che noi amiamo Dio per Se stesso con tutto il cuore e il prossimo come noi stessi; cioè per lo stesso fine e per lo stesso motivo per cui amiamo noi stessi, quindi nel bene.
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