Testimonianze di Comunità
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Mi ha toccato profondamente il gesto dell’Arcivescovo di Tarragona, perché insieme a lui siamo andati in pellegrinaggio al Santuario di Siurana. Ha camminato insieme a noi per due ore in montagna. Ho visto in lui un uomo forte e saldo nella fede, un padre perseverante nella preghiera. Era da tempo che pregava e desiderava una casa qui e mai si è perso d’animo, si è fidato di Dio. Subito si è aperto e reso disponibile verso di noi, standoci vicino e aiutandoci in tutti i nostri bisogni.
Matteo
la seconda casa in Spagna era il mio desiderio: poter incominciare, costruire, lavorare per aiutare tanti giovani persi che hanno bisogno d’aiuto. Il 30 maggio siamo arrivati in sei ragazzi dalla prima fraternità “Sagrado Corazon de Jesus” e, appena entrati in casa, ci siamo subito dati da fare. Ringrazio la Comunità per il grande dono di poter testimoniare la mia vita rinata davanti alla mia famiglia. Abbiamo incon-é trato il perdono e grazie alla sofferenza vissuta oggi siamo più uniti nella semplicità e nella fede. I miei genitori si vogliono sposare finalmente in Chiesa: che miracolo, io ne sono felicissimo!
Alexis
Quando ho visto la casa per la prima volta mi sono “innamorato” dì lei. All’inizio è stata dura perché lavoravamo dal sorgere del sole fino al tramonto per poterle ridare un volto dignitoso per l’inaugurazione. Ci sono stati dei momenti in cui ho vissuto molte difficoltà, ma piano piano ho cominciato a sentirmi meglio perché si andava creando un’unione forte con tutti i fratelli: da loro ricevevo sempre parole di incoraggiamento e consolazione che mi aiutavano ad andare avanti. Poco a poco, la casa diventava sempre più bella. TI giorno dell’inaugurazione è ìstato il giorno più bello della mia vita, perché aver visto quanto era felice mia madre nel vedermi bene, mi ha dato tanta forza per continuare a ricostruire la mia vita.
Martin
Mi ha colpito tanto l’attesa degli amici per il nostro inizio e la loro partecipazione per dare vita alla nuova casa. Ho scoperto che per tante persone siamo importanti, così come per l’Arcivescovo Jaume, che ci ha abbracciati uno ad uno senza formalità, ma facendoci sentire a casa nostra e “suoi” figli amati. Viene sempre qualcuno a visitarci e questo mi fa crescere nell’entusiasmo di partecipare alla nascita di qualcosa che porterà del bene a tanti giovani che cercano, come me, qualcosa in più nella vita.
Roberto
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