La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Dipendenze › Testimoni di speranza

Testimoni di speranza

14 Marzo 2015 | Filed under: Dipendenze
     

Questo articolo è stato già letto833 volte!

Piergiulio

Mi chiamo Piergiulio, sono italiano e ho da poco compiuto cinquant’anni. Sono arrivato in Comunità che avevo già trentotto anni, fisica-mente e psicologicamente di­strutto. Non ho avuto un’infanzia molto felice. Una nascita prema­tura e, per conseguenza, una sa­lute molto fragile mi impedivano di giocare come gli altri bambini e aumentavano le preoccupazio­ni dei miei genitori e l’ansietà di mia madre. Educato secondo i valori cristiani, da picco/ino ave­vo un buon carattere e cercavo di essere buono ed ubbidiente.

A scuola ero un bambino diligente e alla fine delle elementari rice­vetti molte congratulazioni per i miei buoni voti. In famiglia non riuscivo a vedere l’amore che univa i miei genitori. Erano così differenti che riuscivo a percepire solo i loro contrasti. Erano due ottime persone ma li vedevo quasi sempre litigare. Fuori di casa mi sentivo meglio anche se vivevo un certo senso di inferiorità rispetto ai miei coe­tanei. A scuola reagivo con ag­gressività alle provocazioni e per­cepivo molto chiaramente le in­giustizie della società.

Ero pieno di rabbia, di illusioni, e con i po­chi amici che condividevano le mie idee iniziai a fumare sigaret­te, bere alcolici e a mettere le mie prime “maschere”. Non passò molto tempo e nella mia vita arrivò la droga. Il vuoto che sentivo dentro mi spingeva ad ogni tipo di esperienza. Avevo sete di risposte. Mi interessavano le filosofie orientali, passavo ore ogni giorno recitando mantra o vari esercizi di meditazione.

Fini­te le superiori mi iscrissi all’uni­versità e i primi esami andarono benissimo. La ragazza che mi amava desiderava sposarsi pre­sto ma io le avevo nascosto il mio progetto di andare all’uni­versità; si sentì presa in giro e mi lasciò. Dopo poco tempo morì il mio migliore amico. Conoscevo l’eroina dai tempi dell’adolescen­za e da quel momento il suo uso diventò per me più frequente. Problemi con la polizia e in fami­glia mi creavano enormi difficoltà negli studi: avrei dovuto smettere di drogarmi e invece lasciai l’uni­versità. Vivevo come in un incu­bo, le giornate erano tutte uguali, lavoravo ma avevo solo debiti.

Poi l’incidente di mio padre, l’a­gonia, la morte e in quel mo­mento triste la scoperta, tra le la­crime, dell’amore che legava i miei genitori. Intravidi la realtà della loro unione ed ero io il frut­to del loro amore. Piangevo di­sperato desiderando amore, ma sentivo un dolore molto forte in fondo all’anima e un gran biso­gno di morire. Feci overdose, un vicino di casa mi salvò la vita. Avevo trent’anni. Volevo smette­re di usare droga ma da solo non ci riuscivo. Un giorno un vecchio amico mi incontrò e mi chiese se volevo cambiare vita.

Gli risposi di sì senza esitazione. Mi portò in una comunità religiosa del Rinno­vamento Carismatico e quando la sera tornammo a casa sentivo il mio cuore più lieve. Iniziai a leg­gere il Vangelo e mi venivano le lacrime agli occhi. Smisi di usare droga e finalmente decisi di fare seriamente un cammino comuni­tario proposto da un padre sa/e­siano in Abruzzo. Finito il pro­gramma, ero convinto di aver fat­to un buon cammino; avevo progettato la mia uscita, mi sentivo forte, pronto a realizza­re tutti i miei progetti, sicuro che Dio li avreb­be benedetti, ma ben presto iniziarono le pri­me delusioni.

 Avevo pochissimi amici, tutti presi con i loro impe­gni e nei fine settimana spesso rimanevo solo. Rividi una ragazza a cui avevo voluto mol­to bene ma che nel frattempo si era spo­sata. Quando mi ac­corsi del pericolo e -wmmmrn cercai di allontanarla da me era già tardi: ne ero profondamente innamorato. La ricaduta fu terri­bile. Non pensavo che fosse possibile cadere così profonda­mente nell’abisso della dispera­zione. Furono due anni terribili.

Non vedevo più la mia famiglia ma mia madre e mia sorella non avevano mai smesso di pregare per me. Facevo un mare di cose orribili, ma molte volte in asti­nenza prendevo il Rosario e pre­gavo la Coroncina della Divina Misericordia. Non sentivo più in me né speranza né forza per rialzarmi. Ma il Signore mi era vicino. Il giorno che, come mor­to, mi sono abbandonato alla sua Misericordia si aprì una pic­cola speranza. Dopo un ricovero di oltre quattro mesi per disin­tossicarmi, la Comunità Cena­colo mi aprì le porte.

Il mio “angelo custode” era gio­vanissimo, un buon ragazzo croato, di nome Marco. Io ero molto orgoglioso, avevo sempre da ridire su tutte le cose che lui, con molta pazienza, cercava di trasmettermi. Lo criticavo, lo giu­dicavo, scaricavo su di lui tutta la mia negatività ma lui era sempre lì al mio lato. Una cosa che mol­to mi colpì della Comunità già dai primi giorni erano gli occhi buoni e puliti dei ragazzi che in­contravo e il loro sorriso. La loro gentilezza non riuscivo bene a capirla. Avevo una gran voglia di andare via e ringrazio Dio di aver ricevuto in quelle prime set­timane tante parole di speranza e gesti di amicizia sincera che ar­rivavano al momento giusto.

Quando fui trasferito di frater­nità, con molta difficoltà, attra­verso l’aiuto degli altri cominciai a mettermi in discussione: inizia­vo finalmente a riconoscere il mio orgoglio e ad accettare il fal­limento di tutta una vita. Cercavo di impegnarmi nelle responsabi­lità. Tutte le notti andavo in cap­pella. Sentivo una profonda feri­ta nel cuore: davanti a Gesù mi tornavano alla mente cose brutte del mio passato insieme a pensie­ri e fantasie che distur­bavano le mie preghie­re e mi facevano sentire sporco.

Dopo alcuni mesi sentivo di essere molto peggio di quello che pensavo di essere. Arriuò un’altra crisi che stava per farmi uscire dalla Comunità e anche stavolta le parole di un amico mi diedero l’in­centivo a continuare. La mia più grande crisi l’ebbi dopo la visita del­le famiglie, poiché ave­vo la speranza di poterli manipolare. Ancora og­gi ringrazio Dio perché furono molto chiari e decisi: la possibilità di un ritorno a casa era permanentemente preclusa. La porta era chiusa!

Provavo rabbia, ero insopportabile, ma dopo qua­si tre mesi, durante un momento di preghiera nell’adorazione per­sonale, accadde un miracolo: la mia negatività scomparve. Fu co­me togliersi un paio di occhiali scuri. La mia famiglia, chiudendo­mi la possibilità di tornare indie­tro, mi diede per intero la libertà e la responsabilità sulle scelte della mia vita. Era passato un anno dalla mia entrata in Comunità.

Piergiulio

Comunità Cenacolo


     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA