Storia di una vocazione – Dal diario di don Giò
Questo articolo è stato già letto1141 volte!
Prometto di scegliere e di sceglierTI.
PROMESSA. SUPRA PECTUS JESUS.
Oggi io, Giovanni, prometto di scegliere e di sceglierTI.
Se chino il capo sul tuo petto,
sento il tuo cuore scandire momento per momento tutta la mia esistenza
e capisco che mi ami.
E continuamente sussurri:«Fate questo in memoria di me» (Lc 21,19).
È facile sputare aride parole e dire: «Sì, lo farò».
Ma l’incoerenza e l’indecisione congelano il cuore, che ha paura di decidere,
perché sa che farà fatica ad essere coerente.
Per questo oggi io, Giovanni, prometto di scegliere e di sceglierTI,
per servirti con il dono della mia vita, povera ma unica per tua Grazia.
E con ancora un po’ di paura offro la mia disponibilità a seguirTI,
se questa è la tua volontà,
sull’affascinante e impegnativa strada del sacerdozio,
chiedendo l’aiuto della Vergine Maria,
esempio perfetto di affidamento.
Grazie.
Commento di don Arturo Bellini.
A 18 anni, il 2 maggio 1993, Giò vive il giorno della promessa. Nel diario “Io sono un sogno di Dio”, Giò confida che è bello intrattenersi con Gesù, chinati sul suo petto, come il discepolo prediletto ed essere toccati dall’amore infinito del suo cuore. Lo stupore lo invade. Resta in ascolto di Gesù. Rivisita la propria storia. Si sente amato. Si consegna nella libertà. Sceglie di donarsi a Gesù per servirlo con il dono della propria vita, povera, ma per Grazia di Dio, unica.
Una scelta che fa pensare tutti, specialmente quanti sono oggi appiattiti sugli status symbol del momento e credono che la libertà consista nell’essere trasgressivi e irresponsabili.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.