Storia di una vocazione
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Dal diario: “Io sono un sogno di Dio” (ed. Gamba – Verdello)
Condividere con TE il dolore della Croce
Piangere mi fa sentire
splendidamente e tragicamente UOMO…
Gesù, divinamente uomo, umanamente Dio…
Se Cristo non ha fatto pesare sull’uomo la sua sofferenza,
perché io dovrei far pesare sugli altri la mia?
Vorrei condividere con TE il dolore della Croce…
No, ancora troppo egoismo!
Commento di don Arturo Bellini.
A 16 anni, Giò esprime un desiderio che non è facile per nessuno dire: “condividere il dolore della Croce”. Vi è nel desiderio di Giò adolescente l’eco dello “Stabat Mater”, un canto tradizionale che accompagna la pratica della Via Crucis. “Fammi piangere con te, condividere i dolori del Crocefisso, finché vivrò. Fammi partecipe della morte di Cristo, fammi condividere i suoi patimenti ed onorare le sue piaghe. Fa’ che anch’io sopporti la morte di Cristo, compagno nel soffrire, e ricordi le piaghe”.
E’ un percorso inesplorato che lo affascina. Ma lo slancio del cuore ha un arresto…
Non è, forse, un sentimento temerario?
Non è un desiderio mosso da una corrente narcisistica che esaspera il vivere nell’apparenza?
Ambiguità del cuore umano!
Ma questo scavo nella propria interiorità porta Giò alle radici del proprio io, alla sorgente del proprio essere.
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