Storia di una vocazione
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UN PENSIERO AL GIORNO CON DON GIÒ (1975- 2004)
Dal diario: “Io sono un sogno di Dio”
Ricollegarmi al PASS
Aggiungo la frase di Vangelo che ho scelto,
che mi ha “folgorato” durante l’Eucarestia
in memoria di S. Filippo Neri:
«… perché SENZA DI ME
NON POTETE FARE NULLA» (Gv15,5).
Ecco la conferma del mio pensiero!
Senza Dio anche le più belle intenzioni
e i più grandi valori
non saranno mai e poi mai
come potrebbero essere se ci fosse Lui,
quindi l’EUCARESTIA.
Io voglio essere sacerdote,
e ciò si ricollega alla mia prima scelta.
Ma devo decidere anche come vorrò essere:
il mio carattere come sarà?
Dovrò essere aperto verso gli altri,
disponibile, sincero…
Devo insomma ricollegarmi al «PASS».
… Ogni vita che vive “risponde” alla chiamata di Dio…
Nota bene: CHE VIVE,
e non CHE si lascia vivere!
Quindi più che «Vivi e lascia vivere»
direi: VIVI E FAI VIVERE!
Commento di don Arturo Bellini.
“Ricollegarmi al PASS”.
Quale pass? “Vivere per far vivere”. Il pass è tenere aperta la propria anima al passaggio di Dio. Il pass fa riferimento all’interiorità, alla sete e al desiderio di Dio. Nel diario “Io sono un sogno di Dio”, questa immagine riveste agli occhi di Giò il carattere della spontaneità e della immediatezza. Ci vuole un pass per giungere alla sorgente, a Dio che abita la sua anima.
Hetty Hillesum, giovane ebrea, morta nei campi di concentramento, nel proprio diario racconta della cura che occorre avere per tenere libero il canale che porta alla fonte che sgorga nel profondo dell’anima. Ci vuole un paziente lavoro di scavo, perché, talvolta, sulla fonte si deposita una frana di detriti. La valanga delle cose e della superficialità ricopre l’anima di una coltre spessa di sabbia, fatta di scorie e rifiuti.
Bisogna, allora, con impegno, anche a mani nude, scavare per «dissotterrare Dio», riportarlo ancora al centro della coscienza, liberare il canale perché l’acqua torni a fluire. Ecco: il pass è il lavoro per dissotterrare Dio e riportarlo al centro della propria vita. Dio, tutto in Dio, tutto per Iddio. Lui solo; siamo vuoti di tutto… per poter essere completamente pieni di Dio…
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