Storia di una vocazione
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UN PENSIERO AL GIORNO CON DON GIÒ (1975- 2004)
Dal diario: “Io sono un sogno di Dio”
Cambiare per amare di più
Ma come faccio a essere semplice
in un momento così complicato?
Grazie perché mi ami così come sono.
Ma devo cambiare per essere amato di più?
… NO!!!
Devo cambiare per amarti di più.
Ancora una volta,
Dio ci accetta per quello che è ognuno di noi…
Dio chiama tutti in modo diverso,
quindi ama tutti;
ma se uno non risponde?
Commento di don Arturo Bellini.
La vita ha le sue complicazioni e le sue tentazioni. E’ facile lasciarsi assorbire dalle cose da fare, dai progetti e dalle fantasie. Accade talvolta di rinviare di ora in ora le cose da fare o di non essere accurati nel farle. Da piccoli poi abbiamo cominciato a registrare il ritornello che dobbiamo essere qualcuno: devi essere bravo, devi essere di esempio, devi essere responsabile, devi essere guida. A forza di essere “qualcuno” o di fare “qualcosa”, l’anima prende la sua piega e le parole di Gesù: “senza di me non potete far nulla” sembrano dettate per altra gente, per altri tempi o scorrono sulla pietra dell’anima senza lasciare traccia.
Ma il Signore è paziente. Ci ama così come siamo. Ha cura di noi e attende. Nel diario “Io sono un sogno di Dio”, Giò accenna alle complicazioni della sua età, ma conosce la direzione da prendere: amare di più. Sa che il buon Dio ci ama più di quanto una mamma può amare suo figlio…
La vera grandezza non sta nel fare grandi cose, ma nel rispondere all’amore di Dio. Il vero discepolo di Cristo si caratterizza per la carità verso Dio e verso il prossimo.
Questa è la vera semplicità, grandezza e profondità della vita cristiana e dell’essere santi.
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