La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Senza categoria › Storia di Don Ivan: dalla dipendenza al Sacerdozio

Storia di Don Ivan: dalla dipendenza al Sacerdozio

12 Agosto 2014 | Filed under: Senza categoria
     

Questo articolo è stato già letto914 volte!

don Ivan

Sono contento purché posso testimoniare a voi tutti la “risurrezione” della mia vita. Tante volte, quando si parla di Gesù vivo, Gesù che si può toccare con le mani, che cambia le nostre vite, i nostri cuori sembra tutto così lontano, nelle nuvole, ma io posso testimoniare che ho sperimentato tutto questo e che l’ho visto realizzarsi anche nella vita di tanti, tanti ragazzi. 

Ho vissuto per molto tempo, circa 10 anni, prigioniero della droga, nella solitudine, nell’emarginazione, immerso nel male. Iniziai ad assumere marijuana quando avevo solo quindici anni . Tutto cominciò con la mia ribellione verso tutto e tutti, dalla musica che ascoltavo che mi spingeva verso una libertà sbagliata, iniziai facendo, ogni tanto,  una canna,  poi  passai all’eroina, infine all’ago! 

Dopo la scuola superiore non riuscendo a studiare a Varazdin, Croazia, andai in Germania senza un obiettivo ben preciso. Iniziai a vivere a Francoforte dove lavoravo come muratore, ma ero insoddisfatto, desideravo di più, desideravo essere qualcuno, avere molti soldi. Cominciai a spacciare eroina. I soldi iniziarono a riempire le mie tasche, vivevo una vita di classe, avevo tutto: macchine, ragazze, bei momenti – il classico sogno americano.

Intanto, l’eroina si impossessava sempre di più di me e mi spingeva sempre più in basso, verso l’abisso. Facevo un sacco di cose per denaro, rubavo, mentivo, ingannavo. In quell’ultimo anno trascorso in Germania, vivevo letteralmente per le strade, dormivo nelle stazioni dei treni, fuggivo dalla polizia, che ormai mi stava cercando. Affamato com’ero entravo nei negozi, afferravo pane e salame e mentre scappavo mangiavo.

Dirvi che nessun cassiere mi bloccava più e’ sufficiente per farvi capire che aspetto io potessi avere. Avevo solo 25 anni, ma ero così stanco della vita, della mia vita, che desideravo solo morire. Nel 1994 fuggii dalla Germania, ritornai in Croazia, in queste condizioni mi trovarono i miei genitori. I miei fratelli mi hanno subito aiutato ad entrare in Comunità, prima a Ugljane vicino a Sinji e poi a Medjugorje. Io, stanco di tutto e desideroso solo di riposarmi un po’, sono entrato, con tutti i miei bei progetti su quando uscire.

Non dimenticherò mai il giorno in cui, per la prima volta, ho incontrato Madre Elvira: avevo tre mesi di Comunità e mi trovavo a Medjugorje. Parlando in cappella a noi ragazzi, all’improvviso ci ha rivolto questa domanda: “Chi di voi vuole diventare un ragazzo buono?” Tutti attorno a me hanno alzato la mano con gioia nei loro occhi, sui volti. Io invece ero triste, arrabbiato, avevo già i miei progetti in testa che non avevano nulla a che fare col diventare buono.

Quella notte però non riuscii a dormire, sentivo un grande peso dentro di me, ricordo di aver pianto di nascosto nei bagni ed al mattino, durante la preghiera del rosario, ho capito di voler diventare buono anch’io. Lo Spirito del Signore aveva toccato il mio cuore in profondità, grazie a quelle semplici parole pronunciate da Madre Elvira. All’inizio del cammino comunitario ho sofferto tanto a causa del mio orgoglio, non volevo accettare di essere un fallito.

Una sera, nella fraternità di Ugljane, dopo aver raccontato molte bugie sulla mia vita passata per apparire diverso da come ero realmente, con sofferenza ho capito quanto male mi fosse entrato nel sangue, vivendo tanti anni nel mondo della droga. Ero arrivato al punto che non sapevo nemmeno più quando dicevo la verità e quando mentivo!

Per la prima volta nella mia vita, seppur a fatica, ho abbassato l’orgoglio, ho chiesto scusa ai fratelli e subito dopo ho provato una grande gioia per essermi liberato dal male. Gli altri non mi hanno giudicato, anzi, mi hanno voluto ancora più bene; ho sentito “fame” di questi momenti di liberazione e di guarigione e ho cominciato ad alzarmi la notte per pregare, a chiedere a Gesù la forza di vincere le mie paure, ma soprattutto di donarmi il coraggio di condividere con gli altri le mie povertà, i miei stati d’animo ed i miei sentimenti.

Lì davanti a Gesù Eucarestia la verità ha iniziato a farsi strada dentro di me: il desiderio profondo di essere diverso, di essere amico di Gesù. Oggi ho scoperto quanto è grande e bello il dono di una amicizia vera, bella, pulita, trasparente; ho lottato per riuscire ad accettare i fratelli così come erano, con i loro difetti, accoglierli nella pace e perdonarli. Ogni notte chiedevo e chiedo a Gesù di insegnarmi ad amare come Lui ama.

Ho trascorso tanti anni nella Comunità di Livorno, in Toscana, li, in quella casa, ebbi modo di incontrare  tante volte Gesù e di andare più in profondità nella conoscenza di me stesso. In quel periodo, inoltre, soffrii molto: i miei fratelli, cugini, amici erano in guerra, mi sentivo colpevole per tutto quello che avevo fatto alla mia famiglia, per tutte le sofferenze arrecate, per il fatto che io me ne stavo in Comunità e loro in guerra. Inoltre mia madre, in quel periodo, si ammalò e mi chiese di ritornare a casa.

Fu una scelta molto combattuta, sapevo cosa stava passando mia madre, ma nello stesso tempo sapevo, che per me uscire dalla Comunità sarebbe stato un rischio, era troppo presto e sarei stato un peso grosso per i miei. Pregaii per notti intere, chiedevo al Signore di fare capire a mia madre che io non ero solo suo, ma anche dei ragazzi con i quali vivevo. Il Signore ha fatto il miracolo, mia madre ha compreso e oggi lei e tutta la mia famiglia sono molto contenti della mia scelta.

Passati quattro anni di Comunità, era arrivato il momento di decidere che cosa fare della mia vita. Mi sentivo sempre più innamorato di Dio, della vita, della Comunità, dei ragazzi con cui condividevo le mie giornate. All’inizio, pensai di studiare psicologia, ma più mi avvicinavo a questi studi, più le mie paure aumentavano, avevo bisogno di andare al fondamento, alla essenzialità della vita.

Decisi, allora, di studiare teologia, tutte le mie paure sparivano, mi sentivo sempre più riconoscente verso la Comunità, verso Dio per tutte le volte che mi e’ venuto incontro, per avermi strappato dalla morte e avermi risuscitato, per avermi ripulito, vestito, per avermi fatto indossare il vestito della festa.

Più procedevo negli studi, più la mia ‘chiamata’ diventava chiara, forte, si radicava  dentro di me: volevo diventare sacerdote! Desideravo donare la mia vita al Signore, servire la Chiesa dentro la Comunità Cenacolo, aiutare i ragazzi. Il 17 luglio 2004 sono stato ordinato sacerdote.

By Zenith.Org


     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA