Stiamo in terra per amare Dio
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Perché noi perdiamo tanto tempo nello studio o nelle attività materiali, e non diamo che i residui del nostro tempo a Dio? Se stiamo in terra per conoscerlo e per amarlo, come mai possiamo rendere tanto secondario quello che è principale?
Che ti giova che tu folleggi con i classici, con i poeti, con l’arte, se per questo trascuri di conoscere la parola di Dio? Che cosa ti apparirà un canto di Virgilio o di Dante, quando sarai nell’armonia dei canti eterni? Sarà un povero frastuono che t’impedirà di godere la pienezza di quell’armonia se non avrai studiato Virgilio e Dante per la gloria di Dio, cioè per compire il tuo dovere.
Come puoi giustificare l’ignoranza che hai della divina parola, quando i tuoi occhi si sono oscurati per i lunghi studi fatti su discipline che appariranno inezie nelle vie di Dio? Ma anche sulla terra si vede quanto è vano il tempo sperperato negli studi e nelle altre attività, senza avere di mira la gloria di Dio.
Che cosa è il tuo Virgilio il tuo Dante, il tuo Orazio, quando un malanno t’ha immobilizzato in un letto o su di una seggiola? Che cosa è il tuo commercio e l’affanno della tua attività, quando la malattia t’ha separato dal mondo? O vanità delle vanità, e tutto è vanità, fuorché conoscere ed amare Dio!
Diamo quindi al Signore il fiore del nostro tempo, della nostra mente, delle nostre attività e passeremo da questa vita ricchi di tanti meriti e pieni di tanta luce che non dovremo nasconderci come ingrati tra le fiamme del Purgatorio, ma spiccheremo il volo in Dio per goderlo e per vivere in Lui eternamente.
don Dolindo Ruotolo
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