Soltanto la Madonna poteva salvarla
Questo articolo è stato già letto1665 volte!
Un’anima che ha voluto assaporare tutti gli insani piaceri possibili ad una giovane ricca e avvenente; un’anima che, trascinata dal vortice del male, ha calpestato il Decalogo in tutti i suoi comandamenti; un’anima che in un aspetto esteriormente devoto ha nascosto per tanti anni un cuore fetido di peccato.
Ma — ed è ciò che più vogliamo far rilevare — quest’anima che non ha mai abbandonato la pratica delle tre Ave Maria al mattino e alla sera. Ed è stata la sua salvezza, come si evince dal suo stesso racconto. «È stata Lei, la Madonna — narra una giovane — che mi ha aiutata a risorgere! Io oramai non speravo più. Ero certa di dannarmi.
E mi davo alla pazza gioia per soffocare il rimorso, per allontanare lo spettro della morte… Si incomincia dal poco: si asseconda la passione con titubanza, la prima volta; con minore timore, la seconda; poi… Quando si è giovani, ci si illude… Ed è per questo che io vorrei gridare ai giovani e ancor più alle giovani: “Vigilate! State attente a non cedere la prima volta, che è poi molto difficile arrestarsi sulla sdrucciolevole china del piacere…
Siate gelose del vostro cuore: non datelo al primo damerino. Siate gelose della vostra purezza: la perla più preziosa che è in voi! Oh, giovani, conservatevi caste! È doloroso, sommamente angoscioso, dover assistere alla rovina del proprio interno, quasi impotenti!…
Ma voglio dire che anche in questi tristi casi in cui ci si sente incapaci di pregare resta sempre una forma di preghiera facile e possibile a tutti: l’Ave Maria. È vero che molte sere io la recitavo solo macchinalmente, ma sono convinta che anche allora la Madonna accoglieva la mia supplica: “Prega per noi, peccatori!”. Ed è alla Madonna che io attribuisco la mia conversione».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.