San Giovanni Bosco – La vita – V parte
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Don Bosco era un sacerdote che amava molto il Signore ed il gregge che Gesù gli aveva affidato e faceva di tutto per sostenere i suoi giovani, anche in mezzo alle difficoltà. Dio, che assiste sempre i suoi servi fedeli volle proteggere il suo sacerdote dai molti pericoli e dalle insidie che i suoi nemici gli tendevano e lo fece anche in modo singolare.
Don Bosco racconta che: “Alla fine di novembre del 1854, in un pomeriggio scuro e piovoso, tornavo dalla città, per la via della Consolata. Ad un certo punto, capii che due uomini camminavano a poca distanza davanti a me. Acceleravano o diminuivano il passo ogni volta che io acceleravo o diminuivo il mio. Quando, per non incontrarmi con loro, ho tentato di passare dal lato opposto, essi con grande abilità si collocarono davanti a me. Volli girare sui miei passi, ma non ci fu tempo: facendo due salti indietro, mi gettarono un mantello sulla testa. Uno di loro riuscì a imbavagliarmi con un fazzoletto. Volevo gridare, ma non lo potevo fare.
In questo preciso momento apparve un grosso cane grigio che, ringhiando come un orso, si lanciò con le zampe contro il viso di uno, con la bocca spalancata contro l’altro, in maniera che conveniva loro di più avvolgere il cane che me. I due, spaventatissimi, gridarono: “Chiama il cane, presto!”, al che risposi: ”Lo chiamo sì, ma lasciate i passanti in pace”. Il Grigio continuava a ringhiare come un orso inferocito. Essi ripersero il loro cammino, ed il Grigio, sempre al mio lato, mi accompagnò. Feci ritorno all’Oratorio ben scortato da lui”.
Il grosso cane lupo, “il Grigio”, come fu chiamato per il suo colore, si rese presente in molte occasioni in cui Don Bosco era in pericolo, per difenderlo e perfino per prevenire gli attentati. Avvenne, una notte, che Don Bosco era stato invitato ad andare a casa di un malato. Era notte tarda, la strada era molto pericolosa e sua madre, mamma Margherita, cercò in tutti i modi di persuaderlo non andare ma Don Bosco le disse di stare tranquilla, prese con sé un paio dei suoi giovani e fece per uscire.
Fuori della porta trovò il Grigio, steso per terra davanti alla porta. Don Bosco lo invitò ad alzarsi e ad accompagnarli ma il cane, invece di obbedire, ringhiò e non si mosse di un centimetro. Uno dei giovani gli allungò un calcio per farlo spostare ma il Grigio si mise a ringhiare e a digrignare i denti minacciosamente. A questo punto intervenne mamma Margherita e, con tono molto preoccupato, disse al figlio: “Dai retta al cane che ti vuole proteggere: non uscire di casa a quest’ora. Può essere molto pericoloso! Don Bosco, per accontentare la madre, rinunciò ad uscire.
Qualche minuto dopo arrivò un conoscente che, ansante per la corsa che aveva fatto, gli raccomandò di non uscire di casa quella sera perché quattro loschi individui si aggiravano, armati, nella zona, con l’intenzione di ucciderlo. Il giorno dopo. Alcune persone degne di fede confermarono la notizia. Molti si domandarono come avesse fatto il cane (ma era davvero un cane?) a prevedere l’aggressione, ma nessuno – e nemmeno Don Bosco – diede una risposta.
Don Bosco racconta un ultimo, interessante, episodio in cui venne il Grigio a proteggerlo: “L’ultima volta che vidi il Grigio fu nel 1866, quando andavo da Murialdo a Moncucco, a casa di Luigi Moglia, un mio amico. Il parroco di Buttigliera volle accompagnarmi per un tratto di strada, e ciò fece sì che la notte mi sorprese nel mezzo della strada. Allora pensai che sarebbe stata buona cosa se ci fosse stato il mio Grigio. In quel momento il Grigio giunse correndo nella mia direzione, con grandi manifestazioni di allegria, e mi accompagnò per il tratto di strada che ancora dovevo percorrere, circa tre chilometri.
Giunto a casa dell’amico, conversai con tutta la famiglia e andammo a cenare, rimanendo il cane a riposare in un angolo della sala. Terminato il pasto, l’amico disse: – Andiamo a dar da mangiare al tuo cane. E prendendo un po’ di cibo, lo portò al cane, ma non riuscì a trovarlo, malgrado avesse guardato bene in tutti gli angoli della sala e della casa. Tutti rimanemmo stupiti perché nessuna porta, nessuna finestra era aperta, ed i cani della casa non avevano dato nessun allarme. Cercarono il Grigio nelle camere di sopra, ma nessuno lo trovò”. Quella fu l’ultima volta che Don Bosco vide il Grigio, né mai più ebbe notizie di quel cane. (Continua)
Don Manlio
NOVENA a
S. Giovanni Bosco
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria
5° giorno – O gloriosissimo san Giovanni Bosco, che per continuare ad estendere sempre più il tuo apostolato fondasti la Società Salesiana e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ottieni che i membri delle due Famiglie Religiose siano sempre pieni del tuo spirito e fedeli imitatori delle tue eroiche virtù. Pater, Ave, Gloria
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