San Giovanni Bosco – II parte
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Giovanni Bosco rimase orfano di padre a soli due anni e tocco a sua madre, Margherita, provvedere a mantenere lui e gli altri due fratelli. Donna forte e molto religiosa, Margherita educò i suoi tre figli secondo i più sani princìpi morali e religiosi, ma fu Giovannino quello che maggiormente sentì in sé l’amore per Gesù e la sua Santissima Madre. Aveva nove anni il piccolo Giovanni, quando fece un sogno (o una visione?) che segnò tutta la sua vita: Vide, nel prato antistante la sua casa, un folto gruppo di ragazzi che si azzuffavano fra urla e bestemmie.
Disgustato da quello spettacolo, Giovannino si gettò in mezzo a loro menando calci a pugni a chiunque gli capitasse davanti. Improvvisamente gli apparve un uomo dal volto splendente che gli disse: “Dovrai farteli amici con la carità, non picchiandoli!”. Udendo queste parole, si arrestò e gli domandò chi fosse. Egli allora rispose: “Io sono il Figlio di Colei che tua madre ti insegnò a salutare tre volte al giorno”. Appena ebbe finito di parlare, apparve accanto a Lui una signora, dall’aspetto maestoso, che indossava un manto “così splendente che sembrava che in ogni punto ci fosse una stella luminosissima”.
La signora gli fece un cenno e Giovannino si avvicinò; lei lo prese per mano e gli chiese di guardare il prato. Vide che i ragazzi erano scomparsi e, in vece loro, c’era “una moltitudine di cani, gatti, capretti, orsi e parecchi altri animali”. La splendida signora gli disse: “Ecco il tuo campo di lavoro. Cresci umile, forte e robusto, e quello che adesso vedrai succedere a questi animali, tu lo dovrai fare per i miei figli”. Giovannino continuò a guardare e vide che, dove prima c’erano tanti animali feroci, si trovavano invece molti agnelli mansueti Che “saltellavano, correvano, belavano intorno a quell’uomo e a quella signora”.
A questo punto, il bambino rimase sconcertato e si mise a piangere e disse alla Signora: “Io non capisco niente di queste cose!”. Lei sorrise, gli pose una mano sul capo e rispose: “A suo tempo, comprenderai”. Un forte rumore improvviso riportò Giovannino alla realtà, così ogni cosa scomparve ai suoi occhi. (Continua)
Don Manlio
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