RISORTI CON CRISTO
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I giorni del Signore si profilano all’orizzonte e la loro luce già rischiara i cieli della Chiesa. Tutti ricordiamo l’Annuncio Pasquale: Centro di tutto l’Anno Liturgico è il Triduo Pasquale del Signore crocifisso, sepolto e risorto, per la nostra salvezza. Fu molto chiaro Gesù nel dire “Per questo sono venuto al mondo”. L’incarnazione del Verbo, infatti, risponde ad uno scopo ben preciso: La redenzione dell’uomo. Ciò era possibile con un solo mezzo: attraverso la croce. Dice il Salmo: “Non hai gradito né olocausti, né vittime per la colpa: Allora ho detto: Ecco, Io vengo!” Gesù si offre dunque ai suoi crocifissori come il mite agnello “senza macchia” – già prefigurato nell’agnello Mosaico – e, in questa offerta, c’è tutto l’amore infinito di quel Dio che sacrifica la propria vita per amore dell’uomo. Un sacrificio spinto fino alla più terribile Passione e alla morte di Croce. Quando Gesù, reclinato il capo, spirò, il Soldato gli spaccò il cuore con la lancia e ne fece scaturire acqua e sangue. L’una, simbolo del Battesimo, l’altro dell’Eucaristia. I due Sacramenti da cui è nata la Chiesa. Noi tutti battezzati, infatti, siamo morti con Cristo e risorti con Lui e possiamo camminare in una vita nuova. Dice, infatti, il Signore: “Io sono il Cristo. Io ho distrutto la morte, ho vinto il nemico, ho messo sotto i pedi l’inferno, ho imbrigliato il forte ed ho elevato l’uomo alle sublimità del cielo. Venite, dunque, o genti e ricevete il perdono. Io sono, infatti, il vostro lavacro, la vostra vita, la vostra resurrezione, io la vostra luce, la vostra salvezza, il vostro re. Io vi porto in alto nei cieli. Io vi risusciterò e vi farò vedere il Padre che è nei cieli. Io vi innalzerò con la mia destra”. Ringraziamo il Signore per il suo amore e ricambiamolo con una vita santa.
don Manlio
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