Renzi rilancia sulle unioni gay
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Qualche settimana fa CitizenGO (insieme a numerose altre associazioni italiane) ha lanciato una petizione(http://www.citizengo.org/it/8686-no-al-matrimonio-gay) rivolta al Governo Renzi e al Parlamento, con la richiesta di rinunciare all’annunciato progetto di legge sulle cosiddette “civil partnership”.
Il disegno di legge, secondo quanto emerso da indiscrezioni giornalistiche, rappresenterebbe una vera e propria equiparazione dell’unione tra persone dello stesso sesso e del matrimonio fondato sull’unione di un uomo e una donna. L’unica differenza sostanziale è rappresentata dal nome: si tenta di approvare una legge che stravolgerebbe il concetto di matrimonio e di famiglia utilizzando un termine tranquillizzante (per molti) come “civil partnership”.
Negli utlimi giornni, sono avvenuti due fatti importanti, che rendono la nostra iniziativa assolutamente attuale e dopo i quali ti invito, se non lo hai già fatto, a partecipare a questa campagna.
1- Domenica scorsa le Sentinelle in Piedi hanno manifestato in numerose piazze italiane a difesa del diritto di esprimere le proprie convinzioni in tema di matrimonio e famiglia e per opporsi al disegno di legge Scalfarotto.Come sempre, lo hanno fatto in silenzio, pacificamente e con la massima civiltà. Purtroppo le contromanifestazioni, organizzate dalle associazioni LGBT di molte città, non sono state altrettanto pacifiche: insulti, bestemmie, minacce, lanci di uova e bottiglie. Chi difende la famiglia viene spesso accusato di “odio” e “omofobia”: questi episodi mettono bene in chiaro da che parte stanno i violenti e gli intolleranti.
2- Conseguentemente alle registrazioni di alcuni sindaci di matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero (pratica esclusivamente propagandistica e senza alcun valore legale), il ministro Angelino Alfano ha emesso una circolare indirizzata a tutti i prefetti, invitando al rispetto della legge vigente in tema di matrimonio, che al momento non prevede la possibilità di accedere a questa istituzione per coppie formate da persone dello stesso sesso. Per tutta risposta, il premier Matteo Renzi ha ribadito la propria intenzione di istituire le cosiddette “civil partnership”: rispondendo a una domanda in tema di unioni civili, Renzi ha risposto: «Faremo una legge: non è una battuta, è la verità».
A fronte di questi ultimi fatti, mi sembra doveroso ricordarti, manlio, la raccolta firme che CitizenGO (insieme a una ventina di associazioni e organizzazioni) ha lanciato nelle scorse settimane per chiedere a governo e parlamento di rinunciare all’istituzione mascherata del “matrimonio” gay in Italia.
Grazie ai sottoscrittori di CitizenGO, questa petizione ha già superato le 45.000 firme. Ma bisogna fare di più. Se non lo hai ancora fatto, ti invito a firmare questa campagna, cliccando sul link seguente:
http://www.citizengo.org/it/8686-no-al-matrimonio-gay
Se invece hai già sottoscritto questa iniziativa, puoi condividerla con i tuoi contatti Facebook, Twitter o Gmail cliccando su quest’altro link, oppure puoi inoltrare direttamente questo mio messaggio al tuo indirizzario e-mail tramite il servizio di posta elettronica che utilizzi solitamente:
http://www.citizengo.org/it/8686-no-al-matrimonio-gay?m=5&tcid=7096608
Ti ringrazio per la tua partecipazione alle nostre campagne. Nel nostro primo anno di vita, abbiamo raggiunto risultati incredibili, e questo solo grazie all’impegno di centinaia di migliaia di cittadini come te. Ora si tratta di proseguire, con la stessa tenacia, a difesa dei valori in cui crediamo.
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO
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