Renè Larentine al Paladesio
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Durante l’incontro che si è svolto al Paladesio l’8 e il 9 ottobre si è rilevata la presenza dell’Abbè Renè Laurentin che, invitato a parlare, ha tenuto un breve discorso sul discernimento.
Cari amici, sono molto contento di trovarmi davanti a voi e parlerò del discernimento, perché mi sembra che è la cosa più importante, Allora, quali sono i criteri del discernimento? C’è l’intuizione, che gioca un ruolo importante nel discernimento, però quando sento una persona che mi dice “io ho il carisma del discernimento” penso che è la persona più pericolosa del mondo, perché crede cha ha il discernimento come una proprietà e in questo caso può fare tutti gli errori possibili. Non dico mai “ho il discernimento”, ma cerco i capire ogni giorno, in ogni fatto, dove è la verità, dove è l’errore e in tutto questo l’intuizione gioca un ruolo molto modesto.
Penso che l’intuizione… davanti ad una nuova apparizione, la gente profonda, spirituale, sente immediatamente se è giusto o falso; lo sente naturalmente, soprannaturalmente per la Grazia, e confido molto nel discernimento dei più santi… in questo modo si fa discernimento delle grandi apparizioni. Allora, per aiutare il discernimento bisogna aver un metodo e la Chiesa ha il suo metodo per fare il discernimento. Allora, quali sono i criteri del discernimento? Sono quattro, che dirò successivamente.
Il primo criterio: E’ conforme alla fede alla moralità, ai costumi? Se c’è un errore di dogma, di dottrina, di verità o un errore pratico di santità, di moralità, allora bisogna dimenticare questa apparizione; è un’illusione che la elimina e la identifica rapidamente. Qual’è adesso la seconda regola? E’ molto più difficile: è la persona del veggente e o dei veggenti, e quando sono molti ci possono essere problemi. Questo veggente è autentico? E’ un buon testimone della verità? Sente la verità? O è una persona meno sicura? Allora uno può sbagliarsi sinceramente, è pericoloso; altri non si sbagliano però possono fare qualche errore di interpretazione e questo è pericoloso.
Si deve vedere anche come è la vita del veggente: è una vita conforme alla sua testimonianza o no? Questo è importante ma possono essere casi particolari; quando un uomo opposto alla Chiesa si converte, allora prima si capisce la sua situazione, ma se si è convertito se (è tornato) a Dio, allora è buono seguirlo. E anche si può vedere se ha grazie di conversione e di fare anche miracoli, e tutte le grazie che accompagnano… Questo è un lento traguardo, una lenta esaminazione.
Qual’è il terzo criterio? Sono i segni e miracoli… è un po’ difficile. Molte persone che vanno a Medjugorje o in altre parti o altre apparizioni, sentono qualche volta profumi di fiori, di incenso liturgico e altro, e questo dà a loro una profonda impressione; ma quando mi dicono questo, rispondo: non dovete parlarne perché questo è Grazia di Dio che vien data personalmente come segno che Dio è contento di vedervi, che venite al suo incontro. Però, se parlate di questo ai vostri amici, diranno: ha avuto una allucinazione…
Sono molti i segni, molti vedono luci. A Fatima fu importante perché al miracolo di Fatima, il 13 ottobre 1917, anche un giornalista incredulo, che voleva fare un articolo critico, ha parlato soltanto di questo miracolo del sole che si è scoperto – c’erano nubi – che si è manifestato. Niente fu constatato nei laboratori degli astronomi , però c’era un segno dato alla folla che era venuta per l’ultima apparizione di Fatima. Allora, questi segni luminosi sono ancora ambigui e si deve far attenzione; per esempio molti trovano il miracolo del sole durante la apparizione o anche quando tornano al loro domicilio.
Un giorno uno mi ha detto: io vi farò vedere il miracolo del sole. Io ho detto: devo capire tutto e la seguo. E un giorno è venuto in una città di Britannia dove mi trovavo e, all’ora in cui il sole si nascondeva, mi ha condotto fuori della città in un luogo dove si vedeva il sole che sparisce sull’orizzonte. Al momento in cui arrivava prossimo all’orizzonte mi ha detto: guardi adesso. Io ho osservato che non si può guardare, che il sole fa male agli occhi. No, lei guardi e non le farà male!
Ho guardato con qualche impressione che non era bene e ho visto effettivamente il disco del sole che non era ancora rosso e che era violento ai mie occhi, ma appena in un secondo il sole si trasformava e non vedevo più il sole accecante però come un’ostia bianca e soltanto i raggi esteriori che si manifestavano ed era un bel spettacolo, una grande impressione. Dunque quando qualcuno vi parla di un miracolo del sole a Medjugorje o in un’altra parte, dovete chiedere: a che ora? Perché se è agli ultimi minuti non vale, ma se ha visto il sole a mezzogiorno o alle 5 durante la bella stagione, questo è più sicuro.
Però penso che non abbiamo a cercare questi segni, questi miracoli, perché i sacerdoti di Medjugorje dicono di non guardare il sole perché potete divenire ciechi… bisogna essere prudenti sui diversi segni che si vedono; ho visto molte persone che hanno ripreso miracoli del sole su video e la pellicola fotografica… dà luci meravigliose che sono difficili da giudicare in qualche caso…
Allora quali sono i segni importanti? Qui come sempre bisogna andare al Vangelo. Quali sono i segni che Cristo ha usato per… il suo ministero? I segni furono le guarigioni. Cristo non ha fatto quasi nessun segno isolato, salvo quando è avanzato sul mare a piedi nudi e ha fatto venire S. Pietro. Questo è un miracolo molto isolato, di qualche minuto e tutti i miracoli di Cristo nei quattro Vangeli sono guarigioni e, per finire, le tre resurrezioni: la figlia di Giairo, il figlio della vedova di Naim, e finalmente il miracolo di Lazzaro… Dunque ha fatto questi miracoli per la compassione e pietà verso quelli che soffrono e sono nello stesso tempo una testimonianza della misericordia del Cuore di Cristo per tutti noi. E ha scelto questo segno… per manifestare che è il Figlio di Dio.
C’è un quarto segno che bisogna ben ritenere perché è forse il più importante.
Qual’è l’ultimo segno che Cristo stesso ha raccomandato? Ha dato un criterio di discernimento per riconoscere quando è presente alle apparizioni… Qual’è questo ultimo segno? Sono i frutti! I frutti dell’apparizione. Se produce buoni effetti, dice Cristo: un buon albero non può fare brutti frutti e un brutto albero non può fare buono frutti. Dunque questa è la regola suprema che vale meglio di tutte le altre.
La Redazione
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