Promesse battesimali – Risposte ad alcune obiezioni
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Non si può obiettare che questa devozione è nuova e trascurabile.Non è nuova se i Concili, i Padri e parecchi autori antichi e moderni parlano di tale consacrazione a Cristo o della rinnovazione dei voti del battesimo come di cosa praticata dall’antichità, e da loro consigliata a tutti i cristiani.
Non è trascurabile, poiché la principale origine dei disordini, e dunque della perdizione eterna dei cristiani, proviene dalla dimenticanza e dall’indifferenza verso una tale pratica. Qualcun altro potrà dire che questa devozione, mentre ci fa dare al Signore per mezzo di Maria il valore di tutte le nostre opere buone, preghiere e sacrifici ed elemosine, ci pone nella impossibilità di soccorrere le anime dei nostri parenti, amici e benefattori.
Rispondo : non è possibile che gli amici, i parenti ed i benefattori abbiano scapito perché noi ci siamo dedicati e consacrati totalmente al servizio del Signore e della sua santa Madre : sarebbe fare ingiuria alla potenza ed alla bontà di Gesù e di Maria, i quali sapranno benissimo aiutare i nostri parenti, amici e benefattori con la nostra piccola rendita spirituale o con altre risorse; questa pratica non impedisce che si preghi per gli altri, vivi o defunti, anche se l’applicazione delle nostre buone azioni dipende dalla volontà della Madonna.
Al contrario: ci porterà a pregare con maggiore fiducia; proprio come una ricca persona che avesse ceduto il personale patrimonio ad un grande principe in segno di omaggio, pregherebbe con maggiore confidenza quel principe di fare l’elemosina a qualche altro amico che l’avesse sollecitata. Dare l’occasione al principe di testimoniare la propria riconoscenza verso un individuo che si è spogliato per rivestirlo, che si è ridotto in miseria per arricchirlo, è anche questa una maniera di fargli piacere. Bisogna dire la medesima cosa del Signore e della Madonna: non si lasceranno mai sorpassare in riconoscenza.
Qualcun altro potrà dire: «Se io cedo alla Madonna tutto il valore delle mie azioni perché ella lo applichi a chi vuole, mi capiterà certamente di dover patire a lungo in purgatorio ». Questa obiezione proveniente dall’amor proprio e dall’ignoranza della generosità di Dio e della Madonna, si distrugge da se stessa.
Un’anima fervente e generosa, la quale apprezza di più gli interessi di Dio che i propri, che dà a Dio tutto quanto possiede, senza eccezione e fino all’impossibile, che non respira se non la gloria ed il regno di Cristo per mezzo di Maria, e che si sacrifica totalmente per conquistarlo; quest’anima — dico — generosa ed aperta potrà mai essere punita nell’altro mondo perché è stata più generosa e più disinteressata delle altre?
Tutt’altro! Proprio con simili anime, come vedremo in seguito, nostro Signore e la sua santa Madre sono generosi in questo mondo e nell’altro, nell’ordine della natura, della grazia e della gloria.
San Luigi da Montfort
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