Prima della risurrezione c’è la morte
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Quello che è vero di san Giovanni Bosco è vero di tutti i santi. Una di questi è Bianca Piccolomini che ho conosciuto durante un processo di beatificazione, fondatrice della “Compagnia di sant’Angela” a Siena, una figura eccezionale (1875-1959). A vent’anni aveva messo su diverse opere sociali insieme al fratello, il quale morirà presto.
Il suo patrimonio era uno dei più consistenti di tutta Siena e da ricchissima si riduce a chiedere l’elemosina per tutte le opere che faceva; combattuta da vescovi, dai preti – la santificazione maggiore è il martirio non per la Chiesa, ma il martirio dalla Chiesa -, combattuta pure dal popolo che la considerava pazza. Ebbene, io l’ho vista negli ultimi anni della sua vita: era come se non ci fosse stata più, silenzio e pace, si avvertiva in lei la presenza di una divina presenza in lei.
E così pure Giorgio La Pira. Negli ultimi anni della sua vita tutto per lui svaniva: sindaco, deputato, nessuno lo guardava più e lui affondava nel silenzio, e lui viveva questa pura umiltà che era soltanto Dio. Dio ha bisogno in qualche modo di distruggerci per apparire Lui. Dobbiamo sapere che fin quando non siamo veramente morti, non potremo essere nemmeno risorti; il cammino dell’anima è sempre questo spogliamento totale di tutto ciò che è umano, perchè la natura rispetti questa divina presenza.
Don Divo Barsotti
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