Preparazione alla Consacrazione al C. I. di Maria
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I “predestinati”
I “predestinati” amano, teneramente e giustamente onorano te Madonna, come loro madre e padrona. L’amano non soltanto a parole, ma nella realtà; l’onorano non solo con atti esterni, ma nel profondo del cuore; come Giacobbe, evitano quanto le può dispiacere e compiono con fervore quanto credono possa far loro guadagnare la sua benedizione.
Le portano e le danno non due capretti come Giacobbe a Rebecca, ma il proprio corpo e la propria anima con tutto ciò che vi è inerente, raffigurati dai due capretti di Giacobbe, affinchè ella li riceva come cosa di sua proprietà; li uccida e li faccia morire al peccato ed a se stessi, scuoiandoli e togliendo la pelle e l’amor proprio, e così farli piacere a Gesù, il Figlio, il quale non accetta come amici e discepoli che persone morte a se stesse;
Li prepari secondo i gusti e per la maggior gloria del celeste Padre, quali meglio di qualunque altra creatura lei conosce;
Questo corpo e quest’anima, attraverso le sue sollecitudini e l’intercessione, ben purificati da ogni macchia, completamente morti, totalmente spogliati e benissimo preparati, diventino un delizioso cibo, degno della bocca e della benedizione del celeste Padre.
E non faranno così, infatti, le persone “predestinate” che gusteranno e praticheranno la perfetta consacrazione a Gesù Cristo per le mani di Maria, da noi insegnata, in testimonianza di un amore effettivo e coraggioso verso Gesù e Maria?
I riprovati dicono fin troppo di amare Gesù, di amare e di onorare Maria; ma non con le proprie sostanze, ma non fino al punto di sacrificar loro il corpo con i sensi e l’anima con le passioni, come i “predestinati”.
S. Luigi Grignon de Montfort
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