Preparazione alla Consacrazione al C. I. di Maria
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Obbedienza a Maria
I “predestinati” sono sottomessi ed obbedienti alla Madonna, come a mamma buona, sull’esempio di Gesù che dei trentatré anni vissuti sulla terra, ne passò trenta a glorificare Dio, suo Padre, con una perfetta e totale sottomissione alla madre.
Le obbediscono seguendo attentamente i suoi consigli, come il giovane Giacobbe quelli di Rebecca, la quale gli aveva detto: « Ascolta la mia voce in ciò che ti ordino!»; oppure come i convitati delle nozze di Cana ai quali la Madonna disse: « Fate quanto (mio Figlio) vi dirà »
Giacobbe per aver obbedito alla madre ricevere la benedizione quasi per miracolo, poiché per via normale non avrebbe dovuto averla; i convitati alle nozze di Cana, per aver seguito il consiglio della Madonna, furono onorati dal primo miracolo di Gesù, il quale per le preghiere di Maria convertì laggiù l’acqua in vino.
Nello stesso modo, tutti coloro i quali, fino alla consumazione dei secoli, riceveranno la benedizione del celeste Padre e saranno onorati dalle meraviglie di Dio, non otterranno tali grazie se non come una conseguenza della loro perfetta obbedienza a Maria. Gli Esaù, invece, per mancanza di sottomissione alla Madonna, perdono la propria benedizione.
Hanno grande confidenza nella bontà e nella potenza della Madonna, loro buona,, madre; vogliono costantemente il suo aiuto; la considerano come la loro stella polare per raggiungere il giusto porto; le svelano le proprie pene e necessità con immensa apertura di cuore; si rifugiano sul suo seno di misericordia e di dolcezza per ottenere il perdono dei peccati per sua intercessione, oppure per gustare le dolcezze materne nelle angustie e nei fastidi.
Si gettano, anzi si nascondono e si perdono meravigliosamente nel suo grembo amoroso e verginale per infiammarsi dell’amor puro, per esservi purificati dalle minime macchie e per trovarvi completamente Gesù che vi abita come sul suo più glorioso trono.
Oh! qual gaudio! « Non credere che ci sia più felicità nell’abitare nel seno di Abramo che nel seno di Maria, perché è qui che Dio ha posto il suo trono! », dice Guerrico Abate I riprovati. invece, che mettono l’intera loro fiducia in se stessi, che mangiano come il figliuol prodigo, soltanto quello che mangiano i porci, che si nutrono di terra i come i rospi, che amano soltanto le cose visibili ed esteriori come i mondani, non gusteranno mai le dolcezze del grembo e del seno di Maria, non sentiranno giammai il solido appoggio e la sicura fiducia che provano i predestinati verso la Madonna, loro buona madre.
Amano miseramente la loro fame fuori casa, dice san Gregorio, perché non vogliono prova la dolcezza preparata dentro di sé e dentro Gesù e Maria.
S. Luigi Grignon de Montfort
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