Preparazione alla Consacrazione al C. I. di Maria
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La Madonna ed i suoi schiavi d’amore – II
Ecco quello che questa buona madre, di cui Rebecca non era che la figura, fa per ottenere ai figli la benedizione del Padre celeste : come Rebecca, spia le occasioni favorevoli per far loro del bene, per elevarli e per arricchirli. Siccome vede con chiarezza in Dio ogni bene ed ogni male, le buone e le cattive sorti, le benedizioni e le maledizioni del Signore, dispone per tempo le cose per esentare da ogni specie di male i suoi servi e per colmarli di ogni specie di bene; di modo che se c’è da guadagnare qualcosa di grande in Dio con qualche impiego elevato in cui è richiesta la fedeltà della creatura, sicuramente Maria procurerà quella buona occasione a qualcuno dei suoi cari figli e servi, e gli darà la grazia di venirne a capo con fedeltà. Ipsa procurai negotia nostra!, dice un santo.
Dà loro dei buoni consigli come Rebecca a Giacobbe: «Figliolo mio, ascolta la mia voce in ciò che ti ordino! ». Fra gli altri consigli, loro suggerisce di recarle due capretti, il corpo e l’anima, di consacrarglieli per farne un cibo gradito a Dio, e di fare tutto quello che Gesù, suo Figlio, ha insegnato con la parola e gli esempi. E se non li impartisce da se medesima, questi consigli li fa sentire con il ministero degli angeli, i quali non hanno miglior onore e piacere oltre quello di obbedire ad uno dei suoi ordini per discendere sulla terra e soccorrere uno dei suoi servi.
Quando le si sono dati e consacrati corpo ed anima e quanto ne è inerente, che fa la buona madre? Ciò che un giorno Rebecca fece ai due capretti consegnati da Giacobbe:
a) li uccide e li fa morire alla vita del vecchio Adamo;
b) li scuoia e li spoglia della loro pelle naturale, delle inclinazioni naturali, del loro amor proprio e della volontà scapigliata e di ogni attaccamento alle creature;
e) li purifica delle macchie e sporcizie e peccati;
d) li appronta secondo il gusto e la maggior gloria di Dio. Siccome non c’è nessuno che conosca più perfettamente di lei tale gusto divino e tale maggior gloria dell’Altissimo, soltanto lei può preparare e disporre, senza pericolo di sbagliare, il nostro corpo e l’anima secondo quel gusto infinitamente fine e quella gloria infinitamente segreta.
S. Luigi Grignon de Montfort
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