Preparazione alla Consacrazione al C. I. di Maria
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UNA PAGINA BIBLICA E
D UNA INTERPRETAZIONE MARIANA
Nella Sacra Scrittura, con la storia di Giacobbe che ricevette la benedizione dal padre Isacco per mezzo delle cure e dell’astuzia della mamma Rebecca, lo Spirito Santo ci da una meravigliosa figura di tutte le verità che ho appena spiegato a proposito della Madonna e dei suoi figli e servi. Eccola, come lo Spirito Santo l’ha raccontata . Vi aggiungerò in seguito la mia applicazione.
II racconto bìblico – Dopo che Esaù aveva venduto a Giacobbe la primogenitura, la madre dei due fratelli, Rebecca, che amava teneramente Giacobbe, gli assicurò, parecchi anni dopo, tale vantaggio con un sotterfugio molto santo e ricchissimo di misteri. Infatti, Isacco, sentendosi vecchissimo e desiderando dare la benedizione ai figli prima di morire, chiamò Esaù da lui prediletto, gli comandò che andasse a caccia a cercare qualcosa da mangiare, poiché dopo lo avrebbe benedetto.
Rebecca avvertì immediatamente Giacobbe di quanto stava per succedere, e gli comandò di andar a prendere due capretti nel gregge. Quando costui li ebbe portati alla mamma, ella se ne servì per preparare ad Isacco quanto sapeva gli piacesse; rivestì Giacobbe con gli abiti di Esaù da lei conservati, e, con la pelle dei capretti, gli coprì il collo e le mani, affinchè il padre, ormai cieco, potesse credere, pur sentendo la voce di Giacobbe, che si trattava di Esaù almeno dal pelo delle mani.
Isacco, infatti, sorpreso dalla voce, convinto trattarsi della voce di Giacobbe, gli fece cenno di avvicinarsi ed avendo toccato il pelo delle pelli di cui s’era ricoperto le mani, confessò che la voce, in verità, era voce di Giacobbe, ma che le mani erano mani di Esaù.
Dopo aver mangiato ed avendo sentito nel baciare Giacobbe l’olezzo degli abiti profumati, lo benedisse e gli augurò la rugiada del ciclo e la fecondità della terra; lo costituì padrone di tutti i fratelli, terminando la benedizione con queste parole: «Chi ti maledirà sia maledetto! e chi ti benedirà sia ripieno di benedizioni! ».
Isacco aveva appena terminato questo colloquio, quand’ecco entrare Esaù a portar da mangiare ciò che aveva catturato a caccia per poi avere la sua benedizione. Il santo patriarca fu sorpreso in maniera incredibile quando capì quello ch’era avvenuto; ma, invece di smentire quanto aveva fatto, lo confermò un’altra volta perché vedeva troppo bene in questa faccenda il dito di Dio.
Esaù, a questo punto, cacciò dei ruggiti, come nota la sacra Scrittura, e, denunciando a gran voce l’inganno del fratello, chiese al padre se non ci fosse un’altra benedizione, diventando a questo punto — commentano i santi Padri — la figura di coloro che, troppo facilmente combinando Dio e il mondo, vogliono approfittare delle consolazioni del cielo e della terra contemporaneamente…
Isacco, colpito dalle grida di Esaù, lo benedisse infatti, ma con una benedizione terrena ed assoggettandolo al fratello: e ciò gli fece nascere in animo un odio così avvelenato contro Giacobbe, da non aspettare che la morte del padre per ammazzarlo; e Giacobbe non avrebbe scampato la morte se l’affettuosa madre Rebecca non l’avesse protetto con gli accorgimenti ed i buoni consigli ch’egli seguì.
S. Luigi Grignon de Montfort
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