Poesia – Fulgida stella
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Fulgida stella nel mio cammino
fior del creato figlia tu sei
fior del creato figlia tu sei
Te pregar voglio fin dal mattino
Vergin del Rosario di Pompei.
Vorrei parlarti da mane a sera
della vita supremo amor sei.
Il dì trascorre nella bufera
della vita supremo amor sei.
Il dì trascorre nella bufera
volgi i tuoi occhi ai fratelli miei:
siano essi apportator di pace.
Se la gioia, il sole non brillerà
Se la gioia, il sole non brillerà
nelle tenebre ove tutto tace
si dilatino i campi alla bontà.
Prossimamente l’alma Dio vedrà
viventi alla luce del tuo fulgor
per abbracciarLo nell’immensità
rischiara la notte intrisa in dolor:
la vita umana è malferma in terra.
Vorrei Maria mirar la tua beltà.
Ora che il corpo non è sotterra
io cotanto giorno spero verrà.
Vorrei Maria mirar la tua beltà.
Ora che il corpo non è sotterra
io cotanto giorno spero verrà.
O mia sorella, madre e regina
Dio ti scelse così bella pel ciel,
dell’umanità prima eroina.
Togli dall’alme nostre e cuor il gel.
Sostiene la notte il tuo candore
l’atra vita raminga e con ella
l’atra vita raminga e con ella
in angoscia l’alma ed in dolore
tu porto sicur, nocchiero e stella.
Don Antonio Arpaia
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