“Poesia ancora” all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
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Istituto Italiano per gli studi filosofici
Palazzo Serra di Cassano in Napoli
Ciclo di Incontri e Letture “Poesia ancora”
Lunedì 11 novembre 2013
h. 16.30
Clotilde Punzo legge e commenta la sua raccolta poetica: “Non ho più smesso di cantare”. Da un giudizio di Grazia Sotis sulla raccolta: “La raccolta poetica di Clotilde Punzo, “Non ho più smesso di cantare” ha come tema gli orrori dei campi di concentramento, dove l’uomo è spogliato della sua stessa natura fisica e mentale. I campi di sterminio sono stati una terribile realtà che non va dimenticata e come tale va consegnata alla memoria, ma soprattutto alla parola che possa includere sia l’aspetto mnemonico sia mimetico caricandosi quindi di significati simbolici e metaforici che la mente dell’uomo è capace di ricreare…
Clotilde Punzo non solo diventa portavoce dell’umanità nel campo di Auschwitz, ma è lei stessa ebrea, gitana, Elfriede, Milan, Hans, Kurt, a subire le medesime violenze: “il lager è un polo multiculturale” dove non solo gli internati sono vittime di atrocità assurde, ma lo sono anche coloro che lo aprono. Non c’è possibilità di scelta e di scampo per nessuno, tutti diventano capri espriatori. Ogni parola, ogni frase, infatti è bilanciata dal proprio contrario, una dicotomia che crea una paralisi dell’umanità tutta:
Resto qui perché tu mi veda
e perché tu possa vederti nel mio stesso specchio.
Perché, servo, lecchi il tuo cane
tu che dici di esserne il padrone?
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