Papa francesco incontra i membri dell’assemblea della FAO
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Per i poveri si può e si deve fare di più, è quanto ha detto papa Bergoglio, nell’incontro con i membri dell’Assemblea della FAO, ricevuti giovedì 20 giugno, nella Sala Clementina del palazzo vaticano.
“Credo che il senso del nostro incontro sia di condividere l’idea che si può e si deve fare qualcosa di più per dare vigore all’azione internazionale a favore dei poveri, animati non solo di buona volontà o, quel che è peggio, da promesse che sovente non sono state mantenute. Né si può continuare ad addurre come alibi, un alibi quotidiano, l’attuale crisi globale, da cui peraltro non si potrà uscire completamente finché situazioni e condizioni di vita non saranno considerate attraverso la cifra della persona umana e della sua dignità”.
Il papa ha quindi toccato il tema della dignità umana “Persona e dignità umana rischiano di diventare un’astrazione di fronte a questioni come l’uso della forza, la guerra, la malnutrizione, l’emarginazione, la violenza, la violazione delle libertà fondamentali o la speculazione finanziaria, che in questo momento condiziona il prezzo degli alimenti, trattandoli come ogni altra merce, dimenticando la loro destinazione primaria. Il nostro compito sta nel riproporre, nell’attuale contesto internazionale,la persona e la dignità umana quali pilastri su cui costruire regole condivise e strutture che, superando il pragmatismo o il solo dato tecnico, siano in grado di eliminare le divisioni e colmare i divari esistenti. In tale direzione, è necessario contrastare i miopi interessi economici e le logiche di potere di pochi che escludono la maggioranza della popolazione mondiale e generano povertà ed emarginazione con effetti disgregatori sulla società, così come è necessario combattere quella corruzione che produce privilegi per alcuni e ingiustizie per molti”.
A proposito della crisi globale, il Santo Padre ha rilevato che “la situazione che stiamo vivendo, se è direttamente legata a fattori finanziari ed economici, è pure conseguenza di una crisi di convinzioni e di valori, compresi quelli posti a fondamento della vita internazionale. Si rende peraltro necessaria una vera riforma che porti ad acquisire una maggiore consapevolezza della responsabilità di ciascuno, riconoscendo che il proprio destino è legato a quello degli altri. Di conseguenza, bisogna essere pronti a condividere ogni cosa e a scegliere di essere buoni samaritani anziché persone indifferenti di fronte alle necessità altrui.
Papa Francesco ha quindi esortato la FAO e suoi Stati membri, come ogni istituzione della Comunità internazionale ad un’apertura di cuore. Non possiamo sognare programmi asettici, oggi non servono. Ogni programma proposto ci deve coinvolgere tutti. Andare avanti in modo costruttivo e fecondo nei diversi ruoli e responsabilità significa capacità di analizzare, comprendere e donare, abbandonando qualsiasi tentazione di potere, di possedere sempre di più o di cercare il proprio interesse invece di servire la famiglia umana e, in essa, specialmente i meno abbienti, a coloro che ancora soffrono fame e malnutrizione.
Circa le problematiche della crisi alimentare, Bergoglio ha rilevato che “uno dei primi effetti delle gravi crisi alimentari, non solo quelle determinate da calamità naturali o da sanguinosi conflitti, è lo sradicamento di persone, famiglie e comunità dal loro ambiente. E’ un doloroso distacco che non si limita alla terra natale, ma si estende all’ambito esistenziale e spirituale, minacciando e talvolta facendo crollare quelle poche certezze che si avevano. Questo processo, divenuto ormai globale,richiede che le relazioni internazionali ristabiliscano quel riferimento ai principi etici che le regolano e ritrovino quell’autentico spirito di solidarietà che può rendere incisiva tutta l’attività di cooperazione.
Premesso che la lotta alla fame passa per la ricerca del dialogo e della fraternità La Chiesa cattolica con le sue strutture e istituzioni, vi è vicina in questo sforzo che cerca di realizzare una solidarietà concreta, e la Santa Sede segue con interesse le iniziative che la FAO intraprende, incoraggiando tutta la vostra attività.
Papa Francesco ha quindi ringraziato le personalità della FAO per avere partecipato all’incontro e ha benedetto “il lavoro che quotidianamente svolgete a servizio degli ultimi”.
Il Redattore
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