Padre Nike evita un aborto e la sua Parrocchia adotta il bambino
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Sicuramente avrete sentito parlare di “Padre Nike”, il sacerdote ex ballerino che scoprì la sua vocazione dopo essersi recato a Medjugorje con la sua fidanzata. Padre Nike è chiamato così per la sua abitudine ad andare in giro con un paio di scarpette da ginnastica ai piedi, ma il suo vero nome è don Maurizio de Sanctis, ha 45 anni ed è originario di Chieti.
Trasferito a Livorno, circa un anno fa, è stato assegnato alla Parrocchia di S. Rosa da Viterbo. Ebbene, con il suo entusiasmo contagioso, gli è bastato meno di un anno per trasformare la Parrocchia: i giovani sono ritornati e frequentano la chiesa, i fedeli adulti arrivano anche da zone lontane per partecipare alle sue celebrazioni.
Vogliamo parlare però di due coniugi, genitori di tre figli che, avendo un solo stipendio, stentavano molto a tirare avanti. Recentemente i due avevano scoperto una quarta gravidanza – assolutamente indesiderata – ed avevano preso la dolorosa decisione di ricorrere all’aborto, perché non sarebbero stati assolutamente in grado di mantenere anche un quarto figlio.
Padre Nike, venuto a conoscenza della grave decisione presa dai due, si era precipitato da loro per cercare di convincerli a rinunciare al triste progetto ma, sebbene avesse parlato per ore ed ore sul valore della vita, non era riuscito in alcun modo a dissuaderli.
Don Maurizio, però, non è il tipo che si arrende e così ha voluto fare un ultimo tentativo: Ha chiamato i due genitori ed ha promesso loro che la Parrocchia li avrebbe aiutati. E così è stato: moltissimi parrocchiani si sono impegnati a comprare al bambino tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno, dai vestitini alle pappe, dal biberon al passeggino. Grazie a Padre Nike, i due coniugi hanno rinunciato all’aborto ed il bambino, felicemente nato, è stato adottato dalla Comunità parrocchiale.
Il Redattore
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