Padre Ljubo spiega il Rosario
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Parliamo a Dio, ascoltiamo Dio … e per poterlo sentire dobbiamo stare in silenzio. Il Rosario è basato sul credo: questo è pronunciare le grandissime opere di Dio. Gli apostoli facevano così: annunciavano le grandissime opere di Dio, così anche noi all’inizio del santo Rosario guardiamo, osserviamo questi meravigliosi atti della redenzione, della creazione, della gloria. Possiamo dire che Dio è creatore e redentore, non solo intorno a noi, ma anche dentro di noi. “Tu hai trovato la grazia presso Dio” dice l’angelo a Maria; nella preghiera Dio dice a noi queste parole, parole che sono dette davanti a Maria per tutto il genere umano “Hai trovato la salvezza presso Dio”, “hai trovato la grazia presso Dio”, per ogni uomo! ……..
……….Oggi ripeto insieme all’angelo le sue parole … la grazia che la Madonna ha trovato per poter essere la madre passa a me, per poter essere figlio, e nel Figlio diventa figlio, figlia , figlio di Dio, di Maria. La preghiera dei Salmi era piena di vita: se leggiamo i Salmi, là troveremo tutti i sentimenti umani. Il salmista pregava non solo con le parole, ma con tutto il suo essere, perciò pregava, piangeva, ballava, danzava … piangeva.
Per questo il Rosario è la fede, è la speranza di cui la gente parlava da secoli: è il concentrato della fede della gente. Nel Rosario sempre si ritorna a pregare “Ave Maria, Santa Maria” : il Rosario non è solo una preghiera di lode, ma è anche una scuola di vita. Il Rosario ci insegna a imparare, ci insegna a pregare per poter vivere in speranza, soffrire nella fede, poichè sappiamo che Gesù non è venuto sulla terra per riportare il paradiso perduto, ma è venuto a portarci, con la sofferenza, al cielo.
Il Rosario ci dice non solo quello che Dio ha fatto per noi nel passato attraverso Cristo, ma ci rivela anche la ricchezza dell’eredità che Lui conserva per noi. Attraverso le lodi cantiamo pregando il Rosario: la grazia di Dio ci porta alla grazia di lode che canteremo nell’eternità con tutti i Santi. Nella sua lettera apostolica, Papa Giovanni Paolo II diceva come questa preghiera del Rosario è in crisi, e c’è pericolo che diventi sottovalutata, che i cristiani non siano abbastanza istruiti su questa preghiera. Noi sappiamo che la preghiera del Rosario richiede un ritmo rallentato e la dedicazione di tanto tempo, in modo che colui che prega possa riflettere sui misteri della vita di Gesù: il Rosario è un metodo di riflessione, che attraverso la preghiera della ripetizione ci sveglia il desiderio poter diventare sempre più simili a Gesù … ripetendo “Ave Maria, Ave Maria” ci porta nel processo della unione profonda con la vita di Gesù.
Però questo non avviene solo nella preghiera! Oggi l’uomo ha sempre più difficoltà di concentrarsi, con i diversi lavori, con le diverse persone. E nemmeno nei momenti buoni riesce a raccogliere tutto insieme. quindi oggi l’uomo non ha pace perché è stressato, è stressato e diventa nervoso. Spesso molte persone oggi vivono sempre sotto stress, in tensione. Per questo è importante quando non possiamo concentrarci: non dobbiamo scappare da questo ma dobbiamo abbandonarci, lasciare che tutto questo poi lo mettiamo davanti a Dio: E’ Importante concentrare tutto sotto la croce di Gesù e mettere davanti a Lui, che torna a raccogliere poi tutto.
Come sappiamo, abbiamo bisogno dell’aria ogni giorno per poter vivere, cosi abbiamo bisogno anche della preghiera, di essere così uniti a Dio. Spesso raccontiamo quella storia di quel piccolo bambino che andava primo giorno a scuola, molti di voi l’avete già sentita questa storia: “bentornato a casa” papà e mamma gli chiedono come è andata a scuola, e lui tutto entusiasta dice: “è stato molto bello, la maestra è stata molto brava, ci ha insegnato a cantare una canzone, abbiamo scritto alcune cose anche, ci siamo divertiti, siamo stati bene … però,” dice il bambino, “c’è solo un problema”. E mamma e papà chiedono “qual è il problema, diccelo” … e lui dice: “la maestra ci ha detto che dobbiamo ritornare anche domani”.
Medjugorje non viene testimoniata con la discussione, ma qualche volta c’è bisogno anche di questo … però in amore, solo nell’amore.
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