O religiosi, o religiosi!
Questo articolo è stato già letto734 volte!
O religiosi, o religiosi, voi siete gli accampamenti ordinati della Chiesa nel suo grande combattimento contro il male e contro satana; voi siete come la veste sua adorna di varietà, e scintillante di tanti gioielli quanti sono i santi che in voi rifulgono.
Voi custodite il sacro fuoco della fede, della speranza e della carità, e siete come candelabri accesi delle sette fiamme dello Spirito Santo.
Voi siete i parafulmini di questa povera terra peccatrice, voi l’altare degli olocausti e le vittime espiatorie, voi l’altare d’oro dell’incenso per le vostre orazioni.
Levate, dunque, alto il vostro cuore a Dio, e non rendete vana la vocazione mirabile che Egli vi ha data. Siate ostie sante nell’esercizio della virtù, graditi a Dio nella vostra immolazione interiore ed esteriore, viventi nell’amore ed espressione nobilissima della vita cristiana. Voi rappresentate veramente la ragione e la logica nel loro più alto fulgore, la ragione che vede le cose come sono, e la logica che le ordina come debbono essere ordinate.
Le vostre istituzioni, quali germogli liliali del campo della Chiesa, sono spuntate dal più logico dei ragionamenti, fatto dai vostri Fondatori sotto la luce dello Spirito Santo.
I solitari del deserto erano dei grandi logici a voler parlare solo con Dio.
I penitenti erano dei grandi logici nel ridurre in servitù il corpo ribelle, e nel percuoterlo come si percuote il ronzino restio perché segua la sua via.
I mendicanti erano dei grandi logici nel rimettere solo alla provvida mano di Dio la cura della loro vita temporale.
Gli oranti nelle cadenzate preghiere e nei salmi gioiosi, nelle lacrime di compassione e negli slanci delle eterne speranze, erano dei grandi logici nel servirsi dell’umana favella, formata dei trucioli di ciò che è mortale, per parlare a modo angelico, con lampi di intelligenza e fiamme di volontà, a Dio a Dio solo, lacrimando nell’esilio ed esultando nel cammino del Cielo.
Grandi logici erano quelli che si affannavano nel sacro Ministero, per condurre anime a Dio, che insegnavano la scienza soprannaturale per orientarle, che effondevano la loro carità per sostenerle, che le guidavano per non farle sviare, perché apprezzavano ciò che solo vale: la salvezza eterna.
O religiosi, membri eletti del Corpo mistico di Gesù Cristo, armonia della sua carità, coppe d’oro che raccogliete il suo Sangue per effonderlo di nuovo sulle anime, risorgete a vita nuova, illuminate e riscaldate il povero mondo assiderato, compite la vostra grande missione, siate esempio e forma del popolo di Dio e, senza stupide emulazioni terrene, emulate tra voi il gran dono dell’amore e della carità.
Non siate pigri nello zelo, poltrendo nelle celle, che sono miseramente squallide se non le adorna e le profuma la virtù; siate fervorosi di spirito, accesi d’amore, incandescenti nell’apprezzamento di Dio solo sopra tutte le cose.
Siate lieti nella speranza dei beni eterni, che sono la vostra eredità, pazienti nelle tribolazioni della vita, assidui nell’orazione, costanti nella carità e nella beneficenza, per amore di Dio.
Rinnovatevi nella vostra vita, perché voi siete gli araldi del regno di Dio, voi la benedizione che si spande sulla terra, voi la luce che la illumina e il sale che la disinfetta; ponderate la vostra responsabilità innanzi a Dio e all’umanità, e siate santi.
don Dolindo Ruotolo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.