La Sacra Famiglia
Informazione religiosa, spiritualità, apparizioni mariane, cultura, società, famiglia, Chiesa
La Sacra Famiglia

Sito di informazione religiosa, spiritualità, mariofanie, cultura, società, famiglia, Chiesa.

You are here: Home › Catechesi Liturgica › Novena in preparazione del santo Natale

Novena in preparazione del santo Natale

21 Dicembre 2011 | Filed under: Catechesi Liturgica, Devozioni, Natale, Novene
     

Questo articolo è stato già letto1266 volte!

“Magnificat”


Novena di Natale 

22 dicembre
O Figlio di Dio, ti sei fatto uomo per farti amare da­gli uomini, ma dov’è l’amore che gli uomini ti porta­no? Tu hai dato il Sangue e la vita per salvare le anime nostre, e perché poi ti siamo noi così irriconoscenti che, invece di amarti, ti disprezziamo con tanta ingra­titudine? Ti amo, o Verbo Incarnato, ti amo, mio Dio, ti amo, bontà infinita; mi pento di quanti disgusti ti ho dati, vorrei morirne di dolore. Dammi, Gesù mio, il tuo amore, non mi far vivere più ingrato all’affetto che mi hai portato. Io ti voglio sempre amare. Dammi la san­ta perseveranza.

O Maria, Madre di Dio e Madre mia, impetrami tu dal tuo Figlio la grazia di amarlo sempre, sino alla morte.

Gloria.

Gesù Bambino, abbi pietà di noi.


S. Alfonso M. de’ Liguori


*  * * * * * * 

Vi suggerisco questo sussidio, breve, di commento ai brani biblici della Novena. Preghiamo su questi testi. Meditiamoli e trasmettiamoli con amore. La Sapienza della Chiesa è luminosa, perché ricca di Spirito.

Pax et Bonum. P. Ernesto

1Sam 1,24-28: il piccolo Samuele è offerto a Dio

Anna offre il piccolo Samuele di tre anni a Dio, come aveva promesso: mi hai concesso questo figlio…ora lo do in cambio al Signore. La vicenda di uno dei grandi protagonisti della storia d’Israele, il profeta e giudice Samuele, si apre con una serie di elementi caratteristici che rimandano anche ad altre narrazioni bibliche. Pensiamo al tema delle due mogli, Anna e Peninna, e delle loro tensioni legate alla sterilità dell’una e alla fecondità dell’altra. È facile ricorrere al parallelo delle due mogli di Abramo, Sara la prediletta, sterile, e Agar la schiava, feconda. Pensiamo poi in particolare al tema della sterilità della madre, già incontrato nel racconto di Sansone: il figlio viene considerato in questo modo un dono divino, assoluto, frutto

della preghiera della madre e della grazia divina. Non per nulla il suo nome sarà Samuele, in ebraico “il suo nome è Dio”, ma spiegato popolarmente dal nostro testo per assonanza con il verbo “domandare” (shaal): «L’ho domandato al Signore».

Sullo sfondo c’è il santuario nazionale di Silo, sede dell’arca dell’alleanza. Là era convenuta la famiglia di Elkana, il futuro padre di Samuele, per celebrare una festa. Anna, futura madre del profeta, umiliata per la sterilità che la rendeva nella famiglia come un ramo secco, «sfoga il suo cuore davanti al Signore» in una preghiera muta,

sussurrata solo con le labbra, suscitando la reazione del sacerdote Eli. È noto,infatti, che la preghiera in Israele era sempre pubblica: anche le questioni private venivano presentate a Dio nell’alone della comunità (si vedano i Salmi di supplica personale del Salterio).Spiegato al sacerdote il suo dramma, frainteso come stravaganza legata

a ubriacatura, cosa non rara durante le solennità e i relativi festeggiamenti (soprattutto nella festa d’autunno), Anna attende che il Signore esaudisca il suo voto.

Il voto di Anna comprende la consacrazione come nazireo del futuro bimbo: si ricordi la stessa situazione nel caso di Sansone, anch’egli consacrato al Signore secondo le regole del nazireato, che comprendeva tra l’altro la crescita senza il taglio dei capelli (Numeri 6). Il voto è accolto. Nasce Samuele ed è tenuto in famiglia fino al momento dello svezzamento, che nell’antico Vicino Oriente era prolungato al secondo o terzo anno. Giunto il momento, ricevuto l’assenso del marito Elkana, Anna conduce il piccolo a Silo. Anna porta con sé anche tutti gli elementi per un sacrificio solenne che viene compiuto nel santuario davanti al sacerdote Eli, al quale viene consegnato il bambino perché inizi la sua vita di consacrato a Dio presso il tempio. Le parole pronunziate da Anna durante la consegna del piccolo rievocano la promessa fatta e ripetono nell’originale ebraico il verbo “domandare”, “pregare” per ottenere: «Ho pregato per avere questo bambino, e il Signore mi ha concesso quanto gli ho chiesto».

Il santuario di Silo. La tradizione di Silo come santuario centrale e come luogo di assemblea per le tribù di Israele è confermata da parecchi testi biblici. Gli israeliti vi si recavano ogni anno in pellegrinaggio, poiché lì era la sede dell’offerta dei sacrifici e lì veniva custodita l’arca. Il profeta Geremia alluderà alla distruzione del santuario, avvenuta forse per mano dei Filistei, per dimostrare come Dio non è legato alla materialità dei luoghi di culto, ma alla rettitudine di cuore dei suoi

fedeli.

Lc 1,46-55: il Magnificat.

Dio ha ora compiuto grandi cose in Maria: il Magnificat celebra l’operare di Dio nella storia. Cristo è proprio questa lode. Egli è il Consacrato di Dio, ben più di Samuele. Il cantico di Maria, chiamato Magnificati, dalla sua prima parola nella versione latina della Bibbia di san Girolamo (la Vulgata), è un inno dei “poveri

del Signore” già noti all’Antico Testamento, cioè di quei fedeli ebrei che totalmente si affidavano a Dio e alla sua parola, certi che egli li avrebbe salvati e guidati nel cammino della storia. Dopo l’avvio, tutto scandito dall’io di Maria, si ha una celebrazione corale dell’azione divina attraverso sette verbi che rivelano la radicale diversità della scala dei valori agli occhi di Dio. Egli «ha spiegato» il suo braccio potente, «ha disperso» i progetti dei superbi, «ha rovesciato» i troni dei potenti della storia, «ha innalzato» i poveri, «ha ricolmato» gli affamati, «ha rimandato» senza più nulla i ricchi, «ha soccorso» il suo popolo, Israele, rivelandosi fedele alle promesse fatte ai patriarchi.

La Liturgia c’invita a scorgere in mezzo a noi i segni della presenza di Dio: il Santo, Colui che spiega la potenza del suo braccio,che disperde i superbi e innalza gli umili, che ricolma di beni gli affamati, che rimanda a mani vuote i ricchi. Egli è Colui che ha soccorso Israele a motivo del ricordo della sua misericordia.

P. ERNESTO DELLA CORTE
biblista


     

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Collegati tramite Facebook e Twitter

Cerca nel sito

Archivi

PREGHIERE DEL MATTINO

PREGHIERE DELLA SERA

Francesco
Benedetto XVI
Giovanni Paolo II

VATICANO

DEMONOLOGIA

ANGELI

APPARIZIONI MARIANE

BIBLIOTECA

CATECHESI

CRISTOLOGIA

DIPENDENZE

DONNA

FATIMA

GIOVANI

GIUSEPPE

MARIOLOGIA

MORALE CRISTIANA

ROSARII E CORONCINE

SACRAMENTI

SALUTE

SPIRITUALITA’

I TESTIMONI DI GEOVA

Categorie




Recupera la password

Accedi

Collegati tramite Facebook e Twitter

LITURGIA – PAROLA DI DIO

 

Recitiamo insieme il Rosario

Canti Liturgici

Stampa Cattolica

Avvenire
Fides
L'Osservatore Romano
Zenit
Clicca sul Giornale

RSS L’OSSERVATORE ROMANO

RSS ZENIT

  • La priorità della famiglia e il DDL Cirinnà
  • Eutanasia: no all'utilitarismo che uccide
  • Becciu: "Il Vaticano? Non è un covo di ladri..."
  • I Fatebenefratelli vendono l’ospedale San Giuseppe di Milano
  • Parolin: "Non lasciarsi paralizzare dalla paura. È ciò che vogliono i terroristi"

Siamo presenti su


server emule

Preghiera per la Famiglia


Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

© 2010-2021 La Sacra Famiglia

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy cliccando sul tasto "Impostazioni Cookie"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie
Impostazioni CookieACCETTO
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
Necessary
Sempre abilitato
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo cookie che garantiscono funzionalità di base e funzionalità di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
ACCETTA E SALVA