Novena al Beato Carlo I
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PREGHIERA
PER LA SANTIFICAZIONE
DEL BEATO CARLO I
(Imperatore d’Austria)
Santissimo Padre, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa e al popolo di Dio un esempio di come possiamo vivere una vita completa e spirituale con coraggio e convinzione. Le sue azioni in qualità di Imperatore e Re ed anche uomo di famiglia sono state basate fermamente sugli insegnamenti della fede cattolica.
Il suo amore per il Signore caritatevole è cresciuto nei periodi di grande incertezza e ciò lo ha aiutato ad unirsi al sacrificio di Cristo, attraverso il proprio sacrificio per il suo popolo. L’Imperatore Carlo onorava la madre di Dio ed ha profondamente amato il Rosario durante il corso della sua vita.
Rafforzaci con la sua intercessione, quando lo scoramento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e la depressione ci mettono in difficoltà. Facci seguire l’esempio del Tuo fedele servo e generosamente assolvi i nostri fratelli e sorelle attraverso la Tua volontà.
Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione).Concedi all’Imperatore Carlo d’Austria la santificazione, nella gloria del Tuo nome, nella lode della Santa Vergine Maria e con la benedizione sulla Chiesa.
Amen.
Amen.
NOVENA AL BEATO CARLO I
Primo giorno
Venerazione del più Santo dei Sacramenti – Il Beato Carlo viveva nella gloria del Santissimo Sacramento. I raggi splendenti di grazia lo attraevano ed adorava raccogliersi presso il tabernacolo. Sia che si trovasse stretto tra le corde del governo, sia che fosse un normale inizio di giornata, egli cercava la guida ed il conforto davanti a Gesú Cristo nel tabernacolo.
Ovunque si trovasse provvedeva ad avere a sua disposizione una cappella privata dove il Santissimo Sacramento potesse essere onorato. La sua devozione per l’eucaristia si manifestava anche nei minimi dettagli, come per esempio nella preoccupazione che il lume del santuario si potesse spegnere. Varie volte al giorno infatti diceva: “Devo andare a vedere se la candela dell’altare sta ancora bruciando”. In questi momenti tutti sapevano che egli si sarebbe allontanato per vario tempo pregando in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento.
La profondità delle sue preghiere e delle meditazioni era così grande che spesso era inconsapevole di ciò che accadeva intorno a lui. Ad esempio, durante la Messa, capitava spesso che non si accorgesse del cestino per le offerte, per quanto era immerso nelle sue preghiere. Per non disturbarlo, la principessa Zita gli consigliò di tenere l’offerta tra le mani sin dall’inizio della Messa, così che lei poteva poi dargli un colpetto al momento giusto.
Padre Maurus Carnet, O.S.B., riferisce sull’Imperatore Carlo: “A Disentis (Svizzera), non importava se nevicasse o se ci fossero alti mucchi di neve, egli era sempre puntuale per la Messa alla Chiesa di Santa Maria per ricevere la Santa Comunione, che veniva servita anche dall’ erede dai riccioli biondi, il principe Otto…”
Durante la fatale malattia, l’Imperatore aveva un fortissimo desiderio di ricevere frequentemente la Santa Comunione.
Durante la fatale malattia, l’Imperatore aveva un fortissimo desiderio di ricevere frequentemente la Santa Comunione.
La Messa veniva celebrata nel salone che si trovava adiacente alla stanza del malato. Inizialmente la porta veniva lasciata accostata in modo che potesse seguire la Messa in privato senza rischiare di contagiare qualcuno, ma presto egli domandò che la porta rimanesse aperta dicendo: “desidero tanto vedere l’altare!” Egli era talmente rispettoso dell’Eucaristia che non l’avrebbe accettata per paura che la tosse continua potesse profanare l’ostia; tuttavia eccezionalmente, durante i riti sacri, la tosse passava completamente ed egli era in grado di ricevere la Comunione. Era come se Dio esigesse che egli ricevesse la Santa Comunione.
Quando un giorno chiese all’imperatrice di dire al prete che desiderava ricevere la Comunione, lei rispose che non era possibile in quanto l’unica ostia consacrata l’avrebbe ricevuta la contessa Mensdorff. L’Imperatore Carlo non poteva essere dissuaso e quindi l’imperatrice andò comunque dal prete accorgendosi che anche lui doveva avere una voce interiore in quanto aveva consacrato un’altra ostia per l’Imperatore.
Allo stesso modo in cui visse, l’Imperatore Carlo affrontò la morte. In vita era unito al nostro Signore ed il Santissimo Sacramento era al centro della sua vita quando morì. Mezz’ora prima di lasciare la vita egli desiderò ricevere per l’ultima volta la Santa Comunione. Nonostante il suo viso fosse pallido e contratto a causa dell’infezione ai polmoni e la stanchezza per combattere la malattia, egli si illuminò di gioia quando ricevette l’Eucaristia.
Questi raggi di luce rimasero sul suo viso anche dopo la morte. Durante gli ultimi momenti dell’Imperatore, padre Zsàmboki teneva il Santissimo Sacramento davanti ai suoi occhi ed in presenza dell’Eucaristia pronunciò le ultime parole: “Sia fatta la tua volontà, Gesù, Gesù, vieni!” E con l’ultimo respiro sussurrò: “Gesù!”Egli entrava ora nella luce eterna, simbolizzata dal lume del santuario che egli aveva così accuratamente curato nella sua cappella.
Preghiera:
Mio Signore e Dio, grazie al meraviglioso esempio del Tuo servo, l’Imperatore Carlo, io verrò spesso da Te nel tabernacolo e Ti riceverò con gioia e desiderio nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo d’Austria. Amen.
Mio Signore e Dio, grazie al meraviglioso esempio del Tuo servo, l’Imperatore Carlo, io verrò spesso da Te nel tabernacolo e Ti riceverò con gioia e desiderio nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia. Ascolta le mie suppliche ed accogli la mia richiesta (enunciare la propria intenzione) attraverso l’intercessione del Beato Imperatore Carlo d’Austria. Amen.
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