Non sono ancora una foto sopra una lapide
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Nel libro, dal titolo forte “NON SONO ANCORA UNA FOTO SOPRA UNA LAPIDE” lo scrittore parla di se, della propria vita ed di come è cambiata dal giorno in cui con una telefonata un medico lo informava: “Leu ha un tumore maligno!”. Come ha combattuto la malattia e come ha messo in atto la sua teoria, quella delle 3 F: la fede, la famiglia, la follia.
L’importanza della fede, la vicinanza della famiglia e quella sana follia che porta ad irridere le situazione, anche le più avverse. Della storia di Antonello ne hanno parlato quotidiani e settimanali italiani. Oggi lo scrittore presenta il suo libro. Lo fa attraverso la propria testimonianza in qualunque posto venga invitato: nelle Parrocchie, nei Gruppi di Famiglia, nei Centri Culturali ecc.
Lo scopo e duplice ed umanitario. In primo luogo De Giorgio intende dare un messaggio positivo e di speranza a chi, forse, la speranza la sta perdendo: l’ammalato oncologico; dall’altro, con i proventi del libro, partecipa alla costruzione di pozzi per l’acqua in Eritrea.
Per contattarlo e saperne di più:
Antonello De Giorgio
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