Missioni – Esperienze missionarie
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Che cosa é la missione.
Ci sono molte cose che si potrebbero dire. Per me la Missione é stato annunciare la buona Novella nei luoghi nei quali Gesú mi ha inviato attraverso la mediazione della Chiesa.
31 anni fa ho iniziato la missione in un villaggio piccolissimo del Mato Grosso: Nioaque.
Quando sono arrivato in Campo Grande, che oggi é la capitale del Mato Grosso del sud, sono venuti a prendermi alcuni cablocos (i caboclos sono una mescolanza tra bianco e indio) con un carro trainato da buoi.
Io arrivavo con tre bauli pieni zeppi di tante cose che mi sembravano utili…Mi sono seduto sui miei bauli e pian piano, mentre ci inoltravamo nella foresta buttavo via tanti “paludamenti” che a 40/50 gradi non servivano a nulla. Dopo giorni e giorni di cammino siamo arrivati a Nioaque. Non c´era acqua potabile, non c´era energia elettrica, non c´era nulla di quello che pensavo. E cosí le cose portate dall´Italia sono rimaste nei bauli e sono ammuffite, eccetto la Bibbia che usavo continuamente.
Fino da allora il Signore mi faceva capire che per la missione non occorrono molte cose, basta la sua Parola. E cosí é stato! In tutti gli altri luoghi in cui l´obbedienza mi mandava percepivo che ció che piú importava era non perdere il contatto con la Parola di Dio. Ho avuto la fortuna di vivere per due anni nella favelas “do burraco quente” – del buco arroventato – era una delle piú calde: droga, prostituzione e tutto quello che potete immaginare. Eppure anche lí la Parola del Signore ha compiuto meraviglie. Abbiamo potuto aprire una specie di scuoletta per tenere i bambini della favelas e dare l´opportunitá alle mamme di lavorare.
Erano quasi quattrocento bambini e mai é mancato il cibo. Abbiamo rievuto dalla Germania una mucca meccanica con la quale potevamo fare il latte di soia, che oggi pare essere il non plus ultra, ma allora era solo una schifezza; e per farlo bere ci aggiungevamo un pó di cacao. Quante conversoni. Oggi la mia missione, obbedendo a una chiamata di Maria di Medjugorje é alla periferia di São Paulo.
Lavoro in tre monasteri da me fondati e giá riconosciuti dall´autoritá ecclesiastica (siamo infatti un Monastero “sui iuris”) dedicandoci molto alla preghiera e al digiuno (mercoledí e venerdí). Non trscuriamo l´aiuto ai piú poveri e siamo felici, molto felici di questa chiamata di Maria che ci porta ogni giono di piú sulle strade della santitá sempre piú vicino a suo Figlio Gesú. Se volete saperne di piú venite a trovarci e farete un´esperienza missionaria molto gratificante, perché chi perde la sua vita la ritrova centuplicata. Un abbraccio a tutti.
P. Eugenio Maria
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