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Mese di Maggio, 27 – 28° giorno – La Purezza

26 Maggio 2016 | Filed under: Senza categoria
     

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LA PUREZZA

La purezza è la virtù più abbagliante della Ma­donna. Lo splendore della sua verginità sempre in­tatta fa di Lei la creatura più radiosa che si possa immaginare, la Vergine più celestiale, tutta “candore di luce eterna” (Sap 7, 26).

II dogma di fede della verginità perpetua di Maria SS., il dogma di fede della concezione vergi­nale di Gesù ad opera dello Spirito Santo, il dogma di fede della maternità verginale della Madonna: questi tre dogmi investono l’Immacolata di uno splendore verginale che “ideli dei deli non posso­no contenere” (1 Re 8, 27). E lungo i secoli, nella Chiesa, alla Beata Vergine, si sono ispirati le schiere angeliche delle vergini che hanno cominciato già da questa terra a vivere solo di Gesù, per “seguire l’Agnello” (Ap 14, 4) nel tempo e nell’eternità.

E se ci sono stati e ci sono ancora dei mente­catti, i quali vogliono gettare le ombre del loro squallore su una verità di fede così abbagliante co­me la verginità perpetua della Madonna, oltre S. Girolamo (che sbaragliò gli eretici Elvidio e Giovi-niano) e S. Ambrogio (che scrisse pagine d’incanto supremo sulla verginità), tutta la Chiesa nel suo cammino millenario ha celebrato e ha glorificato in Maria la Tutta Vergine, la Sempre Vergine nell’ani­ma e nel corpo, la Vergine Santa consacrata divina­mente dalla presenza del Verbo di Dio, che si è incarnato in lei, rivestendosi della stessa verginità della Madre.

“L’ira di Dio” – Se adesso volgiamo lo sguardo all’umanità, purtroppo la visione di sogno e di incanto della verginità immacolata della Madonna svanisce nel modo più brusco e brutale.Impurità, lussuria, sensualità, adulterio, por­nografia, omosessualità, turpiloquio, nudismo, spettacoli immondi, balli osceni, rapporti prematri­moniali, contraccezione, divorzio, aborto…: ecco lo spettacolo nauseante che l’umanità offre agli oc­chi di tutti.

Santo Cielo, quali abissi di nefandezze su questa povera terra! Si può andare avanti così, senza provocare ‘Tira dì Dio” (Ef 5, 6)? La Madonna fece dire dalla piccola e innocen­te Giacinta (ignara del vero significato di quel che dicesse! ): “I peccati che mandano più anime alVin-ferno sono i peccati impuri”. Chi potrebbe smentire questa affermazione, osservando il teatro di vergogne che il mondo met­te in mostra ogni giorno? E’ vero che il peccato impuro non è il peggio­re né il più grave dei peccati. Ma è il più frequente e il più schifoso. Questo è indubitabile.

Noi conosciamo la beatitudine della purezza proclamata da Gesù: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5, 8); conosciamo i due coman­damenti di Dio riguardo all’impurità: il sesto e il nono; conosciamo anche la raccomandazione più che energica di S. Paolo ai cristiani: “La fornicazio­ne e /’impurità di ogni specie… non siano neppure nominate tra voi…; ma lo stesso valga per le volga­rità, le insulsaggini e i discorsi triviali: tutte cose indecenti” (Ef 5, 3-4).

Conosciamo l’insegnamento nobilissimo del Catechismo della Chiesa: “Il sestocomandamento ci ordina di essere santi nel corpo, portando il massimo rispetto alla propria e all’altrui persona, come opere di Dio, e templi dove Egli abita con la sua presenza e con la sua grazia”; co­nosciamo i fermi richiami della Chiesa con recenti documenti di primaria importanza (Humanae vitae, Persona humana).

Conosciamo tutte queste indica­zioni luminose per battere le seduzioni del mondo e della carne. Eppure l’umanità, e anche la cristia­nità, non fa che scivolare di continuo verso forme di costume sempre più degradante, da “uomo ani­male che non comprende più ciò che è spirituale” (1 Cor 2, 14), a favore del più cieco e ottuso atei­smo “chi entra nella lussuria —dice S. Ambrogio — abbandona la via della fede”.

Quali rimedi? – La fuga delle occasioni. La Preghiera. I Sacra­menti. Ogni peccato impuro — di azione, di deside­rio, di sguardo, di pensiero, di lettura… — è peccato mortale. Bisogna difendersi, quindi, con tutte le forze, fino alla violenza, se necessaria, perché “ciò a cui aspira la carne è morte: quello invece a cui tende lo spirito di vita è pace, poiché il desiderio della carne è inimicizia contro Dio… (Rm 8, 6-7).

Ricordiamo S. Benedetto e S. Francesco che si buttano fra le spine per spegnere “la concupi­scenza che attrae e alletta” (Gc 1, 14). Ricordiamo S. Tommaso d’Aquino, che si serve di un tizzone ardente per sventare un’insidia pericolosissima. Ri­cordiamo S. Maria Ceretti, che si lascia maciullare da quattordici coltellate, pur di salvare la sua liliale verginità.

Le occasioni più comuni di peccato, però, esi­gono soprattutto la mortificazione degli occhi (evi­tare cinema, televisione, letture sporche), della lin­gua (evitare il turpiloquio e i discorsi licenziosi), dell’udito (non ascoltare canzoni e barzellette vol­gari), della vanità (opporsi alle mode indecenti).

Da tutto questo appare evidente che “la vita dell’uomo sulla terra è una battaglia” (Gb 7, 1) e che è necessaria la continua vigilanza, con l’aiuto di Dio (preghiera e Sacramenti), per non lasciarsi “do­minare dalla concupiscenza” (Ts 4, 5). E’ umiliante, ma è questa la nostra reale con­dizione: carne e spirito sono sempre in lotta serrata fra loro: “Nelle mie membra c’è un’altra legge, che muove guerra alla mia anima e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra” (Rm7,23).

  1. Domenico Savio che strappa i giornaletti ricevuti dai compagni; S. Luigi Gonzaga che ripren­de in pubblico chi parla scorrettamente, e si impo­ne penitenze terribili; S. Carlo Borromeo che fin da ragazzo si accosta spesso ai Sacramenti; S. Alfonso de’ Liguori che si toglie gli occhiali quando il papa lo porta a teatro…, sono tutti esempi che dovrebbe­ro spingerci a usare ogni mezzo per custodire la purezza del cuore e dei sensi.

Castità coniugale – I problemi morali più seri sono quelli che ri­guardano gli sposi. La castità coniugale è un dovere di tutti gli sposi cristiani, ed è un dovere fecondo di grazie e benedizioni. Ma gli assalti del maligno sono massicci: contraccezione e onanismo, divorzi e aborti stanno facendo strage dei coniugi cristiani, senza dire dei rapporti prematrimoniali, che sono soltanto immonda profanazione dei corpi e delle anime di quei fidanzati schiavi miserabili della car­nalità.

Si vogliono solo due figli, e non di più. Poi c’è la pillola o altri mezzi per evitare nuove gravidanze. E così si profanano — magari per anni e anni — i rapporti matrimoniali, che dovrebbero invece sim­boleggiare l’unione fra Cristo e la Chiesa (Ef 5, 25).

La ‘”pillola” anticoncezionale è venuta dall’in­ferno, diceva P. Pio da Pietrelcina, e chi la usa com­mette peccato mortale; e ancora: “Per ogni matri­monio il numero dei figli viene stabilito da Dio” e non dal capriccio dei coniugi; e ancora: “Chi sta sulla strada del divorzio sta sulla strada dell’inferno”. Peggio ancora per chi dovesse commettere il crimine dell’aborto.

Che aprano bene gli occhi gli sposi cristiani! Profanare il sacramento del matrimonio non sarà mai senza castighi e maledizioni sulle famiglie. Si ricordino bene che “con Dio non si scherza!” (Gai 6,7).

Fioretti

Recitare tre Ave Maria in onore della verginità della Ma­donna – Eliminare e distruggere qualsiasi cosa di immodesto si abbia con sé – Mortificare bene i sensi, specie la vista.

Padre Stefano


     

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Padre del cielo,
Tu ci hai dato un modello di vita
nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
a fare della nostra famiglia
un'altra Nazareth, dove regnano
l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
Insegnaci a vedere Gesù
nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
con grande gioia.
O Immacolato Cuore di Maria,
causa della nostra gioia,
prega per noi.
S. Giuseppe, prega per noi.
S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

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