Mese di Maggio 25°
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Venticinquesimo giorno
MEDITAZIONE SUL PURGATORIO – In purgatorio si è puniti dalla giustizia divina. In purgatorio si ama Dio e è purificati da stesso Dio. Si aspetta il momento della felicità eterna, senza sapere quando arriverà quel tempo; si soffre il tormento di non poter godere di Dio, una sofferenza ben maggiore di quelle che si hanno in questo mondo, ma per forza, senza merito e senza ricompensa. Il pensiero di poter finire in prigione ci riempie di paura, ma non ci preoccupiamo troppo di andare in purgatorio.
Si va in purgatorio a causa di piccole mancanze, come si legge nelle vite dei santi. Cosa sarà di noi, che tanto facilmente perdiamo la calma, disubbidiamo, siamo poco rispettosi in chiesa e fuori, trascuriamo i nostri doveri, ci occupiamo di tante cose inutili, siamo così poco attenti agli altri? Sarà il caso di correggerci finché siamo in tempo.
Non si sa quanto tempo si rimarrà in purgatorio, che cosa ci riserverà la giustizia offesa di Dio. È certo però che non si può entrare in paradiso, finché non si è perfettamente purificati. Non illudiamoci dunque che il tempo del purgatorio sia breve e piacevole. I suffragi continui della chiesa, la dottrina dei padri e dei dottori, le rivelazioni dei santi ci parlano di pene dure che si prolungano per molto tempo. Potrebbe essere molto lungo il nostro purgatorio, per i tanti peccati veniali che commettiamo continuamente; e forse per qualche peccato mortale che ci è stato perdonato per la colpa ma di cui dobbiamo scontare la pena. Potremmo scontare facilmente queste pene nel corso della vita mediante la mortificazione e la carità, ma non ce ne preoccupiamo.
Se vogliamo evitare il purgatorio o almeno essere consolati in quei tormenti, ricordiamoci che la Madonna è una regina di misericordia. Maria non si limita ad essere pietosa verso chi vive sulla terra, me è misericordiosa anche con le anime purganti. Per questo, la pietà dei fedeli la invoca come Nostra Signora del Suffragio.
Maria consola le anime del purgatorio pregando suo Figlio che abbrevi le loro pene, e invita tutti i buoni cristiani a fare opere di suffragio per quelle prigioniere d’amore. Da parte nostra dobbiamo ascoltare la Madonna e fare tante opere di suffragio per i nostri defunti, con l’offerta di sante Messe, con la mortificazione e con la carità cristiane. E per quanto ci riguarda personalmente, purifichiamo la nostra coscienza evitando ogni imperfezione volontaria. Onoriamo sempre la Madonna ora che siamo pellegrini sulla terra, perché ci aiuti dopo la morte e ci faccia entrare presto nel possesso di Dio in paradiso.
ESEMPIO
Era il 16 luglio 1251 i il carmelitano Simone Stock era prostrato davanti all’immagine della Madonna, nella chiesa del Carmelo, a Holna in Inghilterra. La pregava perché concedesse un segno speciale della sua bontà a chi apparteneva agl’Ordine Carmelitano. Allora gli apparve la Madonna, accompagnata da una moltitudine di angeli, che porgendogli uno scapolare gli disse: “Figlio mio, prendi questo scapolare, segno della mia confraternita, privilegio per te e per tutti i Carmelitani: chi nella vita lo indosserà con fede, dopo la morte non sopporterà le pene del fuoco. Ecco l’insegna della salvezza, la difesa dai pericoli, il segno di pace e pegno per sempre”.
Lasciatogli in mano lo scapolare, la Madonna scomparve. Il santo, al colmo della gioia, radunò la comunità religiosa di cui era superiore, e con le lacrime agli occhi raccontò quanto gli era successo. Da quel giorno lo scapolare del Carmelo diventò un’insegna per i cristiani: persone umili e imperatori, sacerdoti e religiosi, vescovi e papi, tanti hanno portato la divisa del Carmelo.
Ma non è tutto. Perché i fedeli conoscessero la sua protezione nel purgatorio, la Madonna apparve nel 1322 a papa Giovanni XXII, che la stava pregando perché impedisse la divisione nella chiesa, promossa dall’imperatore Ludovico IV. La Madonna gli si manifestò ad Avignone e gli disse: “Giovanni, vicario di mio Figlio, io ti ho protetto dai nemici; ora mi aspetto da te la conferma dell’Or-dine Carmelitano che mi è particolarmente devoto… E se tra quelli di loro che moriranno ce ne sarà qualcuno che merita il purgatorio, io come madre affettuosa scenderò tra loro per liberare tutti quelli che si trovano là e portarli con me in paradiso”
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Noi abbiamo bisogno di Maria per salvarci, e se c’è una cosa certa è che un devoto di Maria si salverà; con lei sapremo superare tutte le difficoltà e raggiungere il porto dell’eterna salvezza.
FIORETTO
Facciamo una visita ad un malato, o confortiamo i sofferenti in qualche altro modo utile.
GIACULATORIA
Vergine santa – che tanto puoi in vita e in morte – prega per noi.
PREGHIERA
O Maria, la pietà dei fedeli ti invoca come Signora del Suffragio per il sollievo che porti alle anime del purgatorio. O Maria, conforta ancora e sempre quelle anime, abbrevia il tempo della loro liberazione e ricordati di noi quando, dopo la morte, saremo tra quei tormenti per purificarci e diventare degni del ciclo. Nostra Signora del Suffragio, prega per noi. Amen.
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