Mese di Maggio – 23°
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Ventitreesimo giorno
LE ISPIRAZIONI DI DIO – Dio ci chiama in tanti modi con le sue ispirazioni. Ora con un sentimento intcriore, con una chiara conoscenza della verità; ora con richiami e ammonimenti che ascoltiamo, con un libro che leggiamo. L’esempio di un peccatore che cambia vita ci suggerisce di cambiar anche noi vita; una morte improvviso ci ammonisce ad esaminare la nostra coscienza; una sensazione di intima insoddisfazione ci dice di abbandonare una cattiva abitudine; una dolcezza inaspettata ci fa capire quanto è dolce servire Dio.
Dio ci chiama in molti modi, ma sta a noi rispondere alle sue chiamate. Lo Spirito Santo è luce che rischiara, è rugiada che feconda, è medicina che guarisce. Ma risana chi vuoi essere guarito, feconda i cuori che si aprono, rischiara le anime che non si chiudono al sole. La grazia ci è data per salvarci, ma non contro la nostra volontà; ci è data per santificarci, ma non per farci santi per forza. Chi non ascolta le ispirazioni di Dio, una meditazione, le parole di un confessore, un libro che lo scuote, non solo disubbidisce ma si ribella allo Spirito Santo.
Dio ci chiama, ma poveri noi se non rispondiamo subito alle sue chiamate. Appena Matteo si sentì chiamare da Gesù, si alzò e lo seguì, da peccatore diventò apostolo. A uno sguardo del Maestro, Pietro scoppiò in lacrime di penitenza, e si convertì. Giuda non si piegò ai richiami e ai rimorsi, si disperò per sempre. La prima ispirazione che rifiutiamo, quella che sentiamo in questo momento, può essere l’ultima grazia che il Signore ci manda. Se per esempio Dio ci chiama a scegliere un determinato tipo di vita, e non l’ascoltiamo subito, può darsi che non ci faccia più sentire la sua voce. Cosa succederà se scegliamo la nostra vita solo per caso o per capriccio?
Temo il Signore che passa – diceva sant’Agostino – perché se non gli apro subito la porta del cuore, può darsi che non passi più. Rispondiamo prontamente alle ispirazioni di Dio, specialmente in questi giorni. Il mese di maggio è il mese delle ispirazioni di Dio per mezzo di Maria. Sono sante ispirazioni le meditazioni sulle verità eterne che leggiamo in questi giorni; sono ispirazioni le riflessioni che ci vengono spontaneamente in mente dopo ogni meditazione; sono ispirazioni gli esempi che leggiamo e dai quali impariamo cosa fa Maria per chi si rivolge a lei con fiducia.
Non lasciamo cadere invano tanti inviti, tante grazie del Signore e della Madonna. Questo mese può essere per molti un mese di vita o di morte, a seconda di come rispondiamo alle chiamate del Signore. Pensiamoci sul serio e prendiamo davvero una decisione.
ESEMPIO
Gabriele dell’Addolorata, che prima di farsi religioso si chiamava Francesco Possenti, aveva avuto una educazione religiosa, anche se era incline alle vanità e ai divertimenti. Varie volte il Signore si era fatto sentire nel suo cuore per chiamarlo ad una vita radicalmente cristiana, ma inutilmente. Colpito da una malattia, temette di morire; allora si rivolse a Dio per chiedere la guarigione, promettendo di farsi religioso. Guarì, ma non mantenne il proposito.
Si ammalò di nuovo, e di nuovo rifece la promessa; guarito prodigiosamente una seconda volta, pensò seriamente di farsi religioso, ma rimandava la decisione. Ed ecco allora un’altra chiamata del Signore: improvvisamente gli morì la sorella, e Francesco comprese più che mai le vanità del mondo; manifestò pubblicamente il desiderio di farsi religioso ma non l’attuò.
La Madonna però vegliava su di lui. Il 15 agosto 1856, Francesco si trovava a Spoleto, dove si celebrava la festa dell’Addolorata. Il giovane andò a guardare la processione che attraversava la città e si avvicinò all’immagine della Madonna. Gli parve allora che l’Addolorata lo guardasse affettuosamente e sentì nel cuore queste parole: “Francesco, il mondo non fa per te; ti aspetta la vita religiosa”.
Il giovane si sentì profondamente colpito, e pregò la Madonna che l’aiutasse a realizzare il suo proposito. Tenne per sé il segreto, terminò gli studi e il 7 settembre 1856 andò al santuario di Loreto dove si accostò ai sacramenti e disse a quelli che l’accompagnavano di voler diventare frate passionista. Gli fecero delle obiezioni, ma lui questa volta rimase irremovibile. A Morrovalle vestì l’abito religioso il 21 settembre 1856, festa dell’Addolorata. La sua nuova vita, cominciata sotto la protezione di Maria e a lei affidata, fu tutta santità. Morì il 27 febbraio 1862 a ventiquattro anni; e dopo soli cinque anni la chiesa lo ha riconosciuto come santo.
FIORETTO
Prendiamo l’abitudine di leggere spesso dei buoni libri, adatti al nostro stato e condizione; se non siamo sicuri della scelta, facciamoci consigliare dal nostro confessore o da un sacerdote capace.
GIACULATORIA
Insegnami a fare – la sua volontà te ne prego, Maria – per la tua bontà.
PREGHIERA
O Maria, siamo colpevoli di aver tante volte respinto le ispirazioni della grazia. Ottienici dal Signore il perdono per questa ingratitudine e fa’ che in futuro abbiamo la forza e il coraggio per respingere tutti gli inviti del demonio e delle passioni, per ascoltare sempre e solo la parola di Dio. Amen.
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