Mese di Maggio – 20°
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Ventesimo giorno
RIMANDARE AL DOMANI – Forse desideriamo convertirci, metterci al se vizio del Signore. Ma oggi no. Oggi è troppo difficile. Prima dobbiamo sempre fare qualcosa d’altro: risolvere un problema, vedere certa gente, fare i certo affare. E aspettiamo sempre che arrivi il m mento buono. È da molto tempo che ci comporti mo così e non facciamo mai niente.
Noi aspettiamo e rimandiamo, ma non è detto che Dio sia sempre disposto ad aspettare. Non può affrontare in questo modo il grande problema della nostra salvezza. È vero chi Dio ha atteso fìno ad oggi, ma non è detto che si accontenti dei nostri ritardi. È vero che il Signore è sempre stato buoi con noi, ma non è detto che non cominci ad esse giudice giusto. E poi, se è certamente vero che Signore è bontà infinita, questa non è una ragione valida per continuare ad offenderlo.
Quando un cristiano si perde, è quasi sempre a causa dei ritardi, del rimandare a un altro momento. Sono pochi quelli che decisamente si rifiutano convertirsi; ma sono sempre pochi quelli che vogliono convenirsi subito. Poi s’avvicina la fine della vita, e si rimanda anche allora. Si spera sempre di migliorare, di guarire. E ciò che non siamo stati capaci di fare al momento opportuno, è difficile che lo riusciamo a fare in un tempo meno adatto, come è quello della morte. Pensiamoci bene: se non cambiarne vita, subito, c’è il pericolo che non si riesca più a cambiarla.
Il Signore ci invita continuamente alla conversione e noi continuiamo a vivere pigramente, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. E tempo di rispondere: «Eccoci, Signore, siamo pronti». Cambiamo vita finché siamo in tempo: Maria sarà al nostro fianco per aiutarci. E vero che dobbiamo superare molti ostacoli, molte difficoltà interne ed esterne. Ma non c’è nulla da temere: Maria è madre di Gesù che tutto può, Maria è madre nostra che desidera solo aiutarci.
Andiamo da lei, preghiamola con fiducia che ci ottenga il perdono e la grazia che spezza le catene che ci tengono legati al male, preghiamola che ci dia la forza e il coraggio per mettere fine ad ogni esitazione. Preghiamo la Madonna che ci assista nella lotta che dobbiamo sostenere con i nemici della nostra salvezza, e ci dia la forza per rimanere costanti nel praticare il Vangelo.
ESEMPIO.
San Giovanni di Dio – Si racconta che quando Giovanni nacque, apparve sulla sua casa una luce insolita e le campane della chiesa si misero a suonare a festa da sole. Questi fatti fecero pensare a tutti che il piccolo fosse destinato a grandi cose, e nel periodo dell’infanzia visse in un clima di grande fervore cristiano, sotto la guida dei genitori e di un buon sacerdote.
Col passare degli anni, quando si mise al servizio di un ricco signore e poi si diede alla carriera militare, a poco a poco abbandonò le pratiche cristiane e s’abbandonò ai vizi. Ogni tanto, quando gli capitava di pensare all’infanzia e alla devozione che allora aveva per la Madonna, sentiva i richiami della coscienza e si diceva che voleva cambiar vita; ma erano promesse vane.
Un giorno portò al pascolo un bel cavallo che aveva catturato poco tempo prima in combattimento e, senza accorgersene, si avvicinò alle linee nemiche. Allora il cavallo s’imbizzarrì e si lanciò al galoppo per tornare al vecchio padrone. Giovanni, vistosi a mal partito, si buttò a terra ferendosi gravemente. In quella situazione, fu preso dalla disperazione, quando gli tornò alla mente l’immagine di Maria, pietosa e potente. E l’invocò di cuore, promettendole di convenirsi.
Aveva appena finito la preghiera quando arrivò una ragazza, vestita da contadina, che gli curò le ferite. Giovanni si sentì guarito; stupito, cercava il modo per ringraziare la ragazza, quando la Madonna, che si era nascosta sotto le vesti di una contadina, si fece conoscere, lo rimproverò per la sua cattiva condotta, e lo incoraggiò a cambiare vita davvero. Poi scomparve, dopo avergli insegnato una via sicura per tornare al suo accampamento.
Il giovane, guarito nel corpo e nell’anima, abbandonò il servizio militare, e sotto la guida dell’allora famoso padre Avila di Granata, percorse la via della virtù. Poi fondò la congregazione dei “Fatebenefratelli” e condusse una vita al servizio di Dio che vedeva nel prossimo. Come san Giovanni di Dio, decidiamoci anche noi a non rimandare la decisione fondamentale della nostra vita, e diciamo seriamente: oggi, non domani.
FIORETTO
Facciamo il proposito di non venire mai meno alla carità e alla comprensione verso gli altri, nei pensieri,
GIACULATORIA
A voi Giuseppe – Gesù e Maria dono il mio cuore – e l’anima mia.
PREGHIERA
O Maria senza peccato, non vogliamo essere più sordi ai tuoi inviti pieni d’amore per noi a convertir-ci a Dio. Oggi stesso doniamo al Signore il nostro cuore e promettiamo di uniformare la nostra vita alle verità della fede che la chiesa ci insegna. O Maria, ottienici la grazia di essere fedeli a questa decisione fino alla morte. Amen.
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