Mese del Preziosissimo Sangue di Gesù – 3° giorno
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La devozione al Prez.mo Sangue non deve essere sterile, ma feconda di vita per le nostre anime. E maggiori saranno i frutti spirituali se seguiremo il metodo insegnatoci dai santi, che in ciò furono maestri. S. Gaspare Del Bufalo, il Serafino del Prez.mo Sangue, ci consiglia di fissare lo sguardo nel Cristo insanguinato e di richiamare alla mente questi pensieri: Chi è Colui che ha dato il Sangue per me? Il Figlio di Dio. Se l’avesse versato un amico come gli sarei riconoscente! Per Gesù invece la più nera ingratitudine! Anch’io forse sono giunto perfino a bestemmiarlo e ad offenderlo con gravi peccati.
Che cosa mi ha dato il Figlio di Dio? Il Suo Sangue. Voi sapete, esclama S. Pietro, che non con l’oro e l’argento siete stati liberati, ma col Sangue Prezioso di Cristo. E quali meriti avevo io? Nessuno. Si sa che una madre da il sangue per i suoi figlioli e chi ama lo versa per la persona amata. Ma io, per il peccato, ero nemico di Dio. Eppure egli non ha guardato alle mie colpe, ma solo al suo amore.
Come me l’ha dato? Tutto, fino all’ultima stilla fra gli insulti, le bestemmie e i tormenti più atroci.
Perciò Gesù vuole da noi in cambio di tanto dolore e di tanto amore, il nostro cuore, vuole che noi fuggiamo il peccato, vuole che noi l’amiamo con tutte le nostre forze. Sì, amiamolo questo Dio confitto alla croce, amiamolo intensamente e le sue sofferenze non saranno state inutili e il suo Sangue non sarà stato sparso invano per noi.
ESEMPIO
II più grande apostolo della devozione al Prez.mo Sangue fu senza dubbio S. Gaspare del Bufalo romano, nato il 6 gennaio 1786 e morto il 28 dicembre 1837. Suor Agnese del Verbo Incarnato, morta poi in gran concetto di santità, molti anni prima ne predisse l’Opera grandiosa affermando che sarebbe stato «La tromba del divin Sangue», a voler significare con quanto ardore ne avrebbe propagato la devozione e cantato le glorie.
Dovette subire indicibili sofferenze e calunnie, ma alla fine ebbe la gioia di poter fondare la Congregazione dei Mìs-sionarì del Prez. mo Sangue, oggi sparsa in molte parti del mondo.
Il Signore per confortarlo nelle sue tribolazioni, un giorno, mentre celebrava la santa Messa, subito dopo la consacrazione gli fece vedere il cielo dal quale scendeva una catena d’oro, che passando nel calice, legava la sua anima per condurla alla gloria. Da quel giorno egli dovette soffrire ancora di più, ma fu sempre più intenso il suo zelo per portare alle anime i benefici del Sangue di Gesù.
Fu beatificato da S. Pio X il 18 dicembre 1904 e canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954.
II suo corpo riposa nella chiesa di S. Maria in Trivio a Roma e in parte anche in Albano Laziale, presso Roma, chiuso in ricca urna. Dal cielo continua a largire grazie e miracoli specialmente ai devoti del Sangue Prezioso.
PROPOSITO: Penserò spesso, soprattutto nel momento della tentazione, alle sofferenze patite da Gesù per me.
GIACULATORIA: Ti adoro, o Sangue Prezioso di Gesù, versato per mio amore.
VENERDÌ 1 LUGLIO 2011
LA DEVOZIONE AL PREZIOSO SANGUE
La tradizione tramanda che la Vergine SS.ma, dopo la sepoltura di Gesù, abbia raccolto il Sangue sparso lungo la Via Dolorosa e sul Calvario per onorarlo, essendo la reliquia più santa lasciata sulla terra dal suo Divin Figliolo. Da quel giorno le reliquie del Sangue di Cristo furono oggetto della più tenera devozione. Possiamo dire dunque che la devozione al Prez.mo Sangue sia sorta sul Calvario e sia rimasta poi sempre viva nella Chiesa.
Né poteva essere altrimenti, perché il Sangue di Gesù è Sangue Divino, è il prezzo del nostro riscatto, il pegno dell’amore di Dio per le anime; ci ha dischiuso le porte del ciclo, scorre perennemente su migliaia di altari e nutrisce milioni di anime. Degno è perciò l’Agnello di ricevere onore, gloria e benedizione, perché è stato ucciso e ci ha redento!
Nutriamo anche noi viva devozione al Prezioso Sangue, perché sarà una sorgente perenne di grazie. Guardiamo nel Cristo insanguinato il modello perfetto di tutte le virtù, adoriamolo e amiamolo, ed uniti a Lui nella sofferenza, imploriamo il perdono dei nostri peccati.
Nutriamo anche noi viva devozione al Prezioso Sangue, perché sarà una sorgente perenne di grazie. Guardiamo nel Cristo insanguinato il modello perfetto di tutte le virtù, adoriamolo e amiamolo, ed uniti a Lui nella sofferenza, imploriamo il perdono dei nostri peccati.
ESEMPIO
S. Gaspare del Bufalo un giorno, più che mai amareggiato per le lotte che doveva superare nel diffondere la devozione al Prez.mo Sangue, si rasserenò e predisse che sarebbe salito sulla Cattedra di S. Pietro un Pontefice che ne avrebbe favorito e inculcato il culto. Questo papa, possiamo dirlo senza pericolo di sbagliare, è stato Giovanni XXIII. Fin dall’inizio del suo pontificato venne pubblicamente esortando i fedeli a coltivare questa devozione, rivelando che egli stesso recitava nel mese di luglio tutti i giorni le litanie del Preziosissimo Sangue, come aveva appreso da fanciullo nella casa paterna.
Anziché affidarla ad un cardinale volle riservare a sé la Protettoria della Congregazione dei Missionari del Prez.mo Sangue e, parlando nella Basilica di S. Pietro, ai cardinali, vescovi, prelati e a migliaia di fedeli, il 31 gennaio I960 per la chiusura del Sinodo Romano, esaltò S. Gaspare come «II vero e più grande apostolo della devozione al Prez.mo Sangue nel mondo’». Il 24 gennaio dello stesso anno approvò per la Chiesa Universale le Litanie del Prez.mo Sangue e nel successivo 12 ottobre volle che alle invocazioni del «Dio sia benedetto» fosse aggiunto, per tutta la Chiesa, anche «Benedetto il suo Prez.mo Sangue».
Ma l’atto ufficiale più solenne è senza dubbio la Lettera Apostolica «Inde aprimis» del 30 giugno I960, con la quale rivolgendosi al mondo cattolico, approva, esaltava ed inculcava il culto verso il Prez.mo Sangue, additando in esso unitamente a quello per il S. Nome di Gesù e per il S. Cuore, una fonte di copiosi frutti spirituali ed il rimedio contro i mali che opprimono l’umanità.
Possiamo chiamare perciò Giovanni XXIII “Il Papa del Preziosissimo Sangue”, predetto da S. Gaspare.
PROPOSITO: Nutrirò sempre la più tenera devozione al Sangue Divino di Gesù.
GIACULATORIA: Sia sempre benedetto e ringraziato Gesù, che col suo Sangue ci ha salvato.
GIOVEDÌ 30 GIUGNO 2011
LE SETTE EFFUSIONI
Venite, adoriamo Cristo, Figlio di Dio, che ci ha redenti con il suo Sangue. Per redimerci Gesù ha versato ben sette volte il suo Sangue! Il motivo di sì copiose e dolorose effusioni non va ricercato nella necessità di salvare il mondo, perché a salvarlo ne sarebbe bastata una sola goccia, ma soltanto nel suo amore per noi.
Agli albori della storia umana avviene un grave fatto di sangue: il fratricidio di Caino; Gesù, agli albori della sua vita terrena, vuole iniziare la redenzione con la prima effusione di Sangue, quello della Circoncisione, versato sulle stesse braccia della Madre, come primo altare del Nuovo Testamento. Sale allora a Dio la prima degna offerta dalla terra e, da allora in poi, Egli guarderà l’umanità non più con lo sguardo della giustizia, ma della misericordia.
Passano anni da questa prima effusione – anni di umile nascondimento, di privazioni e lavoro, di preghiera, di umiliazioni e persecuzioni – e Gesù da inizio nell’orto degli ulivi alla sua Passione re-dentrice, versando sudore di sangue. Non sono le pene fisiche che gli fan sudare Sangue, ma la visione dei peccati della intera umanità, che egli innocente si è addossato, e la nera ingratitudine di coloro che avrebbero calpestato il suo Sangue e rifiutato il suo amore.
Gesù versa di nuovo sangue nella flagellazione per purificare particolarmente i peccati della carne, perché «per una piaga così putrida, non poteva esservi una medicina più salutare» (S. Cipriano). Ancora Sangue nella coronazione di spine. È il Cristo, re d’amore, che al posto di quella d’oro ha scelto la corona di spine, dolorosa e sanguinosa, affinchè l’orgoglio umano si pieghi davanti alla Maestà di Dio.
ltro Sangue lungo la via dolorosa, sotto il pesante legno della croce, fra gli insulti, le bestemmie e le percosse, lo strazio d’una Madre e il pianto delle pie donne. «Chi vuoi venire dietro di me – egli dice – rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua». Non c’è dunque altra via per raggiungere il monte della salute, che quella bagnata dal Sangue di Cristo.
Gesù è sul calvario e versa nuovamente Sangue dalle mani e dai piedi confitti alla croce. Dall’alto di quel monte — il vero teatro dell’amore divino — quelle mani sanguinanti si protendono per un largo abbraccio di pietà e di misericordia: «Venite a me tutti!». La croce è il trono e la cattedra del prezioso Sangue, l’emblema che porterà salute e nuova civiltà ai secoli, il segno del trionfo di Cristo sulla morte.
Non poteva mancare il Sangue più generoso, quello del Cuore, proprio le ultime gocce rimaste nel Corpo del Salvatore, e ce lo dona attraverso la ferita, che il colpo di lancia apre nel suo fianco. Gesù svela così i segreti del proprio Cuore all’umanità, affinchè vi legga il suo immenso amore.Ecco come Gesù ha voluto spremere da ogni vena tutto il Sangue e darlo generosamente agli uomini.
Ma cosa hanno fatto gli uomini dal giorno della morte di Cristo ad oggi per ricambiare tanto amore? Gli uomini han continuato ad essere increduli, a bestemmiare, ad odiarsi ed uccidersi, ad essere disonesti. Gli uomini hanno calpestato il Sangue di Cristo! Almeno noi, per riparare a tante ingratitudini e ricambiare così grande amore, offriamolo a Dio e invochiamolo non solo per noi, ma anche per tutti i fratelli peccatori.
Proposito
Praticherò questo mese, in unione col Prezioso sangue, pregando specialmente per la conversione dei peccatori
30 giugno sera
“Prendiamo il calice della salvezza
e invochiamo il nome del Signore!”
Con fede viva nella potenza del Sangue di Cristo preghiamo e diciamo insieme:
Ti offriamo, o Padre il Sangue di Gesù:
– Per la gloria del tuo santo nome, per l’avvento del tuo regno e per la salvezza di tutte le anime.
– Per la gloria del tuo santo nome, per l’avvento del tuo regno e per la salvezza di tutte le anime.
Ti offriamo, o Padre il Sangue di Gesù!
– Per la propagazione della Chiesa, per il Sommo Pontefice, per i Vescovi, per i religiosi e per la santificazione del popolo di Dio.
– Per la propagazione della Chiesa, per il Sommo Pontefice, per i Vescovi, per i religiosi e per la santificazione del popolo di Dio.
Ti offriamo, o Padre il Sangue di Gesù!
– Per la salvezza dei peccatori, per l’amorosa adesione alla tua parola e per l’unità di tutti i cristiani.
– Per la salvezza dei peccatori, per l’amorosa adesione alla tua parola e per l’unità di tutti i cristiani.
Ti offriamo, o Padre il Sangue di Gesù!
– Per l’autorità civile, per la moralità pubblica e per la pace ela giustizia fra i popoli.
– Per l’autorità civile, per la moralità pubblica e per la pace ela giustizia fra i popoli.
Ti offriamo, o Padre il Sangue di Gesù:
– Per la consacrazione del lavoro e del dolore; per i poveri, gli infermi e i tribolati.
– Per la consacrazione del lavoro e del dolore; per i poveri, gli infermi e i tribolati.
Ti offriamo, o Padre il Sangue diGesù!
– Per le nostre necessità spirituali e temporali, per quelle dei parenti ed amici e per i nostri stessi nemici.
– Per le nostre necessità spirituali e temporali, per quelle dei parenti ed amici e per i nostri stessi nemici.
Ti offriamo, o Padre il Sangue di Gesù!
– Per coloro che oggi passeranno all’altra vita, per le anime del Purgatorio e per la nostra eterna unione con Cristo, nella gloria.
– Per coloro che oggi passeranno all’altra vita, per le anime del Purgatorio e per la nostra eterna unione con Cristo, nella gloria.
Preghiera
Alla Regina Del Preziosissimo Sangue
O Maria, noi ti salutiamo Regina del preziosissimo Sangue, poiché il Sangue divino è il titolo supremo della tua regalità sul mondo intero. Tu l’hai elargito al Figlio di Dio. Ti sei unita all’offerta del Sangue che l’Agnello immacolato Gesù ha versato per la riconciliazione di Dio con gli uomini e tra di loro. Per questo sei per noi Madre nell’ordine della grazia e Dispensatrice dei benefici della redenzione su tutti i tuoi figli qui in terra e sulle Anime Sante del purgatorio.
Ti preghiamo, o Madre: ottienici con la tua intercessione una più larga effusione di questo Sangue adorabile sul Papa, sui Vescovi, sui Sacerdoti, sulle persone consacrate, sui sofferenti, sui fedeli del popolo di Dio, su tutti, perchè, purificati e rinnovati nel Sangue di Cristo, possano raggiungere la piena comunione con Dio e celebrare il trionfo del Sangue dell’Agnello nella Gerusalemme celeste. Amen.
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