Mendel Day
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Storia e perché dell’amicizia tra scienza e fede
Febbraio-marzo-aprile 2015
I Mendel day nascono nel 2013 con una conferenza pubblica a Verona: l’intento è raccontare la vita, il pensiero, le scoperte del monaco Gregor Mendel, proponendo nello stesso tempo una lettura del rapporto tra scienza e fede fondata e non ideologica. Il successo di pubblico e quello mediatico sono subito notevoli.
Sull’onda del successo, gli organizzatori passano da un incontro, quello di Verona, ad oltre 30 incontri pubblici, presso università statali, sale pubbliche, sale parrocchiali (senza contare gli incontri nelle scuole).
Di seguito il comunicato stampa diffuso nel febbraio 2014:
“I Mendel day sono giunti alla seconda edizione, che si terrà tra febbraio e marzo 2014. La squadra dei relatori coinvolti è di notevole riguardo, e comprende storici, filosofi, medici e scienziati. Collaborano infatti ai Mendel day di quest’anno tante personalità di rilievo (in ordine alfabetico): Francesco Agnoli, storico, co-autore di Lazzaro Spallanzani e Gregor Mendel. Alle origini di biologia e genetica; Andrea Bartelloni, medico e coautore di Scienziati in tonaca; Carla Basili, ricercatrice presso il CNR, membro di Biomedi@, autrice di Sinergie invisibili: Ricerca e Informazione Scientifica nell’Economia della Conoscenza; Carlo Bellieni, membro della European Society of Pediatric Research, della Pontificia Accademia Pro Vita e autore di Sento dunque sono; Gabriele Bernardi, fisico e sacerdote; Marco Bersanelli, astrofisico, collaboratore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Agenzia Spaziale Europea, co-autore di Solo lo stupore conosce; Lorenzo Bertocchi, scrittore e saggista; Antonello Cavallotto, letterato, sociologo, bioeticista, membro Biomedi@; Gennaro Cera, medico bioeticista “Casa Sollievo della Sofferenza”, presidente di Scienza & Vita di san Giovanni Rotondo; Domenico Coviello, medico, genetista con collaborazioni internazionali, direttore del Laboratorio di Genetica Umana dell’Ospedale Galliera di Genova, e co-presidente nazionale di Scienza & Vita; Paolo de Lisi, fisico e sacerdote; Giulio Fanti, professore di Misure Meccaniche e Termiche presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università, coautore, con Saverio Gaeta, di Il mistero della Sindone; Umberto Fasol, biologo, autore di La creazione della vita; Massimo Gandolfini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze della Fondazione Poliambulanza, vice presidente nazionale di Scienza & Vita ed autore, recentemente, de I Volti della coscienza; Mario Gargantini, curatore delle mostre scientifiche del Meeting di Rimini, direttore della rivista di scienze Emmeciquadro, co-autore di Solo lo stupore conosce; Paolo Musso, docente di Filosofia della Scienza, membro del SETI Permanent Study Group per la ricerca della vita nel cosmo nell’ambito della International Academy of Astronautics (il massimo organismo mondiale nel campo delle scienze spaziali) ed autore, tra gli altri testi, di La scienza e l’idea di ragione; Enzo Pennetta, naturalista, divulgatore scientifico e membro Biomedi@, co-autore di Lazzaro Spallanzani e Gregor Mendel. Alle origini di biologia e genetica; Renzo Puccetti, medico specialista in Medicina Interna, docente di bioetica al Pontificio Ateneo regina Apostolorum; Lorenzo Schoepflin, ingegnere, collaboratore di Avvenire e del Timone; Giovanni Strafellini, professore di ingegneria, autore di “Manifesto per scettici (ma non troppo) in cerca di Dio”; Roberto Timossi, filosofo, autore di Dio e la scienza moderna. Il dilemma della prima mossa e di L’illusione dell’ateismo…1
1 Strada facendo si sono aggiunti vari altri relatori, tra cui Marco Ferraresi, giurista, e Rosanna Nano, biologa, entrambi dell’Università di Pavia e Alessandro Bramanti, fisico ed ingegnere elettronico.
In un articolo pubblicato su Il Timone di gennaio 2014, si spiega così il senso dei Mendel day: “Mendel day, dunque, per ricordare che la genetica penetra l’intelligenza del Creatore posta nel creato; per rammentare che la vita non è cosa nostra, ma realtà che obbedisce a leggi e che nello stesso tempo sprofonda nel Mistero; per tornare ad uno sguardo, sulla natura e sull’uomo, religioso, cioè stupito, amorevole, estraneo ad ogni riduzionismo materialista. Dietro il genoma, infatti, c’è un mondo, e, soprattutto, una domanda: di Chi ci parla l’ “intelligenza” della vita?”.
L’evento viene raccontato su vari quotidiani cartacei nazionali e locali (Avvenire, Vita Nuova, Il Cittadino, L’Adige, Il Corriere del sud, il Corriere Apuano, Il Giornale di Piacenza…) ed on line (Tempi, Sussidiario, La Nuova Bussola quotidiana, Libertà e persona, Notizie pro Vita, UCCR…), sul sito del Comitato Nazionale di Ricerca (CNR), sulle pagine di alcune università …
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