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Medjugorje – Una prodigiosa guarigione – Ultima parte

12 Febbraio 2011 | Filed under: Medjugorje, Prodigi e guarigioni
     

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(Continuazione dal 10 febbraio – Categoria “Guarigioni Straordinarie”)
Il gruppo di pellegrini svizzeri, dopo essere stati sul Podbrdo,il giorno seguente, 19 ottobre, decidono di pregare la Via Crucis salendo fino alla grande Croce sul monte Križevac. Seguiamo il racconto di Christiane:”Le persone più anziane e Joëlle hanno pregato la Via Crucis nella vallata con Don Olivier, mentre il gruppo, sotto una lieve pioggia e su un terreno ancora più scivoloso e difficile di quello del giorno precedente, saliva sul Križevac. Davanti ad ogni stazione abbiamo pregato a lungo per tutte le nostre intenzioni.
Luc ci ha proposto di unirci in preghiera con il piccolo gruppo che non aveva potuto venire sul monte con noi e di offrire la Via Crucis particolarmente per Joëlle, di chiedere per lei grazie speciali e anche la guarigione poiché a Dio nulla è impossibile. Quella è stata una Via Crucis molto intensa , è stata una preghiera profonda in cui abbiamo meditato tutte le sofferenze che Cristo ha offerto per i nostri peccati. E’ durata dalle 9:00 alle 15:00. Alle ore 17:00 ci siamo tutti nuovamente ritrovati nella Chiesa parrocchiale di Medjugorje per il programma serale.
Lì è avvenuto un grande miracolo. Nel momento in cui Joëlle ha ricevuto la Santa Eucaristia, ha visto il sacerdote e la sua alba bianca. Tutta sorpresa, ha guardato verso l’alto ed ha notato le lampade, l’alto soffitto della Chiesa e le vetrate. Come se fosse stata espulsa del suo involucro nero, si è sentita male. Ha detto a Claudia, che era accanto a lei: “Ti prego, portami fuori di qui, non mi sento bene”. Quando sono uscite, Joëlle ha detto a Claudia: “Vedo la luce!”. Sono andate verso la sacrestia, da dove stava proprio uscendo Don Olivier. Egli ha domandato loro: “Cosa fate voi qui?”. Joëlle ha risposto: “Io ci vedo!”.
Profondamente commosso, Don Olivier ha proposto loro di tornare in Chiesa, dove era appena finito il terzo Rosario. Le persone stavano uscendo dalla Chiesa e noi abbiamo circondato Joëlle. Il sacerdote, come un vero pastore, le ha proposto di ringraziare il Signore e sono andati insieme verso i gradini dell’altare principale, si sono inginocchiati ed hanno ringraziato Dio per il grande dono che Egli aveva appena elargito a lei. Quel gesto ci ha ricordato il brano del Vangelo in cui Gesù ha guarito i dieci lebbrosi, solo uno dei quali era tornato a ringraziarlo.
In seguito siamo andati verso la statua della Madonna per ringraziare anche Lei della sua intercessione. Poi siamo tornati in pensione. Alcune donne italiane ed alcuni pellegrini di Plymouth ci hanno raccontato che si trovavano dietro Joëlle mentre riceveva la Comunione e che da lei emanava un forte profumo di rosa. In seguito Joëlle ha riconosciuto che quel profumo di rosa l’ha accompagnata per giorni e dura ancora. Nel frattempo Vincianne, che era stata a Messa, era già tornata in pensione e non sapeva quale grazia aveva ricevuto sua madre.
Bisogna sottolineare che Joëlle non aveva mai visto sua figlia coi suoi occhi, essendo cieca già da 42 anni. Don Olivier, felicissimo, è corso in pensione ed ha invitato tutte le persone a scendere nell’atrio perché desiderava comunicare loro una buona notizia. Quando è arrivata Joëlle, tutti i pellegrini erano già riuniti. Joëlle è entrata, ha guardato sua figlia e le ha detto: “Hai lavato i capelli?”. Vinciane, non notando nulla, ha risposto: “Ma sì!” ed ha chiesto: “Perché abbiamo tutti dovuto scendere qui?”. Joëlle ha risposto: “Non vedi alcun cambiamento in me?”. Vinciane ha guardato ed ha detto: “No”. “Guarda meglio!”, le ha detto sua madre e Vinciane ha esclamato: “Tu vedi!”. Quale commozione!
Si sono abbracciate l’un l’altra dalla gioia e sono rimaste così per circa cinque minuti. In seguito Vinciane ha riconosciuto: “Non avevo mai smesso di pregare perché a mia madre tornasse la vista ed avevo detto a Maria che non me ne sarei andata da Medjugorje finché lei non avesse acquistato la vista”. Che fede meravigliosa! Maria ascolta le grida dei suoi figli. Tutto il gruppo era felicissimo ed ha ringraziato il Signore e Sua Madre Maria con la preghiera. Anche se erano già le dieci di sera, con Joëlle in testa siamo andati alla Croce blu, nel luogo in cui la Madonna appare regolarmente a Mirjana ed a Ivan. Non posso nascondere la profonda gioia che proviamo, la gioia per aver ricevuto questo prezioso segno che Maria ci ha dato per il ventesimo anniversario del nostro gruppo di preghiera.
Questo è davvero un segno che ci ha dato Maria, nostra Madre, un segno che ci aiuta a perseverare. Maria ci guida, ci rafforza, ci tiene per mano, ci ama e desidera che attraverso i gruppi di preghiera si diffondano e si vivano i messaggi che ci da già da quasi trent’anni. Quando andiamo in pellegrinaggio a Medjugorje, cominciamo a frequentare la scuola di Maria, attraverso la quale Lei ci guida a suo Figlio Gesù. Molte cose sono impossibili per gli uomini ma a Dio tutto è possibile!” (Cfr Mt 19,26).

Christiane Claessens

     

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nella famiglia di Nazareth,
aiutaci, o Padre buono,
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l'amore, la pace e la gioia.
Fa' che la nostra vita,
sia profondamente contemplativa,
intensamente eucaristica
e vibrante di gioia.
Aiutaci a rimanere insieme
nella gioia e nella sofferenza
attraverso la preghiera familiare.
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nei membri della nostra famiglia
specialmente nelle loro difficoltà.
Possa il Cuore Eucaristico di Gesù
rendere i nostri cuori miti ed umili
come il suo e possa aiutarci
a compiere i nostri doveri familiari
in modo santo.
Possiamo amarci
come Dio ama ognuno di noi,
ogni giorno sempre più,
e possiamo perdonarci le offese
come Dio perdona le nostre.
Aiutaci, o Padre buono,
a prendere ciò che ci dai
e a darti tutto ciò che ci chiedi
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S. Angelo Custode,
rimani sempre con noi,
guidaci e proteggici.
AMEN

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