Medjugorje – Testimonianza di un Vescovo inglese
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S.E. Augugustin Harris, vescovo emerito di Middlsborough (G.B.). Venuto una prima volta in forma privata, ha guidato un gruppo di un centinaio di pellegrini, e vi è ritornato una seconda volta con un altro numeroso gruppo.
Il presule, più ancora che dalla preghiera, è rimasto colpito dal bisogno intimo di confessione: «La gente qui è davvero disposta ad entrare in profondità e a pentirsi. Toccherà poi ai loro sacerdoti motivarli per continuare a pregare nelle loro famiglie e ad insegnar loro come sperimentare il Cristo nella preghiera. A proposito delle difficoltà che si incontrano con il vescovo locale, io non ho il diritto di giudicare il mio confratello, però ritengo che non sia lecito dire “no” a nessuno che desideri venire qui per pregare, confessarsi e, magari, cambiare la propria vita».
S. E. continua parlando delle apparizioni: «Io non ho la possibilità di affermare matematicamente che la Gospa appaia, ma non ho neanche motivi per dubitarne, d’altronde, l’incontro che ho avuto con i veggenti mi ha fornito un’impressione molto favorevole. Per ciò che mi concerne, se qualcuno mi dovesse chiedere se andare o meno a Medjugorje, risponderei: «Se vuoi liberare la tua coscienza e alleggerirti di ogni preoccupazione, ti conviene andare!».
Il presule conclude: «Durante la festa dell’Esaltazione della Croce ho visto 50/60 frati confessare per ore. È stata una scena indimenticabile. Anche a me è stato chiesto di confessare alcuni pellegrini. Per questo io chiedo ai preti: «Siate disponibili all’accoglienza dei penitenti: è da lì che si ritorna alla Grazia». È importante che i sacerdoti non mandino i fedeli alla Comunione, senza averli confessati ed assolti».
Il Redattore
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