Medjugorje – Storia delle apparizioni – 28/30 giugno
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La polizia, intanto, decide un altro intervento e, l’indomani, verso l’ora dell’apparizione, si reca nuovamente a Bijakovici costringendo Ivanka, Mirjana e Vicka a salire sul loro furgone. Questa volta però è la Madonna a intervenire e così, improvvisamente, il furgone scompare alla vista delle giovani a cui appare la Madonna che le conforta ed incoraggia.
La polizia, intanto, decide di arrestare Marinko, il cugino di Vicka che – fin dal primo momento si era impegnato a proteggere i veggenti – con l’accusa di essere il manipolatore dei ragazzi. Ma il giovane è un comune meccanico, persona semplice, seria ed onesta e la sua innocenza risulta così evidente che, dopo una notte di duri interrogatori, viene liberato.
Gli uomini del Regime continuano a controllare tutti i movimenti dei veggenti per cui Marija manda sua sorella a chiedere consiglio al Parroco. Padre Jozo, con uno stratagemma, riesce a far portare con un furgone i sei giovani in Canonica dove avranno l’apparizione. Lui, invece, rimane nella chiesa che è gremita di folla. Qui fa una proposta ai fedeli: tre giorni di digiuno a pane e acqua per ottenere luce dal Signore. I fedeli, restii in passato a queste forme di penitenza, accettano con entusiasmo.
A questo punto sopraggiunge il piccolo Jacov che chiede di parlare: «Oggi ho chiesto alla Mamma celeste di lasciarci un segno ed ella prima di scomparire, ha acconsentito.
Siamo al decimo giorno delle apparizioni e la polizia ha deciso di usare il pugno duro: c’è l’ordine di arrestare i “sovvertitori dell’ordine pubblico”. Ma il Parroco è del tutto ignaro di ciò. Lui è tutto preso dai suoi dubbi e non riesce neppure a comprendere come mai tanti preti (in talare o in borghese), frati e suore, invece di dedicarsi alla preghiera , vadano su in collina, armati di registratori, fotocamere e cineprese. Né riesce a liberarsi dalle sue perplessità quando viene a sapere che Mons. Paolo Zanic (prouncia: Scjanic) Vescovo della locale diocesi di Mostar (il quale aveva fatto seguire attentamente le vicende legate agli avvenimenti da vari sacerdoti in borghese e, infine, aveva avuto anche un colloquio personale con qualche veggente), ha dimostrato di credere fermamente alle apparizioni.
Il presule recatosi personalmente a Medjugorje per la celebrazione delle Cresime nel mese di luglio, cerca di convincere con vari argomenti P. Jozo esclamando, alla fine: «fidati del tuo Vescovo!» e, durante l’omelia, dichiara al popolo che «qui, veramente appare la Madonna”, quindi si schiera apertamente in difesa dei veggenti precisando, tra l’altro: «se tutto questo è di origine umana svanirà come neve al sole, ma se viene da Dio, nessuna forza potrà distruggerla».
Don Manlio
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