Medjugorje – Parla un testimone dei primi giorni
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L’Ingegnere Stipe Cavar, Dirigente del settore informatico del Centro MIR di Medjugorje, è uno dei testimoni più attendibili delle apparizioni di Medjugorje. Quando iniziarono le apparizioni, Cavar aveva 22 anni e studiava Ingegneria all’Università di Sarajevo. Fin dall’inizio delle apparizioni, l’Ingegnere ha frequentato Medjugorje ed ha scritto in un diario tutto quanto avveniva. Ha poi pubblicato il pregevole volume “I primi mesi delle apparizioni a Medjugorje” che ha incontrato il favore di molti lettori.
Stipe Cavar racconta come iniziò la sue esperienza medjugorjana: “Era Domenica e, come era consuetudine ogni Domenica dopo la Santa Messa, ho chiamato i miei. Mia madre, che ha risposto al telefono, ha detto che stavano bene e si preparavano ad andare a Bijakovici dove lei diceva che la Madonna era apparsa ai bambini. Sono rimasto sorpreso e, per l’emozione e la gioia, non sapevo cosa dire. Perciò continuavo a fare domande, ma lei mi ha detto che tutti quelli di casa e del vicinato si preparavano ad andare a Medjugorje. Non ho domandato più nulla, ho detto solamente: “Bene, mamma, ci vediamo”.
Quel giorno la figlia di mia sorella, presso la quale abitavo, festeggiava il compleanno, ma non ho atteso il pranzo di compleanno, avevo già fretta di andare al tram per poter prendere un treno o un autobus per Mostar. Pensavo: “Dura già da quattro giorni, chissà quanto durerà, forse finirà in fretta e mi dispiacerà se non potrò viverne nulla, perché chi nella vita ha occasione di essere testimone delle apparizioni della Madonna?”.
Nel pomeriggio sono andato a Mostar in treno e poi da Mostar a Krehin Gradac in autobus, riflettendo continuamente su di cosa potesse trattarsi, su cosa stesse succedendo. Nell’autobus si parlava solo delle apparizioni. La sera tardi ho trovato a casa mia madre, mio padre, mio fratello e le mie sorelle e tutti parlavano solo di ciò che accadeva a Bijakovici ed ho avvertito in tutti una grande, indescrivibile gioia. Non potevo pensare altro se non: “Dio è sceso sulla terra”.
Il Lunedì, nel giorno della Festa dei Santi Pietro e Paolo, sono andato sul monte in cui la Madonna appariva ai bambini. Sono andato circa due ore prima dell’inizio dell’apparizione ed ho trovato una massa di persone. Ho stimato che quel giorno c’erano almeno quindicimila persone e circa tremila automobili. Ho fatto questa stima partendo dal fatto che tutto il villaggio era ostruito dalle auto, fino al Krizevac. Le persone cantavano e pregavano, si percepivano dei cambiamenti nelle persone, non si sentiva più una bestemmia o una parola volgare, ciascuno pensava solo a Dio ed alla fede.
Ero a qualche metro dal luogo in cui mi avevano detto che appariva la Madonna. A un certo punto qualcuno disse: “Ecco i bambini”. Sono arrivati, si sono inginocchiati ed hanno iniziato a pregare. Improvvisamente si è diffusa la voce che i bambini avevano detto di inginocchiarsi e tutto il popolo si è inginocchiato, chi su una pietra, chi su un cespuglio … . Regnava un completo silenzio ed i bambini avevano lo sguardo rivolto verso il cielo. Quando i bambini se ne sono andati, noi siamo rimasti per quindici minuti a cantare e poi ci siamo sciolti. Sentivo che ogni cuore ardeva di gioia e di felicità.
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